Ancora il Boss
Di Lexy Timms
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Dall’autrice best seller, Lexy Timms, arriva una storia che vi farà innamorare.
Jamie Connors ha deciso che un lavoro è più importante di un fidanzato. È arrivata ad una fantastica posizione lavorativa come Assistente Personale del miliardario Alex Reid. Non dovrebbe essere un lavoro con altri benefici, eppure si ritrova nel letto di Alex. Nonostante sia intelligente, carina e leggermente in sovrappeso, non crede di poter essere abbastanza attraente per un uomo come Alex.
Cercando di gestire il lavoro e l’organizzazione del matrimonio di sua sorella, Jamie si ritrova a cercare di compiacere tutti. Il matrimonio della sorella è in primo piano per la sua famiglia. A Jamie starebbe bene se sua sorella non fosse così autoritaria, se sua madre smettesse di essere petulante ed il suo orribile ex fidanzato non stesse per diventare suo cognato.
Jamie deve imparare di nuovo ad amarsi, farsi sentire ed avere la sicurezza di perseguire ciò che desidera. Ha anche bisogno di dimostrare ad Alex che è perfetto per il suo lavoro e per il suo letto.
** Ancora il Boss è il secondo libro della serie L’Assistente del Capo. **
Lexy Timms
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Anteprima del libro
Ancora il Boss - Lexy Timms
Trama:
Dall’autrice best seller, Lexy Timms, arriva una storia che vi farà innamorare.
Jamie Connors ha deciso che un lavoro è più importante di un fidanzato. È arrivata ad una fantastica posizione lavorativa come Assistente Personale del miliardario Alex Reid. Non dovrebbe essere un lavoro con altri benefici, eppure si ritrova nel letto di Alex. Nonostante sia intelligente, carina e leggermente in sovrappeso, non crede di poter essere abbastanza attraente per un uomo come Alex.
Cercando di gestire il lavoro e l’organizzazione del matrimonio di sua sorella, Jamie si ritrova a cercare di compiacere tutti. Il matrimonio della sorella è in primo piano per la sua famiglia. A Jamie starebbe bene se sua sorella non fosse così autoritaria, se sua madre smettesse di essere petulante ed il suo orribile ex fidanzato non stesse per diventare suo cognato.
Jamie deve imparare di nuovo ad amarsi, farsi sentire ed avere la sicurezza di perseguire ciò che desidera. Ha anche bisogno di dimostrare ad Alex che è perfetto per il suo lavoro e per il suo letto.
** Ancora il Boss è il secondo libro della serie L’Assistente del Capo. **
È un romanzo per adulti. Contiene contenuti espliciti, ma è un romanzo d’amore, NON è un testo erotico.
Capitolo 1
Jamie fissava il riflesso allo specchio. Per una che odiava guardarsi, per la prima volta, stava cominciando a dedicare parecchio tempo al guardarsi, ancora e ancora. Si toccò il collo, il segno delle tre piccole dita era sparito ed era felice che Stephen non sarebbe stato presente alla cena di compleanno di suo padre. Secondo Christine, doveva lavorare fino a tardi.
Alex si era offerto di andare alla cena con lei. Non perché volesse cenare insieme a lei, ma perché si sentiva in obbligo di proteggerla nel caso Stephen si fosse presentato. Dalla folle notte che avevano avuto insieme più di una settimana fa, le cose erano tornate da imbarazzanti a semi-normali. Non avrebbe dovuto passarci la notte. Sarebbe dovuta tornare al suo appartamento invece di rigirarsi nelle sue lenzuola. I suoi apprezzamenti e sorrisi sensuali l’avevano convinta altrimenti.
Nelle prime ore del mattino, era scivolata fuori dal suo letto per tornare al suo appartamento. Si era cambiata per l’allenamento e aveva corso sul tapis roulant per schiarirsi le idee. Non aveva aiutato. La luce del mattino aveva portato maggior chiarezza sulle sue azioni e, per quanto ne avesse avuto bisogno quella notte, non era stato giusto.
