Papers by Mario Polito Psicologo
Questo saggio è diviso in due parti. Nella prima parte si offre una descrizione del dibattito in ... more Questo saggio è diviso in due parti. Nella prima parte si offre una descrizione del dibattito in corso in merito all’utilita di compiti a casa. Alcuni sostengono che essi non offrano alcun vantaggio e dovrebbero essere aboliti. Altri credono che siano necessari per migliorare il successo a scuola e nella vita. Nella seconda parte si presenta una sintesi di una mia ricerca basata su 13.700 questionari, raccolti nel 2009, in diverse citta italiane. Essa permette di valutare le opinioni di studenti, insegnanti e genitori e di metterle a confronto, incrociando le loro risposte. Sono state inserite anche undici tavole sinottiche per visualizzare meglio i risultati principali. Questa ricerca non e un referendum sui compiti per casa. Non serve per decidere se abolirli o mantenerli. Serve solo per sollecitare una riflessione sul senso dei compiti per casa e sulla loro validita e piu in generale ci puo aiutare a valutare la salute formativa della nostra scuola. Si elencano anche alcuni sugge...
Desideriamo riflettere sulle modalità di attuazione dell'apprendimento cooperativo. Sappiamo che ... more Desideriamo riflettere sulle modalità di attuazione dell'apprendimento cooperativo. Sappiamo che si tratta di un'impostazione molto conosciuta e che comincia a diffondersi in molte scuole. Molti insegnanti nella loro pratica educativa e didattica, inseriscono segmenti di apprendimento cooperativo, che arricchisce il già consolidato lavoro di gruppo. Una piccola precisazione a questo proposito. Desideriamo distinguere tra lavoro di gruppo ed apprendimento cooperativo. Il lavoro di gruppo consiste nel collaborare verso un obiettivo comune: si tratta di una pratica molto conosciuta e diffusa. L'apprendimento cooperativo, invece, è una modalità un po' diversa dal lavoro di gruppo, in quanto è focalizzato sull'apprendere insieme l'uno con l'altro, l'uno dall'altro, l'uno per l'altro. È un approccio che comincia ad essere conosciuto apprezzato e praticato. Vogliamo focalizzarci su 5 punti: 1. Il superamento della preminenza della lezione frontale. Si tratta di arricchire la lezione frontale con altre forme di approccio didattico e pedagogico: l'apprendimento cooperativo, il tutoring tra pari e le risorse del gruppo classe. 2. La difficoltà di attuazione dell'apprendimento cooperativo Attraverso l'attuazione di queste pratiche di apprendimento cooperativo, vengono segnalate alcune difficoltà e vorremmo partire da queste, per stabilire con gli insegnanti un punto di incontro immediato. 3. Questionario del benessere in classe Dopo vogliamo presentare alcuni risultati di un questionario sul benessere in classe, che ci permette di analizzare dettagliatamente molti item che possono essere raggruppati sotto il concetto di clima di classe, di benessere in classe. Desideriamo evitare la generalizzazione e scendere nel concreto e vedere di cosa è composto ciò che noi chiamiamo apprendimento cooperativo, quali sono le caratteristiche fondamentali che possono essere osservate nella classe. 4. Impostazione pedagogica dell'apprendimento cooperativo Al terzo punto, vogliamo approfondire l'impostazione dell'apprendimento cooperativo, individuando le numerose risorse che esso possiede e fornendo alcune indicazioni per affrontare le difficoltà di attuazione che esso fa emergere. 5. Alcune strategie dell'apprendimento cooperativo. Infine, vogliamo dedicare una riflessione su alcune strategie.
Edizioni Goliardiche , 2019
Possiamo descrivere le caratteristiche specifiche di un docente motivante?
In che cosa crede? C... more Possiamo descrivere le caratteristiche specifiche di un docente motivante?
In che cosa crede? Che cosa si attende da se stesso e dagli studenti? Come si comporta in classe? Come fa lezione? Come coinvolge, appassiona ed entusiasma i suoi studenti?
Ascoltiamo, su questi argomenti, la voce degli studenti e quella dei docenti.
Consideriamo anche le ricerche condotte con una analisi statistica.
www.mariopolito.it
info@mariopolito.it
Desideriamo riflettere sulle modalità di attuazione dell'apprendimento cooperativo. Sappiamo che ... more Desideriamo riflettere sulle modalità di attuazione dell'apprendimento cooperativo. Sappiamo che si tratta di un'impostazione molto conosciuta e che comincia a diffondersi in molte scuole. Molti insegnanti nella loro pratica educativa e didattica, inseriscono segmenti di apprendimento cooperativo, che arricchisce il già consolidato lavoro di gruppo.
