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Le Profezie di Gioele e Malachia: Commento di Antonio Martini
Le Profezie di Gioele e Malachia: Commento di Antonio Martini
Le Profezie di Gioele e Malachia: Commento di Antonio Martini
E-book55 pagine50 minuti

Le Profezie di Gioele e Malachia: Commento di Antonio Martini

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Info su questo ebook

Con la traduzione e il commento dell’insigne biblista arcivescovo Antonio Martini (1721-1809), vengono qui proposti i libri di Gioele e di Malachia, due tra i più famosi, letti e discussi “profeti minori” riportati nei Libri Profetici contenuti nell’Antico Testamento della Bibbia.
LinguaItaliano
Data di uscita17 mag 2022
ISBN9791221335873
Le Profezie di Gioele e Malachia: Commento di Antonio Martini

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    Le Profezie di Gioele e Malachia - Bibbia. Antico Testamento

    Intro

    Con la traduzione e il commento dell’insigne biblista arcivescovo Antonio Martini (1721-1809), vengono qui proposti i libri di Gioele e di Malachia, due tra i più famosi, letti e discussi profeti minori riportati nei Libri Profetici contenuti nell’Antico Testamento della Bibbia.

    PROFEZIA DI GIOELE

    1.

    1Parola del Signore, rivolta a Gioele figlio di Petuèl.

    2Udite questo, anziani, porgete l’orecchio, voi tutti abitanti della regione. Accadde mai cosa simile ai giorni vostri o ai giorni dei vostri padri?

    3Raccontatelo ai vostri figli e i figli vostri ai loro figli e i loro figli alla generazione seguente.

    4L’avanzo della cavalletta l’ha divorato la locusta, l’avanzo della locusta l’ha divorato il bruco, l’avanzo del bruco l’ha divorato il grillo.

    5Svegliatevi, ubriachi, e piangete, voi tutti che bevete vino, urlate per il vino nuovo che vi è tolto di bocca.

    6Poiché è venuta contro il mio paese una nazione potente, senza numero, che ha denti di leone, mascelle di leonessa.

    7Ha fatto delle mie viti una desolazione e tronconi delle piante di fico; li ha tutti scortecciati e abbandonati, i loro rami appaiono bianchi.

    8Piangi, come una vergine che si è cinta di sacco per il fidanzato della sua giovinezza.

    9Sono scomparse offerta e libazione dalla casa del Signore; fanno lutto i sacerdoti, ministri del Signore.

    10Devastata è la campagna, piange la terra, perché il grano è devastato, è venuto a mancare il vino nuovo, è esaurito il succo dell’olivo.

    11Affliggetevi, contadini, alzate lamenti, vignaiuoli, per il grano e per l’orzo,

    perché il raccolto dei campi è perduto.

    12La vite è seccata, il fico inaridito, il melograno, la palma, il melo, tutti gli alberi dei campi sono secchi, è inaridita la gioia tra i figli dell’uomo.

    13Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti, urlate, ministri dell’altare, venite, vegliate vestiti di sacco, ministri del mio Dio, poiché priva d’offerta e libazione è la casa del vostro Dio.

    14Proclamate un digiuno, convocate un’assemblea, adunate gli anziani e tutti gli abitanti della regione nella casa del Signore vostro Dio, e gridate al Signore:

    15Ahimè, quel giorno! È infatti vicino il giorno del Signore e viene come uno sterminio dall’Onnipotente.

    16Non è forse scomparso il cibo davanti ai nostri occhi e la letizia e la gioia dalla casa del nostro Dio?

    17Sono marciti i semi sotto le loro zolle, i granai sono vuoti, distrutti i magazzini, perché è venuto a mancare il grano.

    18Come geme il bestiame! Vanno errando le mandrie dei buoi, perché non hanno più pascoli; anche i greggi di pecore vanno in rovina.

    19A te, Signore, io grido perché il fuoco ha divorato i pascoli della steppa e la vampa ha bruciato tutti gli alberi della campagna.

    20Anche le bestie della terra sospirano a te, perché sono secchi i corsi d’acqua e il fuoco ha divorato i pascoli della steppa.

    2.

    1Suonate la tromba in Sion e date l’allarme sul mio santo monte! Tremino tutti gli abitanti della regione perché viene il giorno del Signore, perché è vicino,

    2giorno di tenebra e di caligine, giorno di nube e di oscurità. Come l’aurora, si spande sui monti un popolo grande e forte; come questo non ce n’è stato mai e non ce ne sarà dopo, per gli anni futuri di età in età.

    3Davanti a lui un fuoco divora e dietro a lui brucia una fiamma. Come il giardino dell’Eden è la terra davanti a lui e dietro a lui è un deserto desolato, non resta alcun avanzo.

    4Il loro aspetto è aspetto di cavalli, come destrieri essi corrono.

    5Come fragore di carri che balzano sulla cima dei monti, come crepitio di fiamma avvampante che brucia la stoppia, come un popolo forte schierato a battaglia.

    6Davanti a loro tremano i popoli, tutti i volti impallidiscono.

    7Corrono come prodi, come guerrieri che scalano le mura; ognuno procede per la strada, nessuno smarrisce la via.

    8L’uno non incalza l’altro, ognuno va per il suo sentiero. Si gettano fra i dardi, ma non rompono le file.

    9Piombano sulla città, si precipitano sulle mura, salgono sulle case, entrano dalle finestre come ladri.

    10Davanti a loro la terra trema, il cielo si scuote, il sole, la luna si oscurano e le stelle cessano di brillare.

    11Il Signore fa udire

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