“HO PROMOSSO una dipendente che era a casa in maternità. L’ho fatto perché se lo meritava e ho ricevuto un sacco di complimenti. Ma perché? Non è che se una sta a casa 8 mesi mette la pancia e perde competenze!”.
Sembra rispondere a Elisabetta Franchi la vicepresidente del Gruppo Aboca. Quando Valentina Mercati mi racconta questa storia, sono passati pochi mesi dalle parole della stilista, bersaglio di polemiche feroci per aver dichiarato di assumere donne in posizioni apicali solo dopo i 40 anni, quando con l’età scemano fertilità, rischio maternità e l’incombenza di cura verso la famiglia. Quando Franchi si scusa per essersi espressa in modo inappropriato, è tardi: l’universo femminile, e non solo quello, si è già scatenato.
Valentina Mercati non ce l’ha segnatamente con Elisabetta Franchi, ma da quel modello dirigenziale prende le distanze in teoria e soprattutto in pratica. D’altronde, la vicepresidente e direttrice marketing del Gruppo Aboca è diversa da tutte le dirigenti che ho incontrato finora. Si definisce una lavoratrice, una mamma, una figlia, una sorella, un’amica fedele e solo alla fine il ‘capo’ di Aboca. Ci tiene a