Books by Mario Polito Psicologo
Educare alla cittadinanza attiva, 2009
Molti docenti, educatori e genitori, sono interessati a trovare strategie efficaci per educare i ... more Molti docenti, educatori e genitori, sono interessati a trovare strategie efficaci per educare i loro figli alla cittadinanza partecipe e solidale, al senso di comunità, a una visione globale della vita propria che comprenda anche quella degli altri. Alcune di queste strategie, descritte in questo saggio, sono state elaborate nel campo dell’apprendimento cooperativo e in quello dell’educazione emozionale, o intelligenza emotiva, o intelligenza del cuore. Si tratta di educare questi studenti al senso della comunità. Una comunità affettiva, affettuosa, accogliente, rispettosa e solidale. Tutti questi aggettivi sono molto importanti e richiedono interventi specifici a scuola e in famiglia. In questo articolo si definiscono i concetti fondamentali dell’apprendimento cooperativo e di come tale approccio possa aiutare in modo pratico, alcune volte anche in modo tecnico, preciso e propositivo, a sviluppare nei nostri studenti e figli il senso di essere una comunità.
L'intelligenza emotiva a scuola e nella vita
Alcune strategie per l’educazione emotiva dei nostri figli e studenti
Ho raccolto in questo libro le numerose domande dei genitori (oltre 500) che mi hanno rivolto ne... more Ho raccolto in questo libro le numerose domande dei genitori (oltre 500) che mi hanno rivolto nelle conferenze dedicate a discutere i vari problemi educativi.
Le risposte che ho dato in quelle occasioni sono state brevi. Non sono approfondimenti, anche se ogni domanda meriterebbe un libro.
In questo lavoro le ho riprese, arricchite e migliorate sul piano formale. Ho aggiunto qualche riferimento bibliografico. Ma la loro impostazione è rimasta quella del dialogo con i miei interlocutori diretti che erano proprio davanti a me.
Alcuni di loro hanno fatto domande sintetiche, altri domande più dettagliate e articolate. Tutte sono state utili per riflettere insieme e a condividere le varie strategie per diventare genitori ed educatori competenti.
In questo libro sono descritte varie strategie per affrontare i comportamenti maleducati e scorre... more In questo libro sono descritte varie strategie per affrontare i comportamenti maleducati e scorretti di alcuni studenti.
Sono presentate tre tipi di strategie.
Le strategie preventive. E' vero, richiedono molto tempo, ma sono le migliori e più efficaci.
Le strategie correttive. Permettono di intervenire subito, in modo corretto, rispettoso e formativo, quando qualche studente o la classe diventa "ingestibile".
Le strategie "punitive". Sono basate sulla riflessione delle conseguenze delle proprie azioni e sulla riparazione.
Independently Published, 2021
Questo libro è dedicato alle vittime dei manipolatori ma può servire agli amici e alle amiche del... more Questo libro è dedicato alle vittime dei manipolatori ma può servire agli amici e alle amiche delle vittime, quando le dovranno ascoltare in lacrime o quando le dovranno “risvegliare” dal loro incantesimo e le dovranno spronarle a guardare in faccia i lupi che le stanno sbranando.
Proteggete voi stessi e le persone care dai vari manipolatori che vi circondano. Siate prudenti e scaltri. Intercettate le trappole ed evitatele.
Independently Published, 2021
In che modo i principi di organizzazione della Psicologia della Gestalt possono facilitare l'inse... more In che modo i principi di organizzazione della Psicologia della Gestalt possono facilitare l'insegnamento e l'apprendimento?
In questa ricerca rispondo a questa domanda e presento molti esempi pratici di applicazione.
Independently Published, 2018
Tutti sono pronti a dichiarare che gli insegnanti debbano motivare gli studenti. Tutti sono d’acc... more Tutti sono pronti a dichiarare che gli insegnanti debbano motivare gli studenti. Tutti sono d’accordo su questo punto.
Ma chi motiva gli insegnanti?
Nessuno.
Ma anche i docenti hanno bisogno di essere motivati.
Allora, ci provo io, con questa mia "lunga" lettera di motivazione ai docenti, per apprezzare il loro bellissimo e difficilissimo lavoro.
www.mariopolito.it
info@mariopolito.it
Independently Published, 2021
Che cosa possiamo dire ai nostri figli e ai nostri studenti per motivarli a studiare?
Quali sono... more Che cosa possiamo dire ai nostri figli e ai nostri studenti per motivarli a studiare?
Quali sono le argomentazioni più efficaci? Quali sono quelle più convincenti?
