Books by Riccardo Evangelista
Aracne Editrice, 2024
Karl Polanyi torna all’Inghilterra della rivoluzione industriale per comprendere il fascismo tede... more Karl Polanyi torna all’Inghilterra della rivoluzione industriale per comprendere il fascismo tedesco. Un inconsueto tentativo storiografico, uno sguardo radicalmente critico su un’intera civiltà, per arrivare a dimostrare l’incompatibilità fondamentale tra democrazia e società di mercato. Un sistema economico che richiede la mercificazione di elementi vitali come il lavoro, la terra e la moneta non può sussistere senza una soluzione autoritaria ricorrente che salvi l’ordinamento proprietario su cui è costruito. Il “virus fascista”, questo il messaggio tragico che ci consegna Polanyi, non potrà essere debellato finché non sarà superata anche il tipo di società che lo ha generato.
Papers by Riccardo Evangelista
Il Pensiero Economico Moderno, 2023
Produrre con metodi sostenibili una quantità di cibo sufficiente a una popolazione in crescita è ... more Produrre con metodi sostenibili una quantità di cibo sufficiente a una popolazione in crescita è la sfida principale dei programmi di sviluppo agricolo proposti dalle istituzioni internazionali. Dopo il fallimento ecologico dell’agricoltura industriale tradizionale, l’Agricoltura di Precisione ha molte caratteristiche produttive e di visione sistemica per rispondere in maniera nuova ed efficace al vecchio ma mai del tutto risolto
problema malthusiano. Come dimostra la sua storia e le prospettive teoriche a cui può essere accostata, l’Agricoltura di Precisione valorizza l’approccio ecosistemico e riconosce il limite produttivo nella sfera ambientale. Strumenti tecnologici avanzati come il GPS e i droni non rappresentano, dunque, solo ambiziose innovazioni tecnologiche, ma sono parte di una visione di lungo periodo che vuole rendere la riproducibilità socioeconomica il principio fondamentale dei processi produttivi.
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, 2023
Il contributo intende proporre un'interpretazione della logica di funzionamento dell'Unione Europ... more Il contributo intende proporre un'interpretazione della logica di funzionamento dell'Unione Europea e di alcune delle sue premesse storico-economiche a partire dalla rilettura di alcune tesi contenute nel testo "La grande trasformazione", l'opera più nota di Karl Polanyi, in particolare il centrale concetto di "doppio movimento". Il lavoro è il risultato conclusivo della ricerca svolta presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli tra il gennaio e il dicembre del 2023.
Gazzetta Filosofica, 2023
La teoria del valore di David Ricardo, un vero rompicapo dell'economia politica di cui Marx saprà... more La teoria del valore di David Ricardo, un vero rompicapo dell'economia politica di cui Marx saprà acutamente servirsi, ha posto le basi per definire la distribuzione dei redditi nel capitalismo come un processo conflittuale. Motivo per cui è oggi importante riscoprirne i fondamenti.
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, 2022
Le tesi principali di questo lavoro sono state sviluppate nell'ambito del semestre di ricerca svo... more Le tesi principali di questo lavoro sono state sviluppate nell'ambito del semestre di ricerca svolto presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli tra il giugno e il dicembre 2022, rappresentando la prima parte della risposta alla seguente domanda di ricerca: "Europa. È possibile una democrazia rappresentativa sovranazionale? Con quali ripensamenti istituzionali?"
Kritica Economica, 2021
Era il 1920 quando l’economista austriaco Ludwig von Mises dava alle stampe un ambizioso articolo... more Era il 1920 quando l’economista austriaco Ludwig von Mises dava alle stampe un ambizioso articolo intitolato Il calcolo economico in un’economia socialista. L’obiettivo esplicito del testo, di cui il saggio d’apertura di Mises costituiva il principale riferimento teorico, era di mettere in guardia la società europea (in particolare gli accademici, secondo gli autori molto sensibili alle mode intellettuali) da un’illusione ritenuta deleteria: che un’economia a totale o prevalente proprietà pubblica dei mezzi di produzione potesse funzionare in maniera razionale.
