Linguaggio: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|altri significati|Linguaggio (disambigua)}}
{{C|La voce si basa sul presupposto che il linguaggio sia prerogativa umana (e sul termina "prerogativa" si fa anche confusione). Si fa insomma confusione tra linguaggio e [[lingua (linguistica)|lingua]] (vedi "linguaggio non verbale", ad es., o "linguaggio animale").|linguistica|gennaio 2014}}
{{F|linguistica|giugno 2011}}
[[File:Tepantitla mural, Ballplayer A (Daquella manera).jpg|thumb|upright=1.3|Un murale a [[Teotihuacan]] in [[Messico]] (II secolo circa) raffigurante una persona che emette un rotolo di linguaggio dalla bocca, a simboleggiare un [[discorso]].]]
Il '''linguaggio''' è launa facoltà umana di attivare un processoforma di [[comunicazione]] tra due o più individui attraverso un determinato complesso definito di [[fono|suoni]], [[gesti]], [[simboli]] e movimenti dotati di [[significato]], che definiscono una [[Lingua (linguistica)|lingua]] comune ad uno specifico ambiente di interazione.<ref name=treccani>Lemma ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/linguaggio linguaggio]'', treccani.it.</ref>
 
La facoltà di rappresentare un significato mediante un [[Codice (semiotica)|codice]] non è connaturata soltanto nell'[[natura umana|essere umano]], ma in molte specie di [[animali]],<ref name=dardano1>{{cita|Dardano|p. 1|Dardano2005}}.</ref> sebbene il linguaggio verbale umano abbia caratteristiche che lo differenziano grandemente da quello di quest'ultimi.<ref name=treccani/> Alcuni autori contemporanei definiscono il linguaggio umano come uno strumento del [[pensiero]], di cui la comunicazione è solo un accessorio non indispensabile, e le lingue vengono considerate come oggetti biologici e non come utensili progettati dagli [[esseri umani]]<ref name="ref_A">Noam Chomsky, ''Tre lezioni sull'uomo'', cap. 1 ''Che cos'è il linguaggio?'', Ponte delle Grazie, 2017, ISBN 978-886833-632-5</ref>.
Il '''linguaggio''' è la facoltà umana di attivare un processo di [[comunicazione]] tra due o più individui attraverso un complesso definito di suoni, gesti, simboli e movimenti che definiscono una [[Lingua (linguistica)|lingua]].
 
Anche le forme di comunicazione animale possono essere intese tuttavia come "linguaggio". Ad esempio, gli [[lingua degli uccelli|uccelli]] comunicano cinguettando, emettendo cioè suoni variamente modulati. Le [[Apidae|api]] comunicano attraverso una speciale "danza" (la [[danza delle api]]). Le [[scimmie]] usano gesti e suoni. I [[Canis lupus familiaris|cani]] e alcuni [[felini]] comunicano attraverso l'emissione di specifici [[odori]]. Alcuni [[pesci]] e le [[formiche]] comunicano attraverso l'emissione di specifiche sostanze chimiche. In generale, per riferirsi alle forme di comunicazione tra animali, si parla di [[comunicazione animale]].<ref name=dardano1/><ref>Simone, ''Fondamenti di linguistica'', cit., pp. 16 e 20-21.</ref>
Alcuni autori contemporanei definiscono il linguaggio come uno strumento del [[pensiero]], di cui la comunicazione è solo un accessorio non indispensabile e le lingue vengono considerate come oggetti biologici e non come utensili progettati dagli [[esseri umani]]<ref name="ref_A">Noam Chomsky, ''Tre lezioni sull'uomo'', cap. 1 ''Che cos'è il linguaggio?'', Ponte delle Grazie, 2017, ISBN 978-886833-632-5</ref>.
 
=== Le origini delIl linguaggio verbale umano ===
La facoltà di rappresentare mentalmente un significato è presente in molte specie di animali, tra le quali l'[[essere umano]]{{senza fonte}}.
=== Le originiOrigini del linguaggio umano ===
 
{{Vedi anche|Origine della lingua}}
Nel linguaggio musicale il significato è di carattere emotivo.
Secondo l'antropologo [[Ian Tattersall]], dalla rassegna delle prove scientifiche attuali, sembra che il linguaggio sia comparso repentinamente nell'uomo prima di 100.000 anni fa, nonostante si fossero già presentisviluppate da tempo le caratteristiche anatomiche della gola necessarie<ref>[http://disf.org/editoriali/2017-02 Il Primate pensante: la lettura dell’evoluzione umana di Ian Tattersall]</ref>.
 