In questo libro ne ho raccolte 190.
www.mariopolito.it
info@mariopolito.it
In questo libro descrivo numerose soluzioni alternative alle punizioni e castighi in famiglia.
E... more In questo libro descrivo numerose soluzioni alternative alle punizioni e castighi in famiglia.
Eccone alcune:
Valorizzare la personalità dei genitori come strategia educativa.
Educare i figli alla responsabilità.
Dimostrare il valore delle regole per insegnare ad autoregolarsi.
Utilizzare l'ascolto come feedback e nutrimento.
Evitare l'escalation della rabbia, del rancore e delle incomprensioni e "vincere insieme" riducendo i conflitti.
Educare in modo rilassato.
Far riparare il danno commesso.
Comunicare in modo positivo e autentico.
Educare in squadra.
Coltivare l’autostima dei figli.
Motivare al miglioramento di sé.
Educare con creatività.
Benessere in classe e apprendimento,, 2016
I risultati più importanti di questa ricerca, su un campione di circa 2000 studenti (dalla terza... more I risultati più importanti di questa ricerca, su un campione di circa 2000 studenti (dalla terza classe della Scuola Primaria fino al quinto anno della Scuola Superiore (SS2)), riguardano la correlazione positiva tra indice di benessere emotivo in classe e apprendimento.
Si tratta di una correlazione statistica molto alta (r = + 0.6) che suggerisce (e obbliga) di considerare l’indice di benessere emotivo in classe come un fattore importante (anzi decisivo) per facilitare l’apprendimento degli studenti.
Questo studio dimostra che il benessere in classe non è una teoria per docenti sensibili ed empatici, ma un concetto teorico fondamentale, didattico e pedagogico, che riguarda tutti i docenti, sia quelli sensibili e sia quelli duri di cuore.
Tutti devono tenerne conto, per non fare danni e per facilitare l’apprendimento e la voglia di apprendere.
Independenty Published, 2019
Il valore dell'impegno, dello sforzo, della fatica, del sudore e del sacrificio nell'educazione e... more Il valore dell'impegno, dello sforzo, della fatica, del sudore e del sacrificio nell'educazione e nella vita.
Independently Published, 2021
Strategie antiche e moderne per ricordare e assimilare tutto ciò che si è studiato.
Editori Riuniti, Roma, 2014
Strategie per convincere a studiare a scuola e ad apprendere per tutta la vita.
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Papers by Mario Polito Psicologo
In che cosa crede? Che cosa si attende da se stesso e dagli studenti? Come si comporta in classe? Come fa lezione? Come coinvolge, appassiona ed entusiasma i suoi studenti?
Ascoltiamo, su questi argomenti, la voce degli studenti e quella dei docenti.
Consideriamo anche le ricerche condotte con una analisi statistica.
www.mariopolito.it
info@mariopolito.it
Books by Mario Polito Psicologo
Le risposte che ho dato in quelle occasioni sono state brevi. Non sono approfondimenti, anche se ogni domanda meriterebbe un libro.
In questo lavoro le ho riprese, arricchite e migliorate sul piano formale. Ho aggiunto qualche riferimento bibliografico. Ma la loro impostazione è rimasta quella del dialogo con i miei interlocutori diretti che erano proprio davanti a me.
Alcuni di loro hanno fatto domande sintetiche, altri domande più dettagliate e articolate. Tutte sono state utili per riflettere insieme e a condividere le varie strategie per diventare genitori ed educatori competenti.
Sono presentate tre tipi di strategie.
Le strategie preventive. E' vero, richiedono molto tempo, ma sono le migliori e più efficaci.
Le strategie correttive. Permettono di intervenire subito, in modo corretto, rispettoso e formativo, quando qualche studente o la classe diventa "ingestibile".
Le strategie "punitive". Sono basate sulla riflessione delle conseguenze delle proprie azioni e sulla riparazione.
Proteggete voi stessi e le persone care dai vari manipolatori che vi circondano. Siate prudenti e scaltri. Intercettate le trappole ed evitatele.
In questa ricerca rispondo a questa domanda e presento molti esempi pratici di applicazione.
Ma chi motiva gli insegnanti?
Nessuno.
Ma anche i docenti hanno bisogno di essere motivati.
Allora, ci provo io, con questa mia "lunga" lettera di motivazione ai docenti, per apprezzare il loro bellissimo e difficilissimo lavoro.
www.mariopolito.it
info@mariopolito.it
Quali sono le argomentazioni più efficaci? Quali sono quelle più convincenti?
