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Così il digitale ci cambia la vita – Web nostrum 3
Così il digitale ci cambia la vita – Web nostrum 3
Così il digitale ci cambia la vita – Web nostrum 3
E-book120 pagine1 ora

Così il digitale ci cambia la vita – Web nostrum 3

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Info su questo ebook

La sommatoria degli effetti duali, paradossali e contraddittori, prodotti dalla Rete, provoca un radicale cambiamento negli stili di vita che ha già modificato ogni area strategica, sia pubblica che privata: la governance, il trading, i media, il lavoro, la privacy ecc. Chi non sa ancora come e perché ciò sta avvenendo, rischia imprevedibili collassi economici e mentali. I mercanti di denaro (borse e banche) più delle altre caste (governanti, scriba e militari) stanno traendo il maggior vantaggio dal cambiamento in corso. La loro marcia trionfale però va a discapito di molte importanti conquiste sociali che erano state ottenute nel secolo scorso.
LinguaItaliano
EditoregoWare
Data di uscita19 mag 2015
ISBN9788867973576
Così il digitale ci cambia la vita – Web nostrum 3

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    Anteprima del libro

    Così il digitale ci cambia la vita – Web nostrum 3 - Glauco Benigni

    © goWare 2015, Firenze, prima edizione

    ISBN: 978-88-6797-357-6

    Copertina: Lorenzo Puliti

    Redazione: Giacomo Fontani

    Sviluppo ePub: Elisa Baglioni

    goWare è una startup fiorentina specializzata in digital publishing

    Fateci avere i vostri commenti a: info@goware-apps.it

    Blogger e giornalisti possono richiedere una copia saggio a Maria Ranieri: mariranieri@icloud.com

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    Presentazione

    La sommatoria degli effetti duali, paradossali e contraddittori, prodotti dalla Rete, provoca un radicale cambiamento negli stili di vita che ha già modificato ogni area strategica, sia pubblica che privata: la governance, il trading, i media, il lavoro, la privacy ecc. Chi non sa ancora come e perché ciò sta avvenendo, rischia imprevedibili collassi economici e mentali. I mercanti di denaro (borse e banche) più delle altre caste (governanti, scriba e militari) stanno traendo il maggior vantaggio dal cambiamento in corso. La loro marcia trionfale però va a discapito di molte importanti conquiste sociali che erano state ottenute nel secolo scorso.

    * * *

    Glauco Benigni è giornalista e scrittore. Ha lavorato 20 anni a La Repubblica, poi 15 anni in Rai. È autore-conduttore di programmi TV ed è stato consulente di grandi aziende (Eutelsat, Rai Trade, Sipra). Gestisce un canale YouTube e un blog. Tra i suoi libri: Re Media (1989), Apocalypse Murdoch (2003), YouTube. La storia (2008) e Gli angeli custodi del papa (2004, tradotto in diverse lingue).

    Nota dell’autore

    Questo libro non è stato scritto per i professionisti della Rete, né per gli accademici, e pertanto l’autore non ha voluto trattare la vasta materia in modo ortodosso. Alcune attività, cause, effetti, definizioni e pratiche sono volutamente descritte con paradossi e paragoni disinvolti, allo scopo di decodificare, per la massa dei cittadini del Web, questioni e linguaggi che altrimenti avrebbero richiesto estenuanti trattazioni.

    [0]

    Così il digitale

    ci cambia

    la vita

    La rivoluzione digitale, in tre decenni, ha cambiato l’assetto storico del pianeta. Per dimostrare questa affermazione, che richiederebbe un’indagine in troppi campi diversi, ci limitiamo in questa sede a osservare i cambiamenti, sia avvenuti che in corso, in tre aree altamente strategiche: la politica, i media, il trading.

    1) La formazione delle rappresentanze politiche nei parlamenti.

    2) L’organizzazione del consenso/dissenso nei media.

    3) La formazione del valore nelle borse.

    [1]

    Da old democracy

    a e-democracy.

