Fotosfera: differenze tra le versioni
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In [[astronomia]], la '''fotosfera''' (composto da foto- e sfera; dal greco ''phós'', ''phótos'', "luce", e ''spháira'', "globo", "palla") di un oggetto è la regione in corrispondenza della quale esso diventa opaco. In altre parole, non è possibile osservare la zona al di sotto della fotosfera. È un termine normalmente usato per descrivere l'aspetto del [[Sole]] o di un'altra [[stella]]: poiché le stelle sono delle sfere di gas, non hanno una superficie solida; ma esiste comunque una profondità sotto alla quale il gas non è più trasparente ai [[fotone|fotoni]], e questa profondità fornisce una superficie visibile alla stella. In particolare, nel caso del nostro Sole lo strato fotosferico non presenta alcuna discontinuità tangibile con la regione convettiva sottostante come con la [[corona solare]] più esterna; anzi esso si distingue unicamente per l'assenza quasi totale di altri raggi provenienti da strati più interni del globo, che unita alla quantità minimamente rilevante di [[Spettro elettromagnetico|emissioni radio]] dalle sfere sovrastanti nonché alla sostanziale trasparenza delle stesse, fa sì che la radiazione percepibile da un osservatore esterno sia sostanzialmente quella prodotta dalla fotosfera medesima.
La fotosfera del Sole ha una temperatura che varia dagli 8000 ai 4200/4000 [[Celsius|°C]] circa per le penombre delle macchie solari, mentre per "le oscurità" dette ''ombre'' vengono calcolati estremi fino a 2700 °C. Essa decresce con l'allontanamento dagli strati più interni per quelli più esterni. Escludendo le macchie solari, la sommità della fotosfera quindi lo strato in assoluto più periferico si calcola essere ad una temperatura compresa tra
Altre formazioni presenti sulla fotosfera sono le [[macchia solare|macchie solari]] e i [[Brillamento|flare solari]].
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