Arundo donax: differenze tra le versioni

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Dato il suo ritmo di crescita molto elevato, la specie ''A. donax'' costituisce un ottimo candidato per la produzione di [[biomassa]] per uso [[combustibile]] e anche come fonte di [[cellulosa]] per l'[[industria]] della [[carta]]. La canna domestica è infatti una pianta perenne di grandi dimensioni che produce ogni anno più biomassa per [[acro]] di qualsiasi altra pianta erbacea. È stata a lungo riconosciuta come importante fonte non legnosa di biomassa ad uso industriale. Infatti può essere coltivata su un grande numero di tipi diversi di suolo e nelle [[clima|condizioni climatiche]] più varie. Produce un profondo [[apparato radicale]] 6 volte maggiore del [[sorgo]] più del doppio rispetto al [[miscanto]]<ref>{{en}} Monti A. and Zatta A. 2009. Root distribution and soil moisture retrieval in perennial and annual energy crops in Northern Italy. Agriculture, Ecosystems and Environment 132: 252–259</ref>, riuscendo a ottenere alte rese unitarie anche in condizioni asciutte, non irrigue. In questo studio è stato inoltre evidenziato come ''A. donax'' mantenga una capacità di assorbimento idrico costante lungo il profilo radicale. Inoltre raggiunge la maturità (lunghezza di 5–6&nbsp;m) in circa un anno e, a seconda del clima in cui è cresciuta, può essere raccolta da una a 3 volte all'anno. Produce una media di 25 [[tonnellate]] di fibra di alta qualità per acro, due volte all'anno. Un campo di canna domestica può essere sfruttato per 20-25 anni senza la necessità di ripiantare nuovi individui né di utilizzare costose e inquinanti sostanze [[fertilizzanti]] e [[diserbante|diserbanti]].
 
Uno dei suoi impieghi più significativi consiste nella lavorazione dei [[trucioli]] per la produzione di [[pellet (combustibile)|pellet]]s di [[biocombustibile]] di alta qualità. La canna comune infatti è un biocombustibile ad alto rendimento (3.400 kJ/kg) che produce [[etanolo]] come residuo di lavorazione della cellulosa. L'uso di moderne ed efficienti tecniche di trasformazione consente di convertire la [[Composto organico|materia organica]] della pianta in molte diverse fonti di energia, quali syngas, etanolo<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Accardi Daniele Salvatore|anno=2015|titolo=From Soil Remediation to Biofuel: Process Simulation of Bioethanol Production from Arundo donax|rivista=CHEMICAL ENGINEERING TRANSACTIONS|volume=Vol. 43|numero=ISBN 978-88-95608-34-1|lingua=EN|urlarchivio=http://www.aidic.it/icheap12/243accardi.pdf}}</ref> e biodisel. Studi approfonditi sull'utilizzo della canna domestica come biocombustibile sono in corso in [[Florida]], dove il Biomass Investment Group (BIG) porta avanti un progetto per la realizzazione di una [[centrale elettrica]] che utilizzi come combustibile la canna domestica. Questo progetto rappresenta la prima operazione di grande portata nello sfruttamento della [[combustione]] di una pianta per la produzione di [[energia elettrica]]. Tra i vantaggi arrecati dal punto di vista ambientale troviamo: la natura [[Energie rinnovabili|rinnovabile]] della fonte energetica, l'assorbimento da parte della pianta nel corso della sua vita di una quantità di [[Anidride carbonica|CO<sub>2</sub>]] equivalente a quella emessa durante la sua combustione, il carattere essenzialmente rispettoso del suolo dei metodi di coltivazione di questa specie e infine le ridotte emissioni di gas [[inquinamento#Sostanze tossiche inquinanti|inquinanti]] conseguenti la combustione. La biomassa verrà convertita in combustibile liquido che alimenterà delle [[turbine]] collegate a degli [[alternatore|alternatori]].
 
== Coltura da biomassa lignocellulosica ==