Papercut
Papercut è un singolo del gruppo musicale statunitense Linkin Park, pubblicato il 18 giugno 2001 come terzo estratto dal primo album in studio Hybrid Theory.[6]
Papercut singolo discografico | |
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Screenshot tratto dal video del brano | |
Artista | Linkin Park |
Pubblicazione | 18 giugno 2001 |
Durata | 3:05 |
Album di provenienza | Hybrid Theory |
Genere | Rap metal[1] |
Etichetta | Warner Bros. |
Produttore | Don Gilmore |
Registrazione | 1999–2000, NRG Recording Studios, North Hollywood (California) |
Formati | CD, MC |
Certificazioni originali | |
Dischi d'oro | Germania[3] (vendite: 300 000+) Stati Uniti[4] (vendite: 500 000+) |
Dischi di platino | Regno Unito[5] (vendite: 600 000+) |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi d'oro | Italia[2] (vendite: 50 000+) |
Linkin Park - cronologia | |
Logo | |
Descrizione
modificaTraccia d'apertura dell'album, Papercut parla della paranoia dell'uomo comune e della sua abitudine di attribuirla agli altri. Una prima versione di questo brano è presente nel demo Hybrid Theory - 6 Tracks.
Promozione
modificaPapercut è stato commercializzato esclusivamente in Europa su volere della Warner Bros. Records, che chiese ai Linkin Park di scegliere un terzo singolo per tale territorio a causa delle differenti dinamiche di mercato tra quest'ultimo e quello statunitense:[7]
«C'è stata una cosa strana con i singoli di questo album. Tecnicamente ci sono stati tre singoli: One Step Closer, Crawling e In the End. E poi c'era un singolo europeo, che era Papercut. Il motivo era che Crawling andava ancora forte in radio negli Stati Uniti d'America ma il mercato radiofonico europeo si muoveva più velocemente, quindi avevano già bruciato due singoli e necessitavano di un terzo. [L'etichetta] fondamentalmente voleva che il tempo fosse scaduto in modo che il mercato europeo avesse un terzo singolo e poi potevamo andare in tutto il mondo con In the End. Mi hanno detto: "Vogliamo che tutto culmini con In the End" e lo slancio ha finito per funzionare in quella maniera.»
Nel 2002 il brano è stato remixato da DJ Cheapshot e da Vin Skully degli Styles of Beyond con il titolo di Ppr:Kut ed inserito nell'album di remix Reanimation. Nell'EP Collision Course (realizzato con il rapper Jay-Z e pubblicato nel 2004) è presente un mash-up di Papercut con il brano di Jay-Z Big Pimpin'. Infine, alcune parti di Papercut e di Points of Authority sono state campionate dal DJ Joe Hahn per la realizzazione del brano strumentale Sold My Soul to Yo Mama, presente nell'EP Underground 4.0.
Video musicale
modificaIl video, diretto da Hahn insieme a Nathan "Karma" Cox, mostra il gruppo eseguire il brano in un salone elegante vicino a una stanza buia, sulle pareti della quale sono scritte le parole della canzone. Nel video sono presenti anche elementi soprannaturali e inquietanti realizzati mediante particolari effetti speciali, come ad esempio l'allungamento delle dita di Shinoda e lo scioglimento della faccia del batterista Rob Bourdon.[8]
Tracce
modificaTesti e musiche dei Linkin Park.
- CD promozionale (Europa)
- Papercut – 3:05
- CD (Germania), MC (Regno Unito)
- Papercut – 3:05
- Points of Authority (Live) – 3:25
- CD maxi (Australia, Europa)
- Papercut – 3:05
- Points of Authority (Live) – 3:25
- Papercut (Live) – 3:12
- Papercut (Video) – 3:13
Formazione
modificaHanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina di Hybrid Theory:[9]
- Gruppo
- Chester Bennington – voce
- Rob Bourdon – batteria, cori
- Brad Delson – chitarra, cori
- Joe Hahn – giradischi, campionatore, cori
- Mike Shinoda – rapping, voce, campionatore
- Atri musicisti
- Ian Hornbeck – basso
- Produzione
- Don Gilmore – produzione, ingegneria del suono
- Jeff Blue – produzione esecutiva
- John Ewing Jr. – ingegneria del suono aggiuntiva, Pro Tools
- Mike Shinoda – assistenza Pro Tools
- Matt Griffin – assistenza tecnica
- Steve Sisco – assistenza al missaggio
- Andy Wallace – missaggio
- Brian "Big Bass" Gardner – mastering, montaggio digitale
Classifiche
modificaClassifica (2001-17) | Posizione massima |
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Austria[10] | 43 |
Germania[10] | 49 |
Paesi Bassi[10] | 39 |
Regno Unito[11] | 14 |
Regno Unito (rock & metal)[12] | 1 |
Stati Uniti (alternative)[13] | 32 |
Stati Uniti (rock & alternative)[13] | 18 |
Svizzera[10] | 80 |
Note
modifica- ^ (EN) Alice Pattillo, 10 Essential Rap-metal songs as chosen by Neshiima, su Louder, 31 luglio 2019. URL consultato il 26 agosto 2024.
- ^ Papercut (certificazione), su FIMI. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ (DE) Linkin Park – Papercut – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 16 novembre 2024.
- ^ (EN) Linkin Park - Papercut – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 5 settembre 2017.
- ^ (EN) Papercut, su British Phonographic Industry. URL consultato il 16 agosto 2024.
- ^ (EN) PAPERCUT, su Linkin Park. URL consultato il 1º agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2014).
- ^ (EN) Jason Lipshutz, The Story Behind Every Song on Linkin Park's 'Hybrid Theory': 20th Anniversary Track-By-Track, su Billboard, 5 ottobre 2020. URL consultato il 6 ottobre 2020.
- ^ (EN) Linkin Park Papercut Promotional Video Secrets, su Forfeit the Game. URL consultato il 19 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2008).
- ^ (EN) Note di copertina di Hybrid Theory, Linkin Park, Warner Bros. Records, 9362-47755-2, CD, 24 ottobre 2000.
- ^ a b c d (EN) Linkin Park – Papercut, su Ultratop. URL consultato il 22 aprile 2013.
- ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 24 June 2001 - 30 June 2001, su Official Charts Company. URL consultato l'11 luglio 2015.
- ^ (EN) Official Rock & Metal Singles Chart Top 40: 24 June 2001 - 30 June 2001, su Official Charts Company. URL consultato l'11 luglio 2015.
- ^ a b (EN) Linkin Park – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 29 novembre 2021. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
Collegamenti esterni
modifica- Papercut [Official HD Music Video] - Linkin Park, su YouTube, 5 marzo 2007.
- (EN) Papercut, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Papercut, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.