Fiat C.R.32: differenze tra le versioni

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{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Fiat C.R.32
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|Ref = i dati sono estratti da ''Dimensione Cielo 1: Caccia Assalto''<ref name="Brotzu p.45">{{Cita|Brotzu, Caso e Cosolo 1973|p. 45}}.</ref>
}}
Il '''Fiat C.R.32''' (Celestino'''C'''accia '''R'''osatelli, dal nome del progettista) era un [[aeroplano|aereo]] [[biplano]] da [[Aereo da caccia|caccia]] prodotto dall'azienda [[italia]]na [[Fiat Aviazione]] negli [[anni 1930|anni trenta]].
 
Impiegato principalmente dalla [[Aviazione Legionaria]], durante la [[guerra civile spagnola]], e dalla [[Regia Aeronautica]], nel primo periodo della [[seconda guerra mondiale]], venne adottato anche dalle aeronautiche [[Repubblica di Cina (1912-1949)|cinese]], [[Regno d'Ungheria (1920-1946)|ungherese]], [[austria]]ca, [[venezuela]]na e [[paraguay]]ana. Utilizzato durante la [[Guerra civile spagnola]] a sostegno dei Nazionalisti, in [[Spagna]], si guadagnò presto la reputazione di uno dei migliori biplani prodotti. Nel Paese iberico fu anche costruito su licenza e restò in servizio fino al 1953, vent'anni dopo il suo primo volo.<ref name="Mondey">{{cita|Mondey 2006|p. 28}}.</ref>
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== Storia del progetto ==
Progettato dall'ingegner [[Celestino Rosatelli]], rappresentava uno sviluppo del [[Fiat C.R.30]], suo precedente progetto: un aereo elegante e veloce che riscosse un grandecerto successo.
 
Messo in lavorazione nella seconda metà del 1932, il prototipo del Fiat C.R.32 venne completato nella primavera del [[1933]]. Volò per la prima volta il 28 aprile 1933, dal campo della Fiat Avio di Torino.
Il C.R.32 era molto simile al suo predecessore: [[biplano]] dalla configurazione [[Biplano#Sesquiplano|sesquiplana]], in quanto l'ala inferiore era più piccola<ref name="ReferenceA">{{cita|De Marchi, Maio, Tonizzo e Munerotto 1994}}.</ref>. Le ali avevano una struttura mista, con longheroni e centine in [[duralluminio]] e rivestimento in tela. Le controventature erano composte da [[asta di controvento|montanti]] interalari - costituiti da tubolari rigidi a forma di W ''(montanti tipo [[travatura Warren|Warren]]) '' (la tipica travatura degli [[Ansaldo S.V.A.|S.V.A.]]) e da tiranti di acciaio. Stessa struttura di metallo e tela per gli alettoni, presenti solo sull'ala superiore. La fusoliera era in tubi di alluminio e acciaio, ed era rivestita in [[duralluminio]] sul muso, fino al posto di pilotaggio, sul dorso, nella parte inferiore sotto la coda, e con tela nella parte restante (lati e "pancia").
Il motore era il [[Fiat A.30|Fiat A. 30 RA]], raffreddato ad acqua. Progettato nel 1930 e costruito in serie (era montato anche sul C.R. 30 e sul Ro. 37) era un propulsore in linea, con 12 cilindri a V di 60°, con una potenza massima di 600 [[cavallo vapore|CV]], a bassa quota e a 2.600 giri/minuto. Azionava un'[[elica]] bipala metallica a passo variabile (ma regolabile solo a terra). Il motore non utilizzava il normale carburante avio, ma una benzina a 94 ottani, ottenuta miscelando 55% di [[benzina]], 22% di [[benzolo]] e 23% di [[Etanolo|alcool]].<br />
Il C.R. era armato inizialmente con mitragliatrici [[Breda-SAFAT]] [[calibro (armi)|calibro]] [[7,7 mm]], ma il caccia era predisposto per montare due [[12,7 mm]], con 350 colpi ciascuna, montate sopra la capotta motore e sparanti attraverso il disco dell'elica con sistema di sincronizzazione.
L'abitacolo del pilota era aperto, con parabrezza. La strumentazione era quella standard dell'epoca: [[bussola]] [[Ottico Meccanica Italiana 03|OMI 03]], [[anemometro]] da 460&nbsp;km/h, [[variometro]], [[virosbandometro]], [[contagiri]] e [[altimetro]] da 8&nbsp;000 [[metro|m]] e traguardo di puntamento a visuale libera e [[cannocchiale]] con poggiafronte per mirare, in seguito sostituiti da un [[collimatore]] a riflessione.<ref name="ReferenceA"/> Tutti gli esemplari erano predisposti per montare l'apparato rice-trasmittente, ma la radio RA.80-1 era un "optional" e quando era montata era collegata ad un generatore elettrico a mulinello montato davanti al serbatoio di riserva, sulla carenatura al centro dell'ala superiore. Alla radice della semiala inferiore sinistra, vi era la predisposizione per una cinefotomitragliatrice OMI FM.62, sincronizzata con le mitragliatrici.<ref name="Nico Sgarlato 2005">{{cita|Sgarlato 2005|p. 12}}.</ref>
 
