Vittorio Mascheroni
«Il mio è un mestiere che bisogna affrontare ridendo, se si vuol concludere qualcosa di serio»
Gian Vittorio Mascheroni (Milano, 3 marzo 1895 – Milano, 3 luglio 1972) è stato un musicista e compositore italiano, autore di alcuni dei maggiori successi della canzone italiana del suo tempo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Milanese, studiò composizione al conservatorio Giuseppe Verdi, ma abbandonò gli studi prima di conseguire il diploma (verrà per questo detto "il Maestro senza diploma"). Cugino della poetessa Ada Negri e parente del matematico Lorenzo Mascheroni, aveva nel sangue la creatività: divenne, quindi, uno dei compositori più eclettici della musica italiana fra le due guerre. Iniziò attorno al 1915 producendo per le sale da ballo brani strumentali d'ispirazione jazzistica; si dedicò, poi, all'operetta, musicando La piccina nel garage (1918), su un libretto di Leo Micheluzzi[1].
Dopo essere stato scritturato dall'editore Carisch, scrisse nel 1927 i suoi primi successi di musica leggera: Adagio Biagio, sul ritmo ispirato dallo sgocciolamento di un rubinetto, e Tre son le cose che voglio da te (parole di Angelo Ramiro Borella)[1].
Notevoli successi furono anche Il tango della gelosia (1928), Arturo (1928), Stramilano (1929), Ziki-Paki-Ziki-Pu (1929), Si fa... ma non si dice!, (1930, sui ritmi fox-trot), Lodovico (1931), Bombolo (1932, brano che intendeva satireggiare la pinguedine del gerarca Guido Buffarini Guidi[2]), Fiorin fiorello (1938), Signorine non guardate i marinai (1935). Collaborò per alcuni di questi brani con Marf, ed insieme a Luciano Ramo compose per il teatro della rivista. La sua Lodovico, estrosa canzone sincopata, era diventata famosissima per l'interpretazione di un giovane Vittorio De Sica, allora nella compagnia Za-bum, nello spettacolo Le lucciole della città, di Dino Falconi e Oreste Biancoli[1].
Insofferente per le imposizioni del fascismo, interruppe la sua produzione artistica allo scoppio della Seconda guerra mondiale, ricominciando dopo la Liberazione con Il mio nome è donna (1946), Addormentarmi così (1948), Autunno (1949), Giuro d'amarti così (1958), Una marcia in fa (1959), e altri brani. Molto importante fu il sodalizio con il paroliere Mario Panzeri, per il quale musicò fra l'altro le famosissime Papaveri e papere (1952) e Casetta in Canadà (1957).
Nel 1991 Biagio Antonacci l'ha omaggiato nella prima traccia, di alcuni secondi, dell'album Adagio Biagio.
Canzoni scritte da Vittorio Mascheroni
[modifica | modifica wikitesto]Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Vittorio Mascheroni ha composto musica per moltissimi film (nel cui cast figurano personaggi storici del cinema italiano, come Vittorio De Sica, Anna Magnani, Eduardo e Titina De Filippo, Walter Chiari, Raimondo Vianello, ecc.). Nel film Miracolo a Viggiù è stato anche attore. Fra le sue opere:
- Un cattivo soggetto, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1933)
- Piccola mia, regia di Eugenio De Liguoro (1933)
- La segretaria per tutti, regia di Amleto Palermi (1933)
- Aria di paese, regia di Eugenio De Liguoro (1933)
- Tempo massimo, regia di Mario Mattoli (1934)
- Musica in piazza, regia di Mario Mattoli (1935)
- Questi ragazzi, regia di Mario Mattoli (1937)
- Imputato, alzatevi!, regia di Mario Mattoli (1939)
- Lo vedi come sei... lo vedi come sei?, regia di Mario Mattoli (1939)
- Botta e risposta, regia di Mario Soldati (1950)
- Miracolo a Viggiù, regia di Luigi Giachino (1951)
- 5 poveri in automobile, regia di Mario Mattoli (1952)
- Lo sai che i papaveri, regia di Vittorio Metz e Marcello Marchesi (1952)
- Era lei che lo voleva, regia di Marino Girolami e Giorgio Simonelli (1952)
- ...e Napoli canta!, regia di Armando Grottini (1953)
- La guerra continua, regia di Leopoldo Savona (1962)
Una delle sue canzoni, Il tango della gelosia, è stata il motivo conduttore dell'omonimo film del 1981, diretto da Steno.
Musicografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vittorio Mascheroni, Il meglio di Vittorio Mascheroni, Editore Carisch
- Contiene gli spartiti delle seguenti canzoni:
- Addormentarmi così - Amami di più - Amami se vuoi - Anna - Autunno - Cantando... con le lacrime agli occhi - Casetta in Canadà - Cirillino ci - Con te ho vissuto una vita - Desiderio - Dillo tu, serenata - È stata una follia - Febbre di musica - Fiorellin del prato - Fiorin fiorello - Giuro d'amarti così - Il mio nome è donna - Il peccato sei tu - Inventiamo la vita - L'altra - La luna si veste d'argento - La storia di tutti - Non è per gelosia (Il tango della gelosia) - Nostalgico slow - Papaveri e papere - Passano gli anni - Passeggiando per Milano - Qualche filo bianco - Signorine non guardate i marinai - Tecla - Ti voglio baciar - Tu che mi fai piangere - Una marcia in fa - Una notte a Madera - Viva la polca.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Vittorio Mascheroni (PDF), su ildiscobolo.net.
- ^ Mirella Serri, Claretta l'hitleriana. Storia della donna che non morì per amore di Mussolini, Longanesi, 2021, p. 25.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mascheróni, Edoardo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Vittorio Mascheroni, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- Vittorio Mascheroni, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
- (EN) Vittorio Mascheroni, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Vittorio Mascheroni, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Vittorio Mascheroni, su IMDb, IMDb.com.
- La biografia di Vittorio Mascheroni di Giorgio Zoffoli, corredata di illustrazioni e mandolini
Controllo di autorità | VIAF (EN) 64273702 · ISNI (EN) 0000 0001 0909 5948 · SBN LO1V138080 · BAV 495/366325 · LCCN (EN) no2009137269 · GND (DE) 134754077 · BNE (ES) XX922956 (data) · BNF (FR) cb148382126 (data) · J9U (EN, HE) 987007578973005171 |
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