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    Scarti immortali
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    E-book46 pagine30 minuti

    Scarti immortali

    Di Alessandro Montoro

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    Info su questo ebook

    Fantascienza - racconto lungo (26 pagine) - Qual è il segreto degli immortali nella Prigione Genetica?


    Spazio, futuro. L’umanità ha conquistato l’universo e una dittatura genetica domina, concedendo la cittadinanza all’Impero solo a chi si sacrifica per riscoprire la formula dell’immortalità. Un sacrificio che consuma i volontari facendoli invecchiare prematuramente. Kavara è il genetista incaricato di studiare i detenuti del pianeta Sothab, una Prigione Genetica popolata da immortali. Gli abitanti della Terra sperano di riscoprire il segreto della vita eterna, lo bramano, senza conoscere il peso di un’esistenza senza fine.


    Alessandro Montoro è nato a Velletri nel 1990 e vive a Roma con la sua compagna. È Data Scientist di professione per una grande multinazionale IT. Ha frequentato l’università La Sapienza di Roma, prendendo una laurea in fisica e una magistrale in matematica. Possiede una licenza triennale teorica di conservatorio, è principalmente pianista e compositore. Spinto dalla volontà di esordire come autore di fantascienza, negli ultimi mesi ha inviato alcuni lavori (sia racconti che romanzi) ai concorsi più conosciuti del genere. Ha pubblicato gratuitamente, insieme ad alcuni suoi amici, un manuale di gioco (un supplemento) per un wargame OOP.

    LinguaItaliano
    EditoreDelos Digital
    Data di uscita19 apr 2022
    ISBN9788825420142
    Scarti immortali

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      Scarti immortali - Alessandro Montoro

      Questo racconto è dedicato a Federica

      Prologo – L’Estremo

      Anno 2933 dopo l’Impero galattico

      Kavara sedeva nell’austera sala delle udienze dove l’Estremo attendeva. Il capo del Regime, regnante sui resti del vecchio Impero Galattico, l’aveva convocato. Kavara era stato nominato cittadino da pochi mesi ed era stato richiesto dall’Estremo.

      Un grande cilindro si alzò da un foro parzialmente nascosto nel terreno. Sul seggio in cima all’enorme pilone in ascesa sedeva un uomo raggrinzito. Aveva un naso allungato e importante, il mento prominente e gli zigomi appuntiti.

      Si vociferava che l’Estremo fosse stato il primo degli Immortali divenuto mortale per colpa di una degenerazione genetica. Dopo il crollo dell’Impero Galattico a seguito della grande ribellione da lui guidata, l’umanità era ritornata mortale e gli ultimi, incorruttibili Immortali, erano stati imprigionati dagli esseri umani per essere studiati.

      – Sono qui e ti ascolto, o Estremo – iniziò Kavara chinando il capo. Indossava già la tuta spaziale ed era pronto per il suo viaggio verso Sothab, una delle cinque Prigioni Genetiche che custodivano gli ultimi Immortali.

      Il leader si mosse lentamente e parlò con una voce lontana, quasi sognante.

      – Kavara – sussurrò – L’ora è vicina. Devi partire il prima possibile. Il mio infiltrato sull’isola mi ha informato che il tempo è giunto. Presto tutti noi saremo liberi dalla caducità della vita.

      – Oltre Sothab, dovrò procedere con il protocollo anche sulle altre quattro Prigioni Genetiche?

      – Sì, Kavara. Non esitare mai. – Kavara si inchinò e senza dire niente uscì da quel posto diretto verso l’astroporto. La popolazione di tutti i pianeti abitati viveva in condizioni spaventose. Tutti erano obbligati a partecipare agli esperimenti genetici del Regime. La cittadinanza, e i diritti che ne derivavano, poteva essere ottenuto soltanto con un periodo passato come cavia per i laboratori del Regime. Nonostante tutto, questi erano posti accettabili rispetto alle Prigioni Genetiche, pianeti isolati pieni di prigionieri resi folli e alienati dagli esperimenti.

      Il tempo di Kavara stava finendo e aveva quest’ultima occasione per consegnare il progetto completo nelle mani di Estremo e del Regime. Aveva accettato di invecchiare con un processo genomico imperfetto, aveva sacrificato la sua giovinezza per ottenere la cittadinanza. Aveva paura della morte, per questo aveva scelto di diventare un genetista.

      1 – L’ultima dimora

      Anno 1729 dopo l’Impero galattico

      L’uomo si era appena risvegliato da un lungo sonno. Era impaurito, si trascinava a fatica nei freddi corridoi dell’astronave. Era uscito dalla capsula di stasi e si era addentrato nei corridoi in cerca d’aiuto. Aveva vagato a caso tra gli ambienti avvolti nella

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