Il nuovo caccia era più piccolo, con una [[superficie alare]] minore e soprattutto presentava una diversa distribuzione dei pesi, ottenuta da una ricollocazione dei serbatoi, che consentivano al C.R.32 una velocità e maneggevolezza superiori al predecessore.
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== Impiego operativo ==
=== Guerra civile spagnola ===
 
L'aereo ebbe il suo battesimo del fuoco durante la [[Guerra civile spagnola]] nel [[1936]]. Il 18 agosto di quell'anno arrivarono in Spagna i primi 12 C.R.32 "Freccia" che costituirono le squadriglie "Gamba di Ferro", "[[Cucaracha]]" e "Asso di Bastoni" del [[3º Stormo]]. Già il 21 di quel mese i C.R.32 dell'[[Aviazione Legionaria]] abbattevano il primo aereo nemico, un [[Nieuport-Delage NiD-52]], nel cielo di [[Cordova]]. La vittoria aerea era del [[tenente|tenente pilota]], [[Vittorino Ceccherelli]], [[Medaglia d'oro al valor militare]], che troverà la morte proprio nei cieli di Spagna.<ref name="ReferenceA"/> In tutto, il governo italiano inviò in Spagna tra 365 e 405 C.R.32. Altri 127-131 furono forniti direttamente all'[[Aviación Nacional]], l'[[aeronautica militare]] della fazione [[Franchismo|franchista]], dei quali sei esemplari furono catturati dagli avversari [[Seconda repubblica spagnola|repubblicani]] della [[Fuerzas Aéreas de la República Española]]. Uno di questi ultimo fu inviato in [[Unione Sovietica]] per valutazione.<ref name="ReferenceB">{{cita|Sgarlato 2005}}.</ref>
[[File:GiuseppeCenni Spagna.jpg|miniatura|sinistra|[[Giuseppe Cenni]] in Spagna a bordo di un Cr.32 della Cucaracha: a soli 21 anni fu tra i primi “assi” con 8 vittorie.<ref>{{Cita|Gen.Pesce - Uff.Storico AM, 2002|pp. 17-32}}.</ref>]]
L'aereo ebbe il suo battesimo del fuoco durante la [[Guerra civile spagnola]] nel [[1936]]. Il 18 agosto di quell'anno arrivarono in Spagna i primi 12 C.R.32 "Freccia" che costituirono le squadriglie "Gamba di Ferro", "[[Cucaracha]]", "Gamba di Ferro" e "Asso di Bastoni" del [[3º Stormo]]. Già il 21 di quel mese i C.R.32 dell'[[Aviazione Legionaria]] abbattevano il primo aereo nemico, un [[Nieuport-Delage NiD-52]], nel cielo di [[Cordova]]. La vittoria aerea era del [[tenente|tenente pilota]], [[Vittorino Ceccherelli]], [[Medaglia d'oro al valor militare]], che troverà la morte proprio nei cieli di Spagna.<ref name="ReferenceA"/> In tutto, il governo italiano inviò in Spagna tra 365 e 405 C.R.32. Altri 127-131 furono forniti direttamente all'[[Aviación Nacional]], l'[[aeronautica militare]] della fazione [[Franchismo|franchista]], dei quali sei esemplari furono catturati dagli avversari [[Seconda repubblica spagnola|repubblicani]] della [[Fuerzas Aéreas de la República Española]]. Uno di questi ultimo fu inviato in [[Unione Sovietica]] per valutazione.<ref name="ReferenceB">{{cita|Sgarlato 2005}}.</ref>
 