Pandora Rivista, 2021
Combattere la postdemocrazia, l'ultimo saggio di Colin Crouch, arriva a diciassette anni da Postd... more Combattere la postdemocrazia, l'ultimo saggio di Colin Crouch, arriva a diciassette anni da Postdemocrazia, l'opera che ha rappresentato, nella terminologia come nell'atmosfera, il manifesto di un'epoca. È lo stesso Crouch, nella prefazione, a precisare il rapporto tra i due testi e il significato del suo nuovo lavoro: «Nel 2003, in Postdemocrazia, scrissi che gran parte del mondo occidentale era avviata verso una condizione in cui la democrazia si riduceva all'ombra di sé stessa [...]. Se la postdemocrazia ci ha condotti fin qui, gestirla non è più sufficiente, occorre combatterla» (p. IX). La postdemocrazia identifica una condizione storica nella quale l'esistenza delle normali istituzioni democratiche e delle sue più tipiche procedure (elezioni periodiche, suffragio universale, divisione dei poteri) non riflette l'effettivo coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni politiche, che vengono invece prese da centri di potere non controllabili, autoreferenziali e spesso opachi.
Itinerari di ricerca storica, Università del Salento, a. XXXIV, n.2, 2020
Avvalendosi ampiamente dell’antropologia e della storia economica comparata, Polanyi proporrà una... more Avvalendosi ampiamente dell’antropologia e della storia economica comparata, Polanyi proporrà una visione di economia sostanziale come processo istituzionalizzato, in cui diventano decisive le norme sociali attraverso le quali la produzione è variamente organizzata per la soddisfazione dei bisogni umani nel loro rapporto con l’ambiente, storicamente mutevole.
Pandora Rivista, 2020
Accade di frequente che tra il pensiero di un autore ingombrante e l'interpretazione dei posteri ... more Accade di frequente che tra il pensiero di un autore ingombrante e l'interpretazione dei posteri si insinuino corrosivi tentativi di depotenziamento teorico, soprattutto quando la fedeltà all'impostazione originaria implica un attacco per nulla tiepido al sapere costituito. John Maynard Keynes è forse l'emblema di questa tendenza riduzionistica, tanto che nel 1965, come riportato dalla rivista Time, un economista liberista e conservatore come Milton Friedman poteva affermare con una certa serenità: «Siamo tutti keynesiani, adesso!». Erano i trent'anni successivi alla Seconda guerra mondiale, la cosiddetta golden age del capitalismo, in cui per definirsi keynesiani bastava accettare il ruolo positivo dell'intervento pubblico a sostegno della domanda aggregata e quindi dell'occupazione. Vi si ritrovavano piuttosto agevolmente i liberisti come i socialisti, comunque pronti ad accusarsi vicendevolmente di utilizzare le politiche espansive per salvare il capitalismo dalla crisi o per aprire la strada al socialismo.
Crescita economica, tutela dei diritti e ruolo delle istituzioni, EUM, Macerata, 2019
Brevi note da una lettura polanyiana della crisi europea
Economia e Politica, Rivista online ISSN: 2281-5260, 2019
In Latin America, with the end of the ambitious economic policies of the last twenty years, a tre... more In Latin America, with the end of the ambitious economic policies of the last twenty years, a treacherous resignation can creep into theories and practices of the left movements and parties. Two general answers seem possible: to accept the economic system as given and waiting for structural and radical changes, as claimed by Frank, or interpreting the economic system as a contingent and contradictory process, according to the indications of Hirschman. The possibilities of ransom for progressive and socialists’ economic policies can depend on the way to elaborate the recent defeats.
Verso l'economia circolare, EUM, Macerata, 2018
L'economia circolare trova una sua prima e peculiare formulazione nel paradigma teorico del cosid... more L'economia circolare trova una sua prima e peculiare formulazione nel paradigma teorico del cosiddetto Tableau Economique, piccolo saggio schematico scritto dall'economista fisiocratico francese François Quesnay e pubblicato inizialmente nel 1757. Nell'opera emerge una rappresentazione del sistema economico fondata sulle interdipendenze settoriali, nonché sul principio di rigenerazione dei fattori iniziali come condizione necessaria per ripetere la produzione. Affiora così un principio che conserva una proficua attualità: l'economia è descritta come un flusso circolare contrassegnato da interrelazioni necessarie tra la produzione, il consumo, che a loro volta dipendono dall'ambiente naturale. A partire dalla svolta marginalista, diffusasi dalla seconda metà dell'Ottocento e caratterizzante anche la teoria economica contemporanea, la produzione ha smesso di essere concepita e rappresentata in modo circolare, diventando, al contrario, un processo rigorosamente lineare. Si parte infatti dalla combinazione dei fattori produttivi (terra, lavoro e capitale) per arrivare al prodotto, in un processo fondato sull'allocazione efficiente di risorse scarse in un contesto astratto.