In questo libro ne ho raccolte 190.
www.mariopolito.it
info@mariopolito.it
Eccone alcune:
Valorizzare la personalità dei genitori come strategia educativa.
Educare i figli alla responsabilità.
Dimostrare il valore delle regole per insegnare ad autoregolarsi.
Utilizzare l'ascolto come feedback e nutrimento.
Evitare l'escalation della rabbia, del rancore e delle incomprensioni e "vincere insieme" riducendo i conflitti.
Educare in modo rilassato.
Far riparare il danno commesso.
Comunicare in modo positivo e autentico.
Educare in squadra.
Coltivare l’autostima dei figli.
Motivare al miglioramento di sé.
Educare con creatività.
Si tratta di una correlazione statistica molto alta (r = + 0.6) che suggerisce (e obbliga) di considerare l’indice di benessere emotivo in classe come un fattore importante (anzi decisivo) per facilitare l’apprendimento degli studenti.
Questo studio dimostra che il benessere in classe non è una teoria per docenti sensibili ed empatici, ma un concetto teorico fondamentale, didattico e pedagogico, che riguarda tutti i docenti, sia quelli sensibili e sia quelli duri di cuore.
Tutti devono tenerne conto, per non fare danni e per facilitare l’apprendimento e la voglia di apprendere.
In che cosa crede? Che cosa si attende da se stesso e dagli studenti? Come si comporta in classe? Come fa lezione? Come coinvolge, appassiona ed entusiasma i suoi studenti?
Ascoltiamo, su questi argomenti, la voce degli studenti e quella dei docenti.
Consideriamo anche le ricerche condotte con una analisi statistica.
www.mariopolito.it
info@mariopolito.it
Le risposte che ho dato in quelle occasioni sono state brevi. Non sono approfondimenti, anche se ogni domanda meriterebbe un libro.
In questo lavoro le ho riprese, arricchite e migliorate sul piano formale. Ho aggiunto qualche riferimento bibliografico. Ma la loro impostazione è rimasta quella del dialogo con i miei interlocutori diretti che erano proprio davanti a me.
Alcuni di loro hanno fatto domande sintetiche, altri domande più dettagliate e articolate. Tutte sono state utili per riflettere insieme e a condividere le varie strategie per diventare genitori ed educatori competenti.
Sono presentate tre tipi di strategie.
Le strategie preventive. E' vero, richiedono molto tempo, ma sono le migliori e più efficaci.
Le strategie correttive. Permettono di intervenire subito, in modo corretto, rispettoso e formativo, quando qualche studente o la classe diventa "ingestibile".
Le strategie "punitive". Sono basate sulla riflessione delle conseguenze delle proprie azioni e sulla riparazione.
Proteggete voi stessi e le persone care dai vari manipolatori che vi circondano. Siate prudenti e scaltri. Intercettate le trappole ed evitatele.
In questa ricerca rispondo a questa domanda e presento molti esempi pratici di applicazione.
Ma chi motiva gli insegnanti?
Nessuno.
Ma anche i docenti hanno bisogno di essere motivati.
Allora, ci provo io, con questa mia "lunga" lettera di motivazione ai docenti, per apprezzare il loro bellissimo e difficilissimo lavoro.
www.mariopolito.it
info@mariopolito.it
Quali sono le argomentazioni più efficaci? Quali sono quelle più convincenti?
In questo libro ne ho raccolte 190.
www.mariopolito.it
info@mariopolito.it
Eccone alcune:
Valorizzare la personalità dei genitori come strategia educativa.
Educare i figli alla responsabilità.
Dimostrare il valore delle regole per insegnare ad autoregolarsi.
Utilizzare l'ascolto come feedback e nutrimento.
Evitare l'escalation della rabbia, del rancore e delle incomprensioni e "vincere insieme" riducendo i conflitti.
Educare in modo rilassato.
Far riparare il danno commesso.
Comunicare in modo positivo e autentico.
Educare in squadra.
Coltivare l’autostima dei figli.
Motivare al miglioramento di sé.
Educare con creatività.
Si tratta di una correlazione statistica molto alta (r = + 0.6) che suggerisce (e obbliga) di considerare l’indice di benessere emotivo in classe come un fattore importante (anzi decisivo) per facilitare l’apprendimento degli studenti.
Questo studio dimostra che il benessere in classe non è una teoria per docenti sensibili ed empatici, ma un concetto teorico fondamentale, didattico e pedagogico, che riguarda tutti i docenti, sia quelli sensibili e sia quelli duri di cuore.
Tutti devono tenerne conto, per non fare danni e per facilitare l’apprendimento e la voglia di apprendere.