Karl Guthe Jansky
Karl Guthe Jansky (Norman, 22 ottobre 1905 – Red Bank, 14 febbraio 1950) è stato un fisico statunitense e ingegnere radio che nel 1932 scoprì che la Via Lattea emana onde radio; egli non diede seguito alla propria scoperta, ma segnò comunque l'inizio della radioastronomia.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Jansky nacque a Norman, Oklahoma, e studiò all'università del Wisconsin dove si laureò in fisica nel 1927.[2]
Nel 1928 entrò a far parte di Bell Telephone Laboratories.[2] I laboratori Bell volevano esaminare l'uso delle onde corte (lunghezza d'onda di circa 10-20 metri) per il servizio radio telefonico transatlantico. A Jansky fu assegnato il compito di indagare la fonte del rumore radio di fondo (o disturbo atmosferico) che poteva interferire con la trasmissione della voce.
Egli costruì un'antenna progettata per ricevere onde radio a una frequenza di 20,5 MHz (lunghezza d'onda di circa 14,5 metri). La montò su una piattaforma girevole e ruotando l'antenna poteva individuare la direzione del segnale radio. Spese oltre un anno analizzando i disturbi radio, ed essi sembravano avere una periodicità giornaliera; questo aspetto sulle prime portò Jansky a pensare che provenissero dal Sole, ma ulteriori analisi rivelarono che i segnali non si ripetevano ogni 24 ore, ma ogni 23 ore e 56 minuti. Questo tempo coincide col giorno siderale che è caratteristico di oggetti al di fuori del nostro sistema solare. Jansky concluse che questi segnali provenivano dalla Via Lattea e che erano più forti in direzione del centro della galassia, nella costellazione del Sagittario.
La scoperta fu pubblicata sul New York Times il 5 maggio del 1933.[3][4]
Jansky voleva proseguire in queste ricerche ma i laboratori Bell avevano ottenuto ciò che volevano e Jansky fu assegnato ad altri progetti.
Jansky morì a soli 44 anni per le conseguenze dovute a insufficienza cardiaca.[5]
In suo onore venne dato il nome di jansky all'unità di misura del flusso radio (simbolo Jy). Inoltre, a lui è dedicato il Very Large Array.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Simon Singh, Big Bang: the Origin of the Universe, Harper Perennial, ISBN 0-00-716221-9, OCLC 62212282. URL consultato l'11 aprile 2020.
- ^ a b (EN) Karl Guthe Jansky, su public.nrao.edu. URL consultato il 12 aprile 2020.
- ^ (EN) NEW RADIO WAVES TRACED TO CENTRE OF THE MILKY WAY; Mysterious Static, Reported by K.G. Jansky, Held to Differ From Cosmic Ray. DIRECTION IS UNCHANGING Recorded and Tested for More Than Year to Identify It as From Earth's Galaxy. ITS INTENSITY IS LOW Only Delicate Receiver Is Able to Register -- No Evidence of Interstellar Signaling., in The New York Times, 5 maggio 1933. URL consultato l'11 aprile 2020.
- ^ (EN) Ronald Smothers, Commemorating a Discovery in Radio Astronomy, in The New York Times, 9 giugno 1998. URL consultato l'11 aprile 2020.
- ^ (EN) KARL G. JANSKY, 44, AUTHORITY IN RADIO; Bell Laboratories Engineer Dies--Discovered Waves of Extraterrestrial Origin, in The New York Times, 15 febbraio 1950. URL consultato l'11 aprile 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Karl Guthe Jansky
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Jansky, Karl, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Jansky, Karl Guthe, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Karl Jansky, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Bibliografia di Karl Guthe Jansky, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 194977445 · ISNI (EN) 0000 0003 5724 966X · LCCN (EN) n84228492 · GND (DE) 1089119739 · J9U (EN, HE) 987007280618705171 |
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