Sviluppo Felice, 2018
Lo sviluppo ineguale di Samir Amin sviluppofelice.wordpress.com/2018/10/01/lo-sviluppo-ineguale-d... more Lo sviluppo ineguale di Samir Amin sviluppofelice.wordpress.com/2018/10/01/lo-sviluppo-ineguale-di-samir-amin/ di Riccardo Evangelista-Società, 1 ottobre 2018 «La periferia non può raggiungere il modello capitalistico, bensì è costretta a superarlo». Con queste parole, a metà tra una sentenza e un grido di speranza, si chiude Lo sviluppo ineguale, del 1973, di Samir Amin, economista egiziano scomparso lo scorso 12 agosto a 86 anni. Nonostante sia poco noto al grande pubblico, Amin è stato tra i grandi intellettuali dei nostri tempi, capace di tratteggiare una teoria dello sviluppo allo stesso tempo radicale e rigorosa, libera dai residui eurocentrici. Confluiscono a vario titolo nel suo pensiero le teorie di Marx, Luxemburg, Baran e Sweezy e della scuola dipendentista latinoamericana. La teoria di Amin è olistica, nel senso che analizza il funzionamento del modo di produzione capitalistico e le sue tendenze storiche. Ha come momento critico iniziale
Forum For Social Economics, Taylor & Francis online, 2018
After the last financial crisis, economic theory and economists have largely lost their credibili... more After the last financial crisis, economic theory and economists have largely lost their credibility. Not having been able to foresee and explain the recession, they have clearly shown that a deep methodological reform of the discipline is necessary. With its restrictive assumptions and the self-referentiality of formal models, mainstream economics has indeed become highly unrealistic and therefore unable to face the deep and evident problems of capitalistic society.
Persone & Conoscenze, n. 121, 2017
Lasciare che il livello dei salari si conformasse a quello della produttività
non ha consentito a... more Lasciare che il livello dei salari si conformasse a quello della produttività
non ha consentito all’offerta di lavoro di adeguarsi alla domanda, con
la conseguenza che dagli Anni 70 a oggi il tasso di disoccupazione ha
raggiunto livelli drammatici. Lo squilibrio che ne è nato ha ora riportato
all’attenzione il tema del reddito minimo garantito. Ma se è socialmente
necessario porsi il problema di assistere chi è senza occupazione, è pur
vero che c’è il rischio di effetti distorsivi del mercato del lavoro.
E la storia lo insegna: già agli albori del capitalismo inglese un sussidio
universale si trasformò ben presto in un incubo.
Il Caffè Geopolitico, Briefing speciale n.3, 2017
Gli allarmi sull'insufficienza globale di beni alimentari e un conseguente aumento dei prezzi non... more Gli allarmi sull'insufficienza globale di beni alimentari e un conseguente aumento dei prezzi non tengono adeguatamente conto del ruolo svolto dalla finanza, sempre più presente nei mercati delle commodities agricole. E con effetti spesso disastrosi.
Economia e Politica, Rivista online ISSN: 2281-5260, 2017
Nowadays, basic income is acclaimed as the main example of a progressive idea of society, free fr... more Nowadays, basic income is acclaimed as the main example of a progressive idea of society, free from poverty and exploitation. However, as emerges provocatively by Polanyi and Hayek’s analysis, basic income could easily become an economic policy alternative to full employment. But when unemployment is accepted as a natural order in a situation of unsatisfied basic needs, we are facing a regressive vision of economic system.