Con l'agile C.R.32, gli italiani stabilirono immediatamente la loro supremazia sugli avversari, che potevano contare su un campionario eterogeneo di velivoli da caccia e da bombardamento di varia provenienza e di prestazioni diversissime. Nel corso del conflitto l'Aviazione Repubblicana ebbe a disposizione, infatti, più di 2&nbsp;400 aerei: 214 erano in suo possesso al 18 luglio 1936, 260 vennero costruiti in Spagna nei tre anni di guerra, 40 erano ex-velivoli civili, quasi 1.400 russi (più di 1&nbsp;000 i caccia) ed altri 500 erano di costruzione britannica, statunitense, francese, olandese e cecoslovacca.<ref name="ReferenceA" /> Grazie ad una combinazione di manovrabilità della macchina e di abilità dei [[aviatore|piloti]] da caccia dell'Aviazione Legionaria, i C.R. riuscirono a prevalere anche su avversari più veloci e dall'impostazione più moderna. L'Aviacion Legionaria rivendicò l'abbattimento di 60 (di cui 48 confermati) moderni bombardieri russi [[Tupolev SB-2]], delle forze repubblicane, considerati, fino ad allora, inintercettabili. E a fronte della perdita di 73 Fiat, i legionari rivendicarono l'abbattimento - confermato - di 242 [[biplano|biplani]] [[Polikarpov I-15]] e 240 [[monoplano|monoplani]] [[Polikarpov I-16]], i celebri "Rata", oltre a un centinaio di altri abbattimenti non confermati.<ref name="ReferenceA"/>
 
==== Assi spagnoli del Fiat C.R.32 ====
[[File:Fiat C.R.32-Baleari.jpg|thumb|right| Una coppia di Fiat C.R.32 del X Gruppo "Baleari".]]
Il più grande asso del Fiat C.R.32 è stato lo spagnolo [[Joaquín García-Morato]]. Morato è anche il pilota nazionalista con il maggior numero di abbattimenti nella [[guerra civile spagnola]]. Ottenne 36 delle sue 40 vittorie aeree sul biplano Fiat che portava il numero ''3-51'' sulla fusoliera. Nell'aprile 1939, a guerra finita, mentre si esibiva in acrobazie a bassa quota, davanti a delle cineprese, il motore del suo C.R. 32 ebbe un guasto provocando la caduta dell'aereo e la morte del suo pilota.<ref name="Shores p. 49.">{{cita|Shores 1983|p. 49}}.</ref>
Un altro asso nazionalista spagnolo fu il ''Capitano'' Manuel Vasquez Sagaztizabal, che ottenne 21 1/3 vittorie volando sul C.R.32 con il ''Grupo 2-G-3'', prima di essere abbattuto ed ucciso il 23 gennaio 1939.
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==== Regia Aeronautica ====
 
[[File:CR.32.jpeg|thumb|Un gruppo di aviatori della [[regia Aeronautica]] in posa davanti ad un C.R.32. Sullo sfondo uno [[Stuka]] in dotazione alla Regia.]]
I Fiat C.R.32 - come i precedenti C.R.30 - furono usati per numerose manifestazioni aeree, molte delle quali tenute in Italia. In occasione delle visite di uomini di stato, il [[4º Stormo]], l'unità d'''élite'' della [[Regia Aeronautica]], basato a Gorizia ([[Merna]]), organizzava spettacolari esibizioni con formazioni di 5 ÷ 10 velivoli. Nel 1936, tali manifestazioni vennero replicate in altre città europee e, l'anno seguente, in tutto il Sud America. Il ritorno in Europa della squadra di piloti acrobatici culminò in un grandioso spettacolo a [[Berlino]].<ref name="Mondey 2006, p. 56"/>
 