    Day voting, petition e pirati contro gli ex bramini della politica

    Ogni frequentatore della rete Web è potenzialmente un digital voter, cioè un essere umano avente facoltà di votare su questioni che gli vengono proposte durante le sue frequentazioni in Internet. Negli anni la creazione, con un colpo di click, di consenso/dissenso politico via Web su ogni argomento rilevante si è in parte sovrapposta al fare politica o antipolitica, alla partecipazione a comizi nella piazza, a votazioni favorevoli o sfavorevoli nelle sedi preposte, e alla creazione di gruppi di opinione. Il clima digitale e in particolare la presenza dei contatori di click consentono molto velocemente e anche con una certa precisione di misurare gradimento in continuazione.

    Il counter (contatore, misuratore) [▶ counter (webcounter, hitcounter, traffic counter)] diventa pertanto un elemento fondamentale del cambio di paradigma che è in atto. Se in passato i dati finali si definivano grazie alla misurazione effettuata su un campione (più o meno) rappresentativo (così come tuttora avviene durante le ricerche sull’audience da parte dell’Auditel), oggi il contatore rileva e misura il numero degli internauti attivi, cioè quelli che seguono i lavori e votano, in un tempo che tende a zero, il cosiddetto tempo reale, e questo cambia sensibilmente le precedenti regole del gioco.

    In questa scena si manifestano, tra gli altri, due fenomeni importanti e convergenti: le petition online e il partito pirata. Sono ambedue organizzati e gestiti da ONG (Organizzazioni Non Governative) internazionali e agiscono ambedue su scala transnazionale. Quindi, anche in questo caso il nuovo spazio operativo tende a tutto il pianeta (anywhere), il tempo di votazione-misurazione si svolge a grande velocità, nell’ordine dei megabyte al secondo, e il tempo di accesso è 24 ore su 24 (anytime).

    La più famosa organizzazione di petition online è Avaaz.org. Istituita nel 2007 a New York, promuove attivismo su diversi problemi, ad esempio il cambiamento climatico, i diritti umani e i conflitti religiosi. La sua missione dichiarata è quella di «assicurare che le opinioni e i valori della popolazione mondiale influiscano sui processi decisionali globali, cioè sui governi e sui parlamenti». L’organizzazione opera in trenta lingue diverse, a giugno 2014 contava 36 milioni di membri in 194 Paesi (nel 2012 erano 16 milioni in 190 Paesi) e aveva affrontato e gestito 192 mila campagne dal 2007.

    Essendo una comunità online, i membri effettivi sono considerati gli iscritti al sito. Tutti i membri della community [▶ web community] possono essere definiti attivi dal momento in cui, via Web, partecipano, sottoscrivono e diffondono le attività dell’associazione. In sostanza, votano.

    Ogni campagna proposta da Avaaz (ad esempio, in Italia: «Azzeriamo la casta del Lazio» o «Libera l’Italia dalla mafia» o «Poniamo fine alla corruzione») raccoglie in pochi giorni centinaia di migliaia di firme, che diventano milioni quando la campagna affronta temi globali quali la censura in Internet o il riscaldamento globale o il divieto di ingresso di cibi OGM nella UE.

    Grazie alla possibilità di cliccare in Rete a favore dei temi proposti, Avaaz, in modo non esplicito, assume dunque anche la rappresentanza politica e la delega a esercitare pressione sui processi decisionali. Secondo alcuni analisti integralisti della Rete, Avaaz è in realtà la longa manus del finanziere George Soros. L’ipotesi non si può escludere, comunque finora l’attività di Avaaz è stata impeccabile.

    Chi assume in Rete la rappresentanza e organizza deleghe per la formazione e l’approvazione di leggi in modo esplicito è invece l’Internazionale dei partiti pirata (Pirate Parties International, PPI) cioè l’organizzazione che fa da ombrello ai partiti pirata locali.

    Fondata nel 2006 come un’unione informale di partiti indipendenti tra loro, dall’ottobre 2009 ha ottenuto lo status di ONG in Belgio. La fondazione ufficiale con l’adozione di uno statuto è avvenuta in una conferenza tra il 16 e il 18 aprile 2010 a Bruxelles, alla quale hanno partecipato delegati provenienti da 22 Paesi.

    In Svezia, il Piratpartiet è un partito politico nato all’inizio del 2006. L’intento era quello di presentare un partito, alle elezioni politiche svedesi dello stesso anno, che si attivasse per modificare, sia legalmente, sia concettualmente, il diritto d’autore e i brevetti, per difendere la libertà della Rete e la riservatezza dei cittadini.

    In Germania il Piratenpartei partecipa alle sue

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