Papers by Sirio Maria Pomante
Andrea Delitio e l'arte del Quattrocento in Abruzzo, 2024
Giulianova e "il colosso di bronzo". Il Vittorio Emanuele II di Raffaello Pagliaccetti (1839-1900). Ricerche in occasione dell’intervento di recupero e restituzione del monumento promosso dal Gruppo Medico D’Archivio nel 2023, 2023
Il volume, occasionato dall’importante intervento di recupero effettuato nel 2023 sul Vittorio Em... more Il volume, occasionato dall’importante intervento di recupero effettuato nel 2023 sul Vittorio Emanuele II di Raffaello Pagliaccetti a Giulianova per volere del Gruppo Medico D’Archivio, il primo dall’inaugurazione del pregevole monumento avvenuta nel 1894, intende dare conto, tramite il contributo della restauratrice Valentina Muzii, della complessità delle operazioni poste in essere e delle scelte concretamente operate ma anche fornire, tramite lo scritto del compianto Francesco Tentarelli (opportunamente riproposto in quanto recante la trascrizione di una “memoria” manoscritta del celebre scultore giuliese), e con i saggi di Sandro Galantini e di Sirio Maria Pomante, aspetti inediti o poco noti, approfondimenti di carattere storico-artistico, nuove acquisizioni e, insomma, le migliori coordinate entro cui collocare, esaminare e rendere intelligibile la complessa vicenda del monumento e del suo Autore.
APRUTIUM Istituto Abruzzese Ricerche Storiche Anno XXIV Numero 1 , 2024
V Forum Internazionale del Gran Sasso , 2022
La riforma costituzionale dell'ambiente tra aspetti procedurali e osservazioni di merito Marco La... more La riforma costituzionale dell'ambiente tra aspetti procedurali e osservazioni di merito Marco Ladu Tecnologie digitali per l'efficienza energetica dell'ambiente costruito Elisa Pennacchia AREA 3 Archeologia, arte e museo Un innovativo metodo di diagnostica artistica: la ricostruzione della tavolozza cromatica su un'intera superficie dipinta attraverso l'Intelligenza Artificiale Cecilia Paolini "Vie d'erba". Antropologia, pastorizia mobile e conoscenza Gianfranco Spitilli Rinascimento e città: il ruolo dell'antico tra continuità e trasformazioni
"La Madonna dello Splendore" 41 Annuario storico della città di Giulianova, 2022
"La Madonna dello Splendore" 38 Annuario storico della città di Giulianova, 2019
l'Arte per l'Arte. Patrimonio d'Abruzzo restituito dalla Fondazione Venanzo Crocetti, 2017
Questo è un libro che viene da lontano e ha radici nel terremoto che ha devastato L’Aquila il 6 a... more Questo è un libro che viene da lontano e ha radici nel terremoto che ha devastato L’Aquila il 6 aprile del 2009. All’indomani del sisma, l’onorevole Antonio Tancredi, allora presidente della Fondazione Venanzio Crocetti di Roma, ideò una complessa operazione per recuperare fondi da destinare al restauro di opere d’arte danneggiate da quel sisma. L’Arte per l’Arte, così fu denominata l’azione, per il tramite della Fondazione Crocetti e con la collaborazione della Banca di Teramo di Credito Cooperativo, coinvolse artisti, galleristi e collezionisti che, inuna vera e propria gara di solidarietà, risposero all’appello della Fondazione donando centottantasei opere da mettere in asta. La vendita di opere d’arte contemporanea bastò per restaurarne novantotto di arte antica. Il primo appuntamento, organizzato da Christie’s Italia, che per l’occasione rinunciò ai diritti di commissione, ebbe luogo a Roma il 25 giugno 2009 nei saloni di Palazzo Massimo Lancellotti. La seconda asta fu battuta a Castelbasso nella sede della Fondazione Malvina Menegaz, il 23 agosto 2009; il terzo appuntamento ebbe luogo il 21 novembre dello stesso anno nella sala polifunzionale della Banca di Teramo. Il ricavato fu destinato al recupero delle novantotto opere analizzate in questo volume, selezionate dalle tre principali istituzioni coinvolte nella gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico aquilano: il Dipartimento di Protezione Civile; la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici d’Abruzzo e la Curia Arcivescovile dell’Aquila. La ricerca presentata in questo libro chiude il cerchio di tale iniziativa e conferma quanto un’operazione di restauro mirato possa far progredire gli studi relativi ad un territorio. Sculture lignee e quadri, che si snodano per quasi settecento anni di storia dell’arte, sono il frutto di una scelta opzionata sulle condizioni di conservazione e sulla necessità d’intervento, eppure hanno trovato una logica interna che le ha messe in relazione tra di loro. Il corpus, diviso per gruppo tematico, piuttosto che per provenienza, ha connesso opere ad artisti, mettendole a confronto con altri manufatti che hanno contribuito ad arricchire il territorio abruzzese. Si passa dalla scultura lignea policromata del XIV-XVI secolo, frutto della contaminazione tra scultori autoctoni e forestieri, ai dipinti suddivisi in sei temi principali: pale d’altare, maestri stranieri e, entrando più nel dettaglio, la produzione della bottega napoletana dei Sarnelli, due dipinti di Vincenzo Conti, sei quadri di Teofilo Patini e, infine, l’intera serie dei ritratti di Vescovi dell’Aquila che riveste un valore storico di sicuro interesse.