Non aiutò che dopo la doccia, dovette mandargli un messaggio per chiedergli di andare a lavoro con lui, perché la sua auto era ancora nel garage dell’ufficio. Rimasero seduti in un silenzio imbarazzante e quando arrivarono in ufficio, Jamie trovò una scusa per andare alla sua auto. Alex non discusse quando lei gli propose di cominciare ad entrare, mentre lei l’avrebbe seguito poco dopo.
Riuscivano ad arrivare in fondo alla giornata, con le numerose riunioni ed i giorni che passavano senza che nessuno di loro facesse riferimento alla notte di passione. Dopo la prima settimana, avevano smesso di evitarsi. Jamie passava il suo tempo libero in palestra ed era andata a fare shopping per un costume da bagno così avrebbe potuto iniziare a nuotare in piscina. Una sera aveva visto Alex nuotare, nascosta dietro le sue tende.
Jamie!
Christine entrò nel bagno. Perché ci stai mettendo così tanto?
Jamie si scostò dallo specchio e finse di asciugarsi le mani. Dovevo mandare alcune mail per lavoro,
mentì.
È il compleanno di papà. Non puoi prenderti una serata libera?
Ce l’ho. Proprio adesso.
Bene.
Christine giocò con i capelli allo specchio e si ritoccò il trucco. Guardò Jamie dallo specchio. Indossi una pancera o qualcosa del genere?
Cosa? No.
Jamie scosse la testa. Ho perso un po’ di peso.
Scrollò le spalle. Ho trovato il mio ritmo in palestra. Io ed il tapis roulant siamo diventati buoni amici.
Voleva dire a Christine della notte con Alex, ma si trattenne.
Un vero miracolo di Natale.
Sorrise. Ora vediamo se riesci a mantenerlo.
Le diede un’occhiata veloce. Non sei ancora della taglia giusta per l’abito rosso.
Jamie aprì la porta e la tenne così per sua sorella. Il dannato vestito rosso. Trattenne un commento e si sforzò di sorridere. Lo sto facendo per me. Non per te.
Christine tornò al tavolo. Se aveva sentito il commento di Jamie, non lo diede a vedere.
Jamie si sedette di proposito accanto a sua madre, lasciando il posto libero accanto a Christine per Stephen, se fosse venuto, e abbastanza lontano in modo che lei non avrebbe dovuto parlargli.
Sua madre prese un menù. Che bel ristorante hai scelto, Jamie. Pieno di cose salutari, spero.
Frutta per dessert e quant’altro.
Fece l’occhiolino a suo padre.
Eccellente. Allora spero proprio che ne approfitterai. So che è il compleanno di tuo padre, ma non ti lascerai andare prima del matrimonio di tua sorella.
Certo che no,
disse Jamie automaticamente. Aveva pianificato di mangiare un pezzo della cheesecake che Murray aveva lasciato col suo pranzo di oggi. Le preparava ancora i pasti, gli stessi di Alex, e lei non poteva lamentarsene. Era un cuoco eccezionale.
Jamie si girò verso suo padre per abbracciarlo. La abbracciò a sua volta. Buon compleanno, papà,
disse. Ti ho preso due biglietti per uno spettacolo a Broadway. Non dirlo a mamma. Voleva che ti iscrivessi al club dei vegetariani.
Suo padre sorrise. Stava tornando ad essere se stesso sempre di più.
Come va con l’organizzazione del matrimonio, Christine?
chiese la madre di Jamie al di sopra del suo bicchiere di vino. Spero non sia troppo lavoro da fare da sola.
Scoccò a Jamie un’occhiata di rimprovero.
È un sacco di lavoro. Sono esausta.
Christine fece una smorfia. Con il lavoro di Jamie di mezzo, è molto difficile per lei aiutarmi. Ma tutto sotto controllo.
Ne sono felice. Dev’essere così difficile organizzare tutto eppure sembri avere il controllo di tutto.