STOREPaper (Italian Association for the History of Political Economy), ISSN 2282-0299, WP 2-2016, 2016
Karl Polanyi e Ludwig von Mises trarranno dall'esperienza della "Vienna rossa" conclusioni diamet... more Karl Polanyi e Ludwig von Mises trarranno dall'esperienza della "Vienna rossa" conclusioni diametralmente opposte: per Polanyi la dimostrazione della necessita di limitare lo spazio del mercato per ambire a una società più democratica, per Mises l’ennesimo tentativo di interferenza pubblica insostenibile e fallimentare. Perché questa lettura radicalmente diversa degli stessi fatti? La ragione va ricercata in una dimensione che precede quella dell’analisi economica e si colloca nella opposta rappresentazione storico-metodologica del processo di mercato.
Lo sviluppo sostenibile del territorio. Problematiche e opportunità, EUM, Macerata, 2015
L'approccio deterministico allo studio dei fenomeni sociali concepisce il rapporto tra uomo e amb... more L'approccio deterministico allo studio dei fenomeni sociali concepisce il rapporto tra uomo e ambiente come una concatenazione causale in cui è sempre possibile, a priori, individuare gli effetti finali date alcune condizioni iniziali. Nel saggio si sostiene che il problema ambientale, emerso con una certa gravità a partire dagli anni Settanta, evidenzia proprio il fallimento di ogni approccio deterministico che svuoti di senso l'azione consapevole dell'essere umano. La proposta teorica alternativa che si vuole illustrare è lo studio della società come sistema aperto, secondo le indicazioni dell'economista Karl William Kapp. Essa contempla l'interrelazione tra le diverse componenti del sistema sociale e quindi le retroazioni cumulative che non permettono di affidarsi a un tranquillizzante, ma illusorio, automatismo in grado di condurre ad esiti preventivabili sulla base dei dati iniziali.
Uploads
Books by Riccardo Evangelista
Papers by Riccardo Evangelista
problema malthusiano. Come dimostra la sua storia e le prospettive teoriche a cui può essere accostata, l’Agricoltura di Precisione valorizza l’approccio ecosistemico e riconosce il limite produttivo nella sfera ambientale. Strumenti tecnologici avanzati come il GPS e i droni non rappresentano, dunque, solo ambiziose innovazioni tecnologiche, ma sono parte di una visione di lungo periodo che vuole rendere la riproducibilità socioeconomica il principio fondamentale dei processi produttivi.
non ha consentito all’offerta di lavoro di adeguarsi alla domanda, con
la conseguenza che dagli Anni 70 a oggi il tasso di disoccupazione ha
raggiunto livelli drammatici. Lo squilibrio che ne è nato ha ora riportato
all’attenzione il tema del reddito minimo garantito. Ma se è socialmente
necessario porsi il problema di assistere chi è senza occupazione, è pur
vero che c’è il rischio di effetti distorsivi del mercato del lavoro.
E la storia lo insegna: già agli albori del capitalismo inglese un sussidio
universale si trasformò ben presto in un incubo.
problema malthusiano. Come dimostra la sua storia e le prospettive teoriche a cui può essere accostata, l’Agricoltura di Precisione valorizza l’approccio ecosistemico e riconosce il limite produttivo nella sfera ambientale. Strumenti tecnologici avanzati come il GPS e i droni non rappresentano, dunque, solo ambiziose innovazioni tecnologiche, ma sono parte di una visione di lungo periodo che vuole rendere la riproducibilità socioeconomica il principio fondamentale dei processi produttivi.
non ha consentito all’offerta di lavoro di adeguarsi alla domanda, con
la conseguenza che dagli Anni 70 a oggi il tasso di disoccupazione ha
raggiunto livelli drammatici. Lo squilibrio che ne è nato ha ora riportato
all’attenzione il tema del reddito minimo garantito. Ma se è socialmente
necessario porsi il problema di assistere chi è senza occupazione, è pur
vero che c’è il rischio di effetti distorsivi del mercato del lavoro.
E la storia lo insegna: già agli albori del capitalismo inglese un sussidio
universale si trasformò ben presto in un incubo.
economico non viene interpretato come una condizione originaria dovuta al ritardo storico, al contrario è visto come il prodotto dialettico dello sviluppo capitalistico nel suo complesso. L’analisi di Frank si concentra sulla dimostrazione storica che sviluppo e sottosviluppo sono due facce della stessa medaglia, l’una la conseguenza dell’altra.