Fiat C.R.32: differenze tra le versioni

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Il C.R.32 ottenne i maggiori successi, nel corso della seconda guerra mondiale, in Africa Orientale.<ref name="Mondey 2006, p. 56">{{cita|Mondey 2006|p. 56}}.</ref> Qui, le squadriglie 410ª e 411ª, che schieravano la metà dei caccia operativi nella colonia italiana, distrussero una notevole quantità di aerei della RAF e della South African Air Force<ref name="Mondey 2006, p. 56"/>, inclusi veloci monoplani come i Blenheim e gli [[Hawker Hurricane]], o moderni bombardieri come gli [[Junkers Ju 86]].
I Fiat ebbero il loro battesimo del fuoco il 17 giugno 1940, quando i C.R. 32 della 411ª Squadriglia, pilotati dal Tenente Aldo Meoli e dal Maresciallo Bossi, intercettarono proprio tre Ju 86 del ''12 SAAF Squadron'' (diretti a bombardare Wavello), scortati da due Hurricane del ''1 SAAF Squadron''. I Fiat abbatterono uno dei Ju 86 e dopo attaccarono gli Hurricane, abbattendo quello pilotato dal ''2/Lt'' B.L. Griffiths, che rimase ucciso nello schianto.<ref name="Sutherland & Canwell 2009, p. 38">{{cita|Sutherland e Canwell 2009|p. 38}}.</ref>
L'abbattimento del caccia della Hawker non restò un caso isolato. Il 23 febbraio 1941, l'asso Alberto Veronese attaccò l'Hurricane del ''Maj'' Laurie Wilmot, che stava mitragliando l'aeroporto di [[Macallè|Makallè]], costringendolo a un atterraggio di emergenza. Wilmot divenne un prigioniero di guerra. Ma subito dopo il suo abbattimento, Veronese fu attaccato dal ''Capt'' Andrew Duncan, sempre su Hurricane, che lo colpì, costringendolo a lanciarsi, ferito, con il paracadute.<ref name="Thomas 2003, p. 60">{{cita|Thomas 2003|p. 60}}.</ref> Il C.R.32 ottenne altri abbattimenti, nonostante dovesse affrontare un numero sempre crescente di velivoli più moderni. La 410ª squadriglia da sola riuscì ad abbattere 14 aerei nemici, prima di restare senza velivoli. Ma l'impossibilità di ottenere rimpiazzi e pezzi di ricambio dalla madrepatria causò il progressivo assottigliarsi delle filafile del C.R.32. Se il 10 gennaio 1941 erano in lizza ancora 22 C.R.32, il 31 gennaio erano 14, il 10 febbraio 11 e il 5 marzo appena otto. L'ultimo C.R.32 sopravvisse fino a metà aprile 1941.<ref name="De Marchi 1994" />
 
==== Altri teatri operativi ====
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La [[Magyar Királyi Honvéd Légierő]], forza aerea dell'allora [[Regno d'Ungheria (1920-1946)|Regno di Ungheria]], operò con settantasei esemplari acquistati tra il [[1935]] ed il [[1936]], destinati principalmente all'addestramento alla caccia.
 
Con il biplano della Fiat, la MKHL ebbe, nel marzo [[1939]], il suo battesimo del fuoco, durante [[Guerra slovacco-ungherese|il breve conflitto]] contro il nuovo stato della [[Repubblica Slovacca (1939-1945)|Slovacchia]]. I C.R.32 con le insegne magiare, armati con la mitragliatrice [[chain gun]] [[Gebauer (mitragliatrice)#1926/31.M|Gebauer 1926/31.M]], guadagnarono facilmente la superiorità aerea nei confronti della nuova forza aerea slovacca, che, negli scontri con i biplani di produzione italiana, perse alcuni [[Avia B.534]] e un [[Letov]] Š-328.<ref name="Neulen p. 120">{{cita|Neulen 2000|p. 120}}.</ref>
Gli ungheresi rimotorizzarono uno dei C.R.32 con un [[Motore radiale|radiale]] [[Gnome-Rhône 14M|Gnome-Rhône 14M "Mars"]] da 750 [[cavallo vapore|CV]]. In quella configurazione il velivolo raggiunse la velocità massima di 420&nbsp;km/h a 4&nbsp;000 m di quota, ottenendo consensi per introdurre la variante su tutto il parco velivoli. Tuttavia il progetto di rimotorizzazione venne annullato a causa dell'impossibilità di ottenere una fornitura di quei motori.
 
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* {{cita libro|cognome=Logoluso|nome=Alfredo|titolo=Fiat CR.32 Aces of the Spanish Civil War|editore=Osprey Publishing|città=Oxford|anno=2010|lingua=en|ISBN=978-1-84603-983-6|cid=Logoluso 2010}}
* {{cita libro|cognome=Malizia|nome=Nicola|titolo=FIAT C.R.32 - Poesia del volo|editore=Edizioni dell'Ateneo|città=Roma|anno=1981|cid=Malizia 1981}}
* {{cita libro|cognome=Mondey|nome=David|titolo=The Hamlyn Concise Guide to Axis Aircraft of World War II|url=https://archive.org/details/axisaircraftofwo0000na|editore=Bounty Books|città=London|anno=2006|lingua=en|ISBN=0-7537-1460-4|cid=Mondey 2006}}
* {{cita libro|cognome=Neulen|nome=Hans Werner|titolo=In the skies of Europe - Air Forces allied to the Luftwaffe 1939-1945|città=Ramsbury, Marlborough|editore=The Crowood Press|anno=2000|lingua=en|ISBN=1-86126-799-1|cid=Neulen 2000}}
* {{cita libro|cognome=Pesce|nome=Giuseppe|coautori=Giovanni Massimello|titolo=Adriano Visconti Asso di Guerra (Collana "Storia militare")|editore=Albertelli Edizioni Speciali s.r.l.|città=Parma|anno=1997|ISBN=88-85909-80-9|cid=Pesce e Massimello 1997}}