Il cameriere arrivò in quel momento, per la gioia di Jamie. Posso prendere il vostro ordine?
chiese.
Vorrei una Caesar salad con pollo, grazie,
disse Jamie, passandogli il menù.
Salsa a lato,
disse sua madre, alzando un sopracciglio verso di lei. Vuole la salsa a lato.
Prenderò la salsa proprio sull’insalata invece. Non penso mi ucciderà
No, ma potrebbe spedirti in una spirale irreversibile verso l’obesità.
Jamie sospirò. Bene,
disse. Salsa a lato, per favore.
Per me lo stesso, ma con la salsa sopra,
disse Christine. Ed anche un chocolate Martini
Un altro bicchiere di vino rosso per me e la zuppa di frutti di mare,
aggiunse sua madre. Diede di gomito a suo marito e lui alzò lo sguardo dal telefono.
Oh,
borbottò. La specialità della casa. Grazie.
Non vedo l’ora di vedere il tuo vestito,
disse la mamma di Jamie a Christine. Ti starà benissimo, lo so.
Il padre di Jamie alzò gli occhi al cielo e tastò la tasca in cerca delle cuffiette. Quando si accorse di non averle portate, si girò verso Jamie. Come mai eri in ritardo?
Io e Gina, una ragazza con cui lavoro, siamo andate al bar di fronte l’ufficio per l’happy hour, e –
Oh no, hai preso i gamberi fritti, vero?
Christine alzò gli occhi al cielo. Lo fai sempre. Sapevo che indossavi una pancera stasera!
Jamie si trattenne. Indossava un abito largo, che non faceva risaltare le forme. Perché diavolo avrebbe dovuto indossare una pancera? Il tuo abito da sposa è già arrivato?
Scusatemi, spero non vi dispiaccia l’interruzione,
disse una raffinata voce maschile. Potrei parlare con Jamie un attimo?
Jamie arrossì. Questa serata poteva diventare più imbarazzante?
Tutti fissavano Alex mentre si avvicinava al tavolo. Jamie riuscì a vedere tre uomini in completi d’affari molto costosi al tavolo dietro di loro.
Si alzò e gli andò incontro. Cena di lavoro?
Davvero noiosa. Preferirei essere al Suo tavolo.
Lei cercò di non sorridere. No, non vorrebbe, si fidi.
Lui lanciò un’occhiata dietro di lei. Niente Stephen, stasera?
Non fino a questo punto.
Si chiese se lui avesse spostato di proposito la cena in quel ristorante, dal momento che poteva giurare che l’agenda di lui lo volesse in centro città stasera. Ha bisogno di qualcosa, Mr. Reid?
Era tornata a chiamarlo per cognome e lui non aveva discusso.
Il suo viso non tradiva nulla. C’è un contratto che avrei bisogno scrivesse stasera. Spero non sia troppo disturbo?
Lei non capiva se volesse essere sarcastico o se stesse cercando di capire i suoi piani per la serata. Nessun problema. Potrei dover prendere in prestito il Suo computer dal momento che il mio è in ufficio. Non avevo pensato di riprenderlo stasera.
Era una scintilla quella che vide negli occhi di lui all’accenno del suo computer? Ebbe un caldo formicolio alla pancia mentre pensava all’ultima volta che l’aveva usato e lui l’aveva beccata a guardare un porno. Non per colpa mia! Voleva dirgli. Anche se era stata lei a spiare la sua cronologia.
Nessun problema. Inoltre, farò in modo che Gina Le ordini un Mac come il mio, con il collegamento all’ufficio.
Certo.
Sentì sua madre tossire e schiarirsi la gola alle sue spalle.
Eccellente.
Si girò verso gli imprenditori alle sue spalle. Credo sia tutto per stasera, Miss Connors. Spero si goda il resto della cena. Addebiti il conto a me. Il mio regalo per il compleanno di Suo padre.
Si giro e tornò al suo tavolo.
