Apollo 12: differenze tra le versioni

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[[File:Apollo 12 launches from Kennedy Space Center.jpg|thumb|left|Decollo dell'Apollo 12 dal [[Kennedy Space Center]], 14 novembre 1969]]
 
L'Apollo 12 decollò come previsto alle ore 11:22:00 del 14 novembre 1969 (16:22:00 [[Tempo coordinato universale|UTC]]) dal [[Kennedy Space Center]], alla presenza del [[presidente degli Stati Uniti|presidente]], [[Richard Nixon]], chee diventòdel il[[vicepresidente]], primo[[Spiro presidenteAgnew]]. degliNixon Statidivenne Uniticosì il primo presidente in carica ad assistere a un lancio spaziale con equipaggio,.<ref name="Lattimer, 1985 p74">{{cita|Lattimer, 1985|p. 74}}.</ref> e del [[vicepresidente degli Stati Uniti|vicepresidente]] [[Spiro Agnew]].<ref>{{cita|Harland, 2011|p. 91}}.</ref> L'orario di lancio coincideva con l'inizio di una "finestra" della durata di tre ore e quattro minuti, che, se rispettata, avrebbe permesso di raggiungere la Luna congarantito condizioni di illuminazione ottimali nel puntosito di allunaggio pianificato.<ref>{{cita|Orloff e Harland, 2006|p. 329}}.</ref><ref>{{cita|Press Kit|p. 10}}.</ref> Al momento del lanciodecollo, il cielo era completamente nuvoloso e piovoso, con venti che duranteraggiungevano la salita del razzo vettore raggiunsero la velocità dii 280,9 km/h, i più forti mai registrati in qualsiasiuna missione del [[programma Apollo]].<ref>{{Cita web|url=https://history.nasa.gov/SP-4029/Apollo_18-15_Launch_Weather.htm|titolo=Launch Weather|editore=[[NASA]]|accesso=7 gennaio 2021|lingua=en}}</ref> Sebbene la NASA avesse stabilito una regola operativa che vietava il lancio in caso di attraversamento diattraverso un [[cumulonembo]], si decise di non rispettarla in questa occasione.<ref>{{cita|Orloff e Harland, 2006|pp. 329–330}}.</ref> poiché, sePosticipare la missione fosseavrebbe stata posticipata, la successiva finestraimpedito di lancioraggiungere della 16sonda novembreSurveyor avrebbenel permessosito undi allunaggio inprimario; untuttavia, sitola diNASA riserva,avrebbe impedendopotuto agliattendere astronautifino dia visitaredicembre laper sondauna Surveyor.nuova Tuttaviaopportunità, poichénon avendo più la pressione perdi raggiungerecompletare l'obiettivo del primo allunaggio entro la fine delll'anno, eraobiettivo svanitaraggiunto dopocon il successo delll'Apollo 11, la NASA avrebbe potuto attendere fino a dicembre per la successiva opportunità di allunare nei pressi del Surveyor.<ref>{{cita|Harland, 2011|pp. 28, 30, 81}}.</ref>
 
Subito dopo la partenza da Cape Canaveral, il [[razzo]] [[Saturn V]] vennefu colpito da due [[fulmini]], rispettivamenteprecisamente a 36,5 e a 52 secondi dal lancio, generati dalla [[ionizzazione]] causata dal veicolo mentreche attraversava l'alta [[atmosfera]]. I fulmini scaricarono a terra, causandoprovocarono un transitorio di tensione che misedisattivò fuori uso tutte ele tre le [[cella a combustibile|celle a combustibile]]. Gli strumenti del Modulo di Comando sie disattivarono, epassò l'alimentazione elettrica passò automaticamente alle batterie di emergenza di ''back-up'', che avevanopotevano un'autonomiasostenere dila navicella per circa un'ora e non erano in grado di fornire i 75 ampere necessari per soddisfare le esigenze della navetta in condizioni normali. I dati di [[telemetria]] ricevuti dalal [[Centro di controllo missione]] risultarono confusi, ma il razzoSaturn V continuò correttamente la sua traiettoria, poiché i malfunzionamenti non compromettevano il sistemasistemi di guida del Saturno V, che operavanon indipendentementedipendevano dal CSM. Gli astronauti ricevettero un inaspettato messaggio didiversi avvertimentoallarmi, ma non riuscirono a comprendereindividuare cosaimmediatamente nonil funzionasseproblema.<ref>{{cita|Orloff e Harland, 2006|pp. 329–331}}.</ref><ref name="launch">{{cita web|data=27 marzo 2020|curatore=Woods|titolo=Day 1, Part 1: Launch and Reaching Earth Orbit|url=https://history.nasa.gov/afj/ap12fj/01launch_to_earth_orbit.html#0000136|accesso=3 marzo 2021|opera=Apollo 12 Flight Journal|editore=NASA|curatore2=Waugh|lingua=en}}</ref><ref>{{cita|Harland, 2011|pp. 105–107}}.</ref>
 