l'Arte per l'Arte. Patrimonio d'Abruzzo restituito dalla Fondazione Venanzo Crocetti, 2017
Questo è un libro che viene da lontano e ha radici nel terremoto che ha devastato L’Aquila il 6 a... more Questo è un libro che viene da lontano e ha radici nel terremoto che ha devastato L’Aquila il 6 aprile del 2009. All’indomani del sisma, l’onorevole Antonio Tancredi, allora presidente della Fondazione Venanzio Crocetti di Roma, ideò una complessa operazione per recuperare fondi da destinare al restauro di opere d’arte danneggiate da quel sisma. L’Arte per l’Arte, così fu denominata l’azione, per il tramite della Fondazione Crocetti e con la collaborazione della Banca di Teramo di Credito Cooperativo, coinvolse artisti, galleristi e collezionisti che, inuna vera e propria gara di solidarietà, risposero all’appello della Fondazione donando centottantasei opere da mettere in asta. La vendita di opere d’arte contemporanea bastò per restaurarne novantotto di arte antica. Il primo appuntamento, organizzato da Christie’s Italia, che per l’occasione rinunciò ai diritti di commissione, ebbe luogo a Roma il 25 giugno 2009 nei saloni di Palazzo Massimo Lancellotti. La seconda asta fu battuta a Castelbasso nella sede della Fondazione Malvina Menegaz, il 23 agosto 2009; il terzo appuntamento ebbe luogo il 21 novembre dello stesso anno nella sala polifunzionale della Banca di Teramo. Il ricavato fu destinato al recupero delle novantotto opere analizzate in questo volume, selezionate dalle tre principali istituzioni coinvolte nella gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico aquilano: il Dipartimento di Protezione Civile; la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici d’Abruzzo e la Curia Arcivescovile dell’Aquila. La ricerca presentata in questo libro chiude il cerchio di tale iniziativa e conferma quanto un’operazione di restauro mirato possa far progredire gli studi relativi ad un territorio. Sculture lignee e quadri, che si snodano per quasi settecento anni di storia dell’arte, sono il frutto di una scelta opzionata sulle condizioni di conservazione e sulla necessità d’intervento, eppure hanno trovato una logica interna che le ha messe in relazione tra di loro. Il corpus, diviso per gruppo tematico, piuttosto che per provenienza, ha connesso opere ad artisti, mettendole a confronto con altri manufatti che hanno contribuito ad arricchire il territorio abruzzese. Si passa dalla scultura lignea policromata del XIV-XVI secolo, frutto della contaminazione tra scultori autoctoni e forestieri, ai dipinti suddivisi in sei temi principali: pale d’altare, maestri stranieri e, entrando più nel dettaglio, la produzione della bottega napoletana dei Sarnelli, due dipinti di Vincenzo Conti, sei quadri di Teofilo Patini e, infine, l’intera serie dei ritratti di Vescovi dell’Aquila che riveste un valore storico di sicuro interesse.
l'Arte per l'Arte. Patrimonio d'Abruzzo restituito dalla Fondazione Venanzo Crocetti, 2017
Questo è un libro che viene da lontano e ha radici nel terremoto che ha devastato L’Aquila il 6 a... more Questo è un libro che viene da lontano e ha radici nel terremoto che ha devastato L’Aquila il 6 aprile del 2009. All’indomani del sisma, l’onorevole Antonio Tancredi, allora presidente della Fondazione Venanzio Crocetti di Roma, ideò una complessa operazione per recuperare fondi da destinare al restauro di opere d’arte danneggiate da quel sisma. L’Arte per l’Arte, così fu denominata l’azione, per il tramite della Fondazione Crocetti e con la collaborazione della Banca di Teramo di Credito Cooperativo, coinvolse artisti, galleristi e collezionisti che, inuna vera e propria gara di solidarietà, risposero all’appello della Fondazione donando centottantasei opere da mettere in asta. La vendita di opere d’arte contemporanea bastò per restaurarne novantotto di arte antica. Il primo appuntamento, organizzato da Christie’s Italia, che per l’occasione rinunciò ai diritti di commissione, ebbe luogo a Roma il 25 giugno 2009 nei saloni di Palazzo Massimo Lancellotti. La seconda asta fu battuta a Castelbasso nella sede della Fondazione Malvina Menegaz, il 23 agosto 2009; il terzo appuntamento ebbe luogo il 21 novembre dello stesso anno nella sala polifunzionale della Banca di Teramo. Il ricavato fu destinato al recupero delle novantotto opere analizzate in questo volume, selezionate dalle tre principali istituzioni coinvolte nella gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico aquilano: il Dipartimento di Protezione Civile; la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici d’Abruzzo e la Curia Arcivescovile dell’Aquila. La ricerca presentata in questo libro chiude il cerchio di tale iniziativa e conferma quanto un’operazione di restauro mirato possa far progredire gli studi relativi ad un territorio. Sculture lignee e quadri, che si snodano per quasi settecento anni di storia dell’arte, sono il frutto di una scelta opzionata sulle condizioni di conservazione e sulla necessità d’intervento, eppure hanno trovato una logica interna che le ha messe in relazione tra di loro. Il corpus, diviso per gruppo tematico, piuttosto che per provenienza, ha connesso opere ad artisti, mettendole a confronto con altri manufatti che hanno contribuito ad arricchire il territorio abruzzese. Si passa dalla scultura lignea policromata del XIV-XVI secolo, frutto della contaminazione tra scultori autoctoni e forestieri, ai dipinti suddivisi in sei temi principali: pale d’altare, maestri stranieri e, entrando più nel dettaglio, la produzione della bottega napoletana dei Sarnelli, due dipinti di Vincenzo Conti, sei quadri di Teofilo Patini e, infine, l’intera serie dei ritratti di Vescovi dell’Aquila che riveste un valore storico di sicuro interesse.