La cena procedette ad un passo ridicolmente lento. Fece un cenno verso Alex mentre usciva prima che la sua famiglia ordinasse il dolce, usando la scusa del contratto per andar via prima.
Miss Connors?
la chiamò Alex.
Sì?
Si girò e andò verso il suo tavolo.
Uno degli uomini d’affari la squadrò dall’alto in basso. Miss Connors, vero? Si unisca a noi per un drink!
Jamie sorrise educatamente.
Non può.
Alex fermò Jamie prima che potesse rispondere da sola. Le lanciò un mazzo di chiavi. Il mio computer è in cucina. A breve, Le manderò una bozza del contratto via mail.
Lei prese le chiavi mentre finiva di parlare ed annuì. Nessun problema.
Quando si girò per uscire, sentì l’uomo che le aveva rivolto la parola prima lamentarsi con Alex e poi la sua risposta.
Avresti potuto farla unire a noi per un drink!
Non è quel tipo di assistente personale.
Che diavolo aveva voluto dire con quello ?
Capitolo 2
Mi spiace averLe fatto lasciare la Sua famiglia prima del dolce.
Alex era in piedi nella sua cucina, con gli occhi leggermente arrossati mentre Jamie era seduta al bancone a finire il contratto che le aveva chiesto di battere a macchina.
Scrollò le spalle. Sapevo che non c’era modo al mondo per prendere la torta con la mia famiglia che mi guardava le cosce. Sono in modalità rendiamo-Jamie-scheletrica.
Io sarei felice di guardare le Sue –
Alex si schiarì improvvisamente la gola e scosse la testa, come se stesse cercando fisicamente di fermarsi dal dire alcune cose. Beh, ha pensato male.
Le passò una scatola di plastica. Ne ho preso un po’ da portar via.
Lei cambiò posizione, surriscaldata dalla frase che lui non aveva finito. Gli diede un’occhiata mentre apriva lentamente la scatola. Dentro c’erano diverse fette di torta al cioccolato. Aveva bevuto? Sembrava diverso. La cosa la colpì. Si era finalmente adattata ad avere un rapporto esclusivamente professionale. Aveva bisogno di qualcosa per dirottare l’attenzione dal bellissimo fusto mezzo ubriaco appoggiato sul bancone accanto a lei.
Fissò gli strati di ricco e delizioso cioccolato. Sono davvero in debito con Lei.
Jamie aprì la scatola e prese la forchetta che le stava offrendo Alex. La affondò in un pezzo di torta. Fece una pausa prima di darle un morso. Il senso di colpa la colpì. No, non posso. Hanno ragione. Tornerò ad essere grassa.
Può mangiare un po’ di quella dannata torta. Vedo quanto duramente si allena. Un po’ di calorie extra non Le faranno perdere quell’abitudine. Ne mangi un po’.
Le fece segno di mangiarla. Quando lei non lo fece, si avvicinò e le prese la forchetta dalla mano, rubandole la torta. Wow! È davvero buona.
Chiuse gli occhi mentre la assaporava. Le fece un largo sorriso mentre le passava di nuovo la forchetta.
Jamie l’affondò nuovamente e se la infilò in bocca. Il dolce si scioglieva come burro nella sua bocca, riempiendo la sua lingua di ‘dolciosità’ zuccherina. Quasi gemette a voce alta.
Come va il contratto?
Lei deglutì e si leccò le labbra. Quasi finito.
Le faccio del té,
le offrì. Menta, giusto?
Certo,
replicò lei, rubando un altro pezzo. Grazie.
Scrisse qualche altra frase del contratto mentre lo guardava tirar fuori scatole su scatole di té.
Un contenitore cadde, facendo parecchio rumore. Alex imprecò e si affrettò a raggiungerlo ma quello rotolò verso i piedi di Jamie.
Lei lo tirò su ed alzò un sopracciglio guardando l’etichetta. Cos’è il té Stronza?
Alex si schiarì la gola. "È, ehm, soltanto il nome che danno a questa particolare combinazione di erbe. Era