[[File:APXIILAUNCHFAIL.jpg|thumb|Schermata originale di un computer del centro di controllo missione a Houston che mostra tutti i sistemi di dell'Apollo 12 ''offline'' poco dopo essere stato attraversatocolpito da due fulmini]]
 
Quasi ogni sistema segnalava unaun disfunzioneguasto criticacritico e il direttore della missione, Gary Griffin, dopo aver consultato tutti gli esperti presenti, valutòconsiderò l'annullamentoipotesi delladi annullare la missione tramiteutilizzando il [[Launch Escape System]], un sistema che avrebbe portatoespulso all'espulsione dellala capsula eriportando ilgli rientroastronauti dia emergenza degli astronautiTerra. In quel momento, John Aaron, unocontrollore di volo responsabile dei controllorisistemi della missioneelettrici (EECOM, ''Electrical, environmental, and consumables manager''), ricordando una procedura utilizzatasimile perdurante una diversa disfunzione che sembrava avere lo stesso effettosimulazione, suggerì di "Provareprovare SCE su AUX" (''Try SCE to Aux''), ovvero di commutare uncommutando l'interruttore denominato SCE in posizione AUX ovvero nella alimentazione ausiliaria.<ref name="launch" /><ref>{{Cita libro|cognome1=Kranz |nome1=Eugene F. |wkautore1=Gene Kranz |cognome2=Covington |nome2=James Otis |titolo=What Made Apollo a Success? |url=https://history.nasa.gov/SP-287/sp287.htm |accesso=7 novembre 2011 |annooriginale="A series of eight articles reprinted by permission from the March 1970 issue of ''Astronautics & Aeronautics'', a publication of the [[American Institute of Aeronautics and Astronautics]]." |anno=1971 |editore=NASA |città=Washington, D.C. |oclc=69849598 |id=NASA SP-287 |capitolo=Flight Control in the Apollo Program |urlcapitolo=https://history.nasa.gov/SP-287/ch5.htm|lingua=en}} ChapterCapitolo 5.</ref> Né il direttore della missione né gli astronauti compresero inizialmente il suggerimento, ma ilIl pilota Alan Bean, ricordando qualcosa di similel'interruttore dalle simulazioni, trovò l'interruttore e lo attivò. Fatto questo, tuttiripristinando i sistemi tornarono a funzionare correttamentee permettendo alla missione di continuare.<ref name="launch" /><ref>{{cita|Chaikin, 1995|p. 238}}.</ref><ref>{{cita|Harland, 2011|pp. 107–109}}.</ref> UnaDopo voltaaver raggiuntaraggiunto l'orbita terrestre di parcheggio, l'equipaggio effettuò controlli approfonditi dellaper navicellaverificare che i fulmini non avessero causato danni significativi prima di riaccendereaccendere il terzo stadio S-IVB per eseguire la [[manovra di inserzione translunare]] che li avrebbe condotti sulla strada verso la Luna, verificando che i fulmini non avessero causato danni permanenti significativi.<ref>{{cita|Chaikin, 1995|pp. 240–241}}.</ref>
 
Gli esperti a terra espresserotemevano timoriche riguardo ad un possibile danneggiamento deii [[bullone esplosivo|bulloni esplosivi]] che aprivanorilasciavano il vanoi [[paracadute]] del Modulo di Comando alpotessero momentoessere distati rientrare sulla Terra. Tuttaviadanneggiati, sima decisedecisero di non condividere questa preoccupazione coninformare gli astronauti e di continuare con il piano di volo previsto, poiché non civi sarebbe stato alcunera modo di farrimediare fronte ad unaa tale eventualità.<ref>{{cita|Chaikin, 1995|p. 241}}.</ref> Alla fine, i paracadute si aprirono e funzionarono regolarmentecorrettamente.<ref name="Orloff e Harland p. 338">{{cita|Orloff e Harland, 2006|p. 338}}.</ref>
 
=== Viaggio verso la Luna ===