Papers by Manglaviti Silvio
Colligite Fragmenta VI 2014
Un viaggio nel tempo e nello spazio; nel mare magnum del copioso materiale documentale da scandag... more Un viaggio nel tempo e nello spazio; nel mare magnum del copioso materiale documentale da scandagliare di cui Orvieto è ricca e che contiene un’infinità di toponimi antichi, data la costante frequentazione del territorio e della città senza soluzione di continuità dall’età del bronzo a oggi, per oltre tremila anni di stratificazione culturale.
Una prima ricognizione esplorativa su alcune fonti documentali in riferimento all’esistenza, la c... more Una prima ricognizione esplorativa su alcune fonti documentali in riferimento all’esistenza, la consistenza e lo sviluppo del reticolo viario antico e storico nell’areale geografico del bacino del Paglia nel tratto incastonato tra l’altopiano dell’Alfina (riva destra del fiume; versanti occidentali del plateau) e i versanti orientali del sistema di rilievi alla sinistra del corso fluviale, Monte Rufeno, Bandita del Monte, Meana, e relative interconnessioni con il più ampio contesto interregionale geotopografico storico comprendente: Val di Lago – Val di Paglia – alta Val d’Orcia – Valdichiana Romana – Teverina, a sua volta incardinato sui pilastri orografici: Volsinii – Amiata – Cetona – Montarale/Monte Peglia – Amerini.
Antica terra di confine tra le pòlis di Velzna e Chiusi, in epoca etrusca, in età augustea nella parte meridionale della VII Regio Etruria e più tardi nella Tuscia Longobarda e poi Suburbicaria (Danti, Galleria delle Carte Geografiche, Musei Vaticani) , territori nel settore orientale delle Terre Aldobrandesche e Guiniccesche contesi tra Urbs Vetus e Siena nei secoli che vanno dal Mille a tutto il Trecento. Confine tra Granducato e Stato Pontificio, da sempre terra cuscinetto e teatro degli scontri risorgimentali tra garibaldini e papalini (si ricordano le battaglie di S. Lorenzo N. e Torre Alfina), quello che fu antico unicum geografico e culturale – “Tuscia Orvietana” storica, ab immemorabili, Provincia di Orvieto nello Stato Pontificio dal 1831 al 1877 – degraderà progressivamente fino all’attuale frammentazione territoriale amministrativa che lo vede ancora oggi polverizzato tra Toscana, Lazio e Umbria, province di Siena, Viterbo e Terni.
Analisi geospaziale e geostorica dell'evento alluvionale di Orvieto del 12 novembre 2017, oggetto... more Analisi geospaziale e geostorica dell'evento alluvionale di Orvieto del 12 novembre 2017, oggetto di relazione al convegno tenutosi in materia presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, coordinato dal Prof. Claudio Margottini
Egnatio Danti, cosmografo di Cosimo I Medici e di papa Gregorio XIII, docente allo studium fioren... more Egnatio Danti, cosmografo di Cosimo I Medici e di papa Gregorio XIII, docente allo studium fiorentino e bolognese, creatore di strumenti topografici e per l'osservazione del cielo e delle posizioni apparenti lunisolari (meridiane, armille, diottre, protocannocchiali: in Santa Maria Novella a Firenze; a S. Petronio di Bologna; Torre dei Venti in Vaticano; meridiana in Piazza S. Pietro a Roma; Galleria delle Carte Geografiche), concorrente per il nuovo calendario Gregoriano, fatto vescovo di Alatri morì di lì a poco e la sua tomba è vuota ... come la memoria dispersa della sua ingombrante figura di scenziato.
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Papers by Manglaviti Silvio
Antica terra di confine tra le pòlis di Velzna e Chiusi, in epoca etrusca, in età augustea nella parte meridionale della VII Regio Etruria e più tardi nella Tuscia Longobarda e poi Suburbicaria (Danti, Galleria delle Carte Geografiche, Musei Vaticani) , territori nel settore orientale delle Terre Aldobrandesche e Guiniccesche contesi tra Urbs Vetus e Siena nei secoli che vanno dal Mille a tutto il Trecento. Confine tra Granducato e Stato Pontificio, da sempre terra cuscinetto e teatro degli scontri risorgimentali tra garibaldini e papalini (si ricordano le battaglie di S. Lorenzo N. e Torre Alfina), quello che fu antico unicum geografico e culturale – “Tuscia Orvietana” storica, ab immemorabili, Provincia di Orvieto nello Stato Pontificio dal 1831 al 1877 – degraderà progressivamente fino all’attuale frammentazione territoriale amministrativa che lo vede ancora oggi polverizzato tra Toscana, Lazio e Umbria, province di Siena, Viterbo e Terni.
Antica terra di confine tra le pòlis di Velzna e Chiusi, in epoca etrusca, in età augustea nella parte meridionale della VII Regio Etruria e più tardi nella Tuscia Longobarda e poi Suburbicaria (Danti, Galleria delle Carte Geografiche, Musei Vaticani) , territori nel settore orientale delle Terre Aldobrandesche e Guiniccesche contesi tra Urbs Vetus e Siena nei secoli che vanno dal Mille a tutto il Trecento. Confine tra Granducato e Stato Pontificio, da sempre terra cuscinetto e teatro degli scontri risorgimentali tra garibaldini e papalini (si ricordano le battaglie di S. Lorenzo N. e Torre Alfina), quello che fu antico unicum geografico e culturale – “Tuscia Orvietana” storica, ab immemorabili, Provincia di Orvieto nello Stato Pontificio dal 1831 al 1877 – degraderà progressivamente fino all’attuale frammentazione territoriale amministrativa che lo vede ancora oggi polverizzato tra Toscana, Lazio e Umbria, province di Siena, Viterbo e Terni.