Le notevoli caratteristiche acrobatiche del C.R.32 e il suo indiscusso successo in Spagna diedero ai vertici della [[Regia Aeronautica]] l'errata convinzione che aerei con formula biplana avessero ancora un valido potenziale come macchine da guerra<ref>{{cita|Mondey 2006|p. 55}}.</ref> anche quando ormai questo tipo di aereo era superato dai più veloci, più protetti - e meglio armati - [[monoplano|monoplani]]. Questa scelta fece sì che allo scoppio del conflitto, i due terzi degli aerei da caccia della [[Regia Aeronautica]] fossero biplani.<br/>
Il C.R.32 fu consegnato ai reparti da caccia dal [[1935]]. Allo scoppio della [[Seconda guerra mondiale]] erano in linea, infatti, 294 C.R.32 e 300<ref>linea di volo della Regia Aeronautica al 10 giugno [[1940]], considerando i soli velivoli in Italia. Dei caccia monoplani, il 10 giugno i [[Macchi M.C.200]] ammontano a 156 velivoli, e i [[Fiat G.50]] a 118. Nelle cifre relative alla distinzione caccia monoplani/biplani non si sono considerati i caccia assaltatori, quali i [[Breda Ba.65]] ed i caccia ricognitori, quali gli [[IMAM Ro.44]].</ref> [[Fiat C.R.42|C.R.42]], più del doppio dei nuovi caccia monoplani disponibili. L'unico caccia [[Regno Unito|britannico]] rispetto al quale i biplani Fiat erano di prestazioni di poco superiori era il [[Gloster Gladiator]], che però era più maneggevole ed aveva un numero doppio di mitragliatrici (sebbene di calibro inferiore). L'ultimoIl biplano da caccia della [[Royal Air Force|RAF]] era, inoltre, nel [[1940]], ormai quasiin fase di delrimpiazzo tuttoa rimpiazzatovantaggio daidei moderni [[Hawker Hurricane]] e [[Supermarine Spitfire]], ema prestava servizio ancora solo in aree delnel [[MareMar Mediterraneo|Mediterraneo]], e delin [[Medio Oriente]] e in [[Africa orientale|Africa Orientale]].
Allo scoppio delle ostilità i C.R.32 erano in dotazione al [[1º Stormo Caccia Terrestre|1º]], [[2º Stormo Caccia Terrestre|2º]], [[6º Stormo]] e [[25º Stormo Caccia Terrestre|Caccia Terrestre]] e ad alcuni Gruppi Autonomi, oltre che alla 410ª e 411ª Squadriglia Autonoma Caccia in Africa Orientale.
 
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Il C.R.32 ottenne i maggiori successi, nel corso della seconda guerra mondiale, in Africa Orientale.<ref name="Mondey 2006, p. 56">{{cita|Mondey 2006|p. 56}}.</ref> Qui, le squadriglie 410ª e 411ª, che schieravano la metà dei caccia operativi nella colonia italiana, distrussero una notevole quantità di aerei della RAF e della South African Air Force<ref name="Mondey 2006, p. 56"/>, inclusi veloci monoplani come i Blenheim e gli [[Hawker Hurricane]], o moderni bombardieri come gli [[Junkers Ju 86]].
I Fiat ebbero il loro battesimo del fuoco il 17 giugno 1940, quando i C.R. 32 della 411ª Squadriglia, pilotati dal Tenente Aldo Meoli e dal Maresciallo Bossi, intercettarono proprio tre Ju 86 del ''12 SAAF Squadron'' (diretti a bombardare Wavello), scortati da due Hurricane del ''1 SAAF Squadron''. I Fiat abbatterono uno dei Ju 86 e dopo attaccarono gli Hurricane, abbattendo quello pilotato dal ''2/Lt'' B.L. Griffiths, che rimase ucciso nello schianto.<ref name="Sutherland & Canwell 2009, p. 38">{{cita|Sutherland e Canwell 2009|p. 38}}.</ref>
L'abbattimento del caccia della Hawker non restò un caso isolato. Il 23 febbraio 1941, l'asso Alberto Veronese attaccò l'Hurricane del ''Maj'' Laurie Wilmot, che stava mitragliando l'aeroporto di [[Macallè|Makallè]], costringendolo a un atterraggio di emergenza. Wilmot divenne un prigioniero di guerra. Ma subito dopo il suo abbattimento, Veronese fu attaccato dal ''Capt'' Andrew Duncan, sempre su Hurricane, che lo colpì, costringendolo a lanciarsi, ferito, con il paracadute.<ref name="Thomas 2003, p. 60">{{cita|Thomas 2003|p. 60}}.</ref> Il C.R.32 ottenne altri abbattimenti, nonostante dovesse affrontare un numero sempre crescente di velivoli piàpiù moderni. La 410ª squadriglia da sola riuscì ad abbattere 14 aerei nemici, prima di restare senza velivoli. Ma l'impossibilità di ottenere rimpiazzi e pezzi di ricambio dalla madrepatria causò il progressivo assottigliarsi delle filafile del C.R.32. Se il 10 gennaio 1941 erano in lizza ancora 22 C.R.32, il 31 gennaio erano 14, il 10 febbraio 11 e il 5 marzo appena otto. L'ultimo C.R.32 sopravvisse fino a metà aprile 1941.<ref name="De Marchi 1994" />
 