L’opera degli artisti lombardi, veri e propri protagonisti dell’arte scultorea in Abruzzo fin dal... more L’opera degli artisti lombardi, veri e propri protagonisti dell’arte scultorea in Abruzzo fin dal Medioevo, si arricchisce di un nome, quello di Andrea Lombardo, che realizza nel 1471 il portale di Sant’Antonio Abate a Tossicia, sulle pendici del Gran Sasso, vero e proprio manifesto di un linguaggio che cerca nell’esasperazione delle forme e nell’esuberanza dei sentimenti una via nuova verso il Rinascimento. I modi di Andrea che prendono ispirazione dalla tradizione lombarda e dalle innovazioni dei grandi cantieri contemporanei tra Milano e Pavia, appaiono propagarsi nell’area aprutino-picena, nel piccolo Tabernacolo di Cellino Attanasio, vicino ad Atri, e nel monumentale Altare di Cola Pizzuti ad Ascoli Piceno.
Annali di storia delle università italiane, 18, Università degli Studi di Bologna, Centro Interuniversitario per la Storia delle Università Italiane, Bologna, Clueb, 2014
La ricerca ha inteso restituire alle vicende storiche e artistiche del Quattrocento perugino alcu... more La ricerca ha inteso restituire alle vicende storiche e artistiche del Quattrocento perugino alcuni rilievi oggi conservati in luoghi diversi. Attraverso un esame delle fonti archivistiche e critiche, passando per la ricostruzione del legame tra la distrutta chiesa di Santa Maria de’ Servi e l’ambiente accademico perugino, si è giunti a ripercorrere le tracce dell’attività di Urbano da Cortona a Perugia e nel complesso servita; dopo aver ricondotto alla mano del cortonese e della sua bottega le sculture in esame, i rilievi sono stati collegati al perduto sepolcro di Angelo Perigli, morto nel 1447, importante giurista dello Studium e noto personaggio della vita pubblica cittadina.
This research sets certain reliefs today preserved in various sites in the context of historic and artistic events of fifteenth-century Perugia. Through an in-depth analysis of archive and critical sources and rebuilding the tie between the destroyed church of Santa Maria de’ Servi and the academic environment of Perugia, the research traces the work of Urbano da Cortona in Perugia. After having traced the sculptures in question back to the hands of Urbano da Cortona and his workshop, the reliefs have been linked with the lost sepulchre of Angelo Perigli († 1447), important University jurist and noted personage of public civic life.
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This research sets certain reliefs today preserved in various sites in the context of historic and artistic events of fifteenth-century Perugia. Through an in-depth analysis of archive and critical sources and rebuilding the tie between the destroyed church of Santa Maria de’ Servi and the academic environment of Perugia, the research traces the work of Urbano da Cortona in Perugia. After having traced the sculptures in question back to the hands of Urbano da Cortona and his workshop, the reliefs have been linked with the lost sepulchre of Angelo Perigli († 1447), important University jurist and noted personage of public civic life.
This research sets certain reliefs today preserved in various sites in the context of historic and artistic events of fifteenth-century Perugia. Through an in-depth analysis of archive and critical sources and rebuilding the tie between the destroyed church of Santa Maria de’ Servi and the academic environment of Perugia, the research traces the work of Urbano da Cortona in Perugia. After having traced the sculptures in question back to the hands of Urbano da Cortona and his workshop, the reliefs have been linked with the lost sepulchre of Angelo Perigli († 1447), important University jurist and noted personage of public civic life.