==== Altri teatri operativi ====
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=== Repubblica di Cina ===
La [[Repubblica di Cina (1912-1949)|Repubblica di Cina]] fu il primo cliente estero, ordinando 16 (secondo altre fonti, 24) esemplari nel [[1933]] per equipaggiare la propria forza aerea, la [[Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün]]. Questi esemplari erano in tutto simili al prototipo. Differivano dalla versione originale per le mitragliatrici [[Vickers (mitragliatrice)|Vickers]] da 7,7 millimetri invece delle Breda-SAFAT, per l'impianto di illuminazione e perché erano privi delle alettature di raffreddamento del serbatoio dell'olio sull'estrema prua. Alcuni esemplari erano dotati di radio rice-trasmittenti. I primi esemplari furono consegnati nella primavera del 1935, a [[Shanghai]], dove furono rimontati e assegnati ad una squadriglia di [[Nanchang]].<ref name="ReferenceB"/><br/>
In prove comparative, si dimostrarono superiori ai [[Boeing P.26]] ed ai biplani [[Curtiss Hawk III]]<ref name="ReferenceA"/>, che costituivano la spina dorsale della caccia cinese dell'epoca, ma furono soppiantati da questi ultimi, poiché alla Cina di [[Chiang Kai-shek]] risultava difficile importare l'alcol e il benzolo da miscelare alla benzina avio per alimentare il motore del C.R.32. Nel maggio [[1936]] solo sei Freccia erano operativi. Fonti italiane parlano di un buon successo contro le forze giapponesi che, dopo l'inizio della [[Seconda guerra sino-giapponese]], attaccavano Shanghai nell'agosto del 1937, ma fonti in lingua inglese attestano che i pochissimi Fiat non ebbero alcuna possibilità di mettersi in luce.<ref name="ReferenceB"/>
L'anno dopo, con l'avanzare dell'invasione nipponica, tutti i CR.32 andarono persi.
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La [[Magyar Királyi Honvéd Légierő]], forza aerea dell'allora [[Regno d'Ungheria (1920-1946)|Regno di Ungheria]], operò con settantasei esemplari acquistati tra il [[1935]] ed il [[1936]], destinati principalmente all'addestramento alla caccia.
 
Con il biplano della Fiat, la MKHL ebbe, nel marzo [[1939]], il suo battesimo del fuoco, durante [[Guerra slovacco-ungherese|il breve conflitto]] contro il nuovo stato della [[Repubblica Slovacca (1939-1945)|Slovacchia]]. I C.R.32 con le insegne magiare, armati con la mitragliatrice [[chain gun]] [[Gebauer (mitragliatrice)#1926/31.M|Gebauer 1926/31.M]], guadagnarono facilmente la superiorità aerea nei confronti della nuova forza aerea slovacca, che, negli scontri con i biplani di produzione italiana, perse alcuni [[Avia B.534]] e un [[Letov]] Š-328.<ref name="Neulen p. 120">{{cita|Neulen 2000|p. 120}}.</ref>
Gli ungheresi rimotorizzarono uno dei C.R.32 con un [[Motore radiale|radiale]] [[Gnome-Rhône 14M|Gnome-Rhône 14M "Mars"]] da 750 [[cavallo vapore|CV]]. In quella configurazione il velivolo raggiunse la velocità massima di 420&nbsp;km/h a 4&nbsp;000 m di quota, ottenendo consensi per introdurre la variante su tutto il parco velivoli. Tuttavia il progetto di rimotorizzazione venne annullato a causa dell'impossibilità di ottenere una fornitura di quei motori.
 
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=== Venezuela ===
Favorevolmente impressionata dalle esibizioni della pattuglia acrobatica italiana durante la "tournée" in onore di [[Jorge Chávez Dartnell|Geo Chávez]], la [[Fuerza Aérea Venezolana]] acquistò 9 C.R.32quater, tra il [[1938]] e il [[1939]]. Questi esemplari erano dotati di uno speciale [[Raffreddamento a liquido|radiatore]] maggiorato per permettere un buon raffreddamento del motore nel torrido clima tropicale.<ref name="ReferenceA"/><br/>
I Fiat giunsero a [[Maracay]] nel secondo semestre del 1938 e equipaggiarono il 1º Regimiento de Aviacion Militar del Venezuela e furono radiati nel 1943, quando cinque di essi risultavano ancora in organico.<ref name="Nico Sgarlato 2005"/>
 
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== Versioni ==
[[File:CR32bis.jpg|thumb|Fiat C.R.32bis dopo incidente in fase di atterraggio sulla pista di Guidonia nel 1936 accorso al pilota collaudatore serg. [[Ferdinando Rosei]]]]
;C.R.32
:prima versione di serie.
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== Utilizzatori ==
[[File:Fiat CR-32 Falco vadászrepülőgép. Fortepan 52960.jpg|thumb|Fiat C.R.32, Magyar Királyi Honvéd Légierő (Regia Aeronautica Ungherese)]]
;{{AUT}}
* [[Heimwehr Flieger Korps]]
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== Velivoli attualmente esistenti ==
* [[Museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle]], [[Bracciano]] ([[Roma|RM]]): Un esemplare di '''Hispano Ha 132L''', costruito in [[Spagna]] e donato all'[[Aeronautica Militare Italiana]] nel [[1955]].
* [[Museo del Aire]], [[Madrid]]: Un esemplare di C.R.32 restaurato con parti provenienti da un Hispano Ha 132L.
 
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* {{cita libro|cognome=Logoluso|nome=Alfredo|titolo=Fiat CR.32 Aces of the Spanish Civil War|editore=Osprey Publishing|città=Oxford|anno=2010|lingua=en|ISBN=978-1-84603-983-6|cid=Logoluso 2010}}
* {{cita libro|cognome=Malizia|nome=Nicola|titolo=FIAT C.R.32 - Poesia del volo|editore=Edizioni dell'Ateneo|città=Roma|anno=1981|cid=Malizia 1981}}
* {{cita libro|cognome=Mondey|nome=David|titolo=The Hamlyn Concise Guide to Axis Aircraft of World War II|url=https://archive.org/details/axisaircraftofwo0000na|editore=Bounty Books|città=London|anno=2006|lingua=en|ISBN=0-7537-1460-4|cid=Mondey 2006}}
* {{cita libro|cognome=Neulen|nome=Hans Werner|titolo=In the skies of Europe - Air Forces allied to the Luftwaffe 1939-1945|città=Ramsbury, Marlborough|editore=The Crowood Press|anno=2000|lingua=en|ISBN=1-86126-799-1|cid=Neulen 2000}}
* {{cita libro|cognome=Pesce|nome=Giuseppe|coautori=Giovanni Massimello|titolo=Adriano Visconti Asso di Guerra (Collana "Storia militare")|editore=Albertelli Edizioni Speciali s.r.l.|città=Parma|anno=1997|ISBN=88-85909-80-9|cid=Pesce e Massimello 1997}}
* {{cita libro|cognome=Sgarlato|nome=Nico|titolo=FIAT CR.42, CR.32 Gli ultimi biplani|editore=Delta Editrice|città=Parma|anno=2005|cid=Sgarlato 2005}}
* {{cita libro|cognome=Shores|nome=Christopher|titolo=Air Aces|url=https://archive.org/details/airaces0000shor|editore=Bison Books|città=Greenwich, CT|anno=1983|lingua=en|ISBN=0-86124-104-5|cid=Shores 1983}}
* {{cita libro|cognome=Sutherland|nome=Jon|coautori=Diane Canwell|titolo=Air War East Africa 1940-41 The RAF versus the Italian Air Force|editore=Pen and Sword Aviation|città=Barnsley, South Yorkshire, UK|anno=2009|lingua=en|ISBN=978-1-84415-816-4|cid=Sutherland e Canwell 2009}}
* {{cita libro|cognome=Thomas|nome=Andrew|titolo=Hurricane Aces 1941-45|editore=Osprey Publishing|città=Oxford,UK/New York|anno=2003|lingua=en|ISBN=1-84176-610-0|cid=Thomas 2003}}
* {{Cita libro| autore=Giuseppe Pesce | titolo="[[Giuseppe Cenni]], pilota in guerra" | editore=Aeronautica Militare | città=Roma | anno=2002 | cid=}} [https://web.archive.org/web/20180314174847/http://www.avia-it.com/act/recensioni/SRL_aprile_2010/19_Giuseppe_Cenni.pdf (PDF)]
 
=== Periodici ===
* {{cita pubblicazione|cognome=|nome=|titolo=FIAT CR.32|rivista=Aerofan|anno=1979|numero=Fotoalbum n.1}}
* {{cita pubblicazione|cognome=Ciampaglia|nome=Giuseppe|titolo=Il CR-32 nella Seconda Guerra mondiale|rivista=[[Rivista Italiana Difesa]]|editore=Giornalistica Riviera S.C.|città=Chiavari|data=Luglioluglio 1997|numero=n°07|cid=Ciampaglia Luglio 1997}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Nicola Sgarlato|titolo=FIAT CR.32 - Storia e tecnica di una leggenda|rivista=Dimensione Cielo|editore=Delta Editrice|volume=|numero=11|data=Gennaiogennaio-febbraio 2019|ISSN=977253205100390011|cid=Sgarlato 2019}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.aviastar.org/air/italy/fiat_cr-32.php|titolo=Fiat CR.32|accesso=20 maggio 2016|lingua=en|editore=http://www.aviastar.org/index2.html|sito=Virtual Aircraft Museum}}
* {{cita web|autore=Roberto "Galland" Stocchetti|url=http://www.alieuomini.it/catalogo/dettaglio_catalogo/fiat_cr,1.html|titolo=FIAT CR.32|accesso=20 maggio 2016|editore=http://www.alieuomini.it//homepage|sito=Ali e uomini|data=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160313211300/http://www.alieuomini.it/catalogo/dettaglio_catalogo/fiat_cr,1.html|urlmorto=sì}}
* {{cita web | 1url = http://www.aerei-italiani.net/SchedeT/aereocr32.html | 2titolo = www.aerei-italiani.net Fiat C.R.32 | accesso = 20 febbraio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121128014944/http://www.aerei-italiani.net/SchedeT/aereocr32.html | dataarchivio = 28 novembre 2012 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=215|titolo=Fiat CR.32 Fighter|accesso=20 maggio 2016|lingua=en|editore=http://www.militaryfactory.com|sito=Military Factory|data=2 febbraio 2015}}
* {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fww2/cr32.html|titolo=Fiat CR.32|accesso=20 maggio 2016|lingua=ru|editore=http://www.airwar.ru|sito=Уголок неба|data=}}
* [https://web.archive.org/web/20060321213151/http://www.preservedaxisaircraft.com/Italy/fiat.htm www.preservedaxisaircraft.com] - sezione dedicata ai velivoli Fiat (tra cui i C.R.32) della seconda guerra mondiale ancora esistenti
*[http://www.aeronautica.difesa.it/mezzi/mstorici/Pagine/FIAT-CR-32.aspx aeronautica.difesa.it]
 
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[[Categoria:Aerei militari della guerra civile spagnola]]
[[Categoria:Aerei militari dal 1931 al 1945]]
[[Categoria:Aerei militari italianiFiat|C.R.32]]
[[Categoria:Aerei FiatBiplani]]