== Descrizione ==
=== Le origini del linguaggio umano ===
 
Secondo l'antropologo [[Ian Tattersall]] dalla rassegna delle prove scientifiche attuali, sembra che il linguaggio sia comparso repentinamente nell'uomo prima di 100.000 anni fa, nonostante fossero già presenti da tempo le caratteristiche anatomiche della gola necessarie<ref>http://disf.org/editoriali/2017-02</ref>.
 
Esistono due differenti teorie sull'origine del linguaggio umano, la prima che parla del linguaggio come innato, l'altra come una abilità appresa.
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Un'altra incertezza è se le tante lingue moderne derivino da una comune lingua originaria ("ipotesi monogenetica") oppure da diversi ceppi primordiali ("ipotesi poligenetica"). Non c'è dubbio, comunque, che le lingue esistenti sono il risultato di un processo di differenziazione avvenuto nel corso dei millenni.
 
A sostegno della teoria dell'origine sociale del linguaggio, vi fu il caso clamoroso del [[ragazzo selvaggio]] scoperto nel [[18281800]] in [[Francia]], che per i primi dodici anni di vita era vissuto allo stato brado, unicamente a contatto con gli animali. Nonostante tutti gli sforzi dell'équipe dello psicologo [[Jean Marc Gaspard Itard]], il [[Victor dell'Aveyron|selvaggio dell'Aveyron]] non fu in grado di articolare null'altro che qualche parola. Gli esperti conclusero che nella formazione dell'intelligenza e del linguaggio, la socializzazione e l'interazione con l'ambiente sono fondamentali dal primo giorno di vita.<ref>"Psicologia dello sviluppo ed educazione" di Orsola Coppola, ediz. Simone, Napoli, 1999 (pag.140 - voce "Le ricerche sul linguaggio verbale")</ref>
 
Il primo a dimostrare che il linguaggio rappresenti una risorsa importante nello sviluppo intellettivo, vista la sua funzione mediatrice tra l'ambiente e l'essere umano, fu [[Ivan Pavlov]], che effettuò lunghi studi ed esperimenti sulle [[percezione|percezioni]] e rappresentazioni mentali, oltre che sulle elaborazioni dei segnali, dai quali si formano i [[concetto|concetti]].
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# i disturbi grammaticali che si riscontrano in alcuni individui hanno carattere ereditario e quindi fondamento genetico.
 
=== Le origini del linguaggio verbale umano ===
{{Vedi anche|Origine della lingua}}
Il linguaggio verbale basato sulla doppia articolazione è una prerogativa dell'uomo, senza il quale esso non sarebbe tale. Non esiste infatti in nessun altro essere vivente un linguaggio simile per complessità e livello di elaborazione.
 
La capacità di elaborare e produrre un [[linguaggio verbale]], nell'uomo, si è sviluppata a seguito di mutamenti strutturali della [[cavità orale]]{{senza fonte}}. In particolare, l'arretramento dell'[[ugola]] ha reso l'essere umano capace di esprimere una gamma sonora variegata e di controllare l'articolazione dei suoni.
 
=== La variabilitàVariabilità dei linguaggi nello spazio e nel tempo ===
* La '''scuola linguistica strutturalista''' mette in evidenza le [[Struttura (semiotica)|strutture]] grammaticali [[sintassi|sintattiche]] che sono gli elementi del linguaggio che presentano maggiore stabilità nel tempo e uniformità nello spazio. La loro teoria prevede che tali elementi siano “''"universali''”", al contrario degli elementi [[lessico|lessicali]] e [[semantica|semantici]] che sono invece frutto dell'arbitrarietà delle comunità e delle persone.
* La '''scuola romantica''' che si sviluppò nell'[[Europa centrale]] a metà [[XIX secolo|Ottocento]] vedeva nel linguaggio lo [[Spirito (filosofia)|spirito]] di un [[popolo]], l'elemento fondante della [[comunità]] e del popolo. Essi preferivano mettere in evidenza soprattutto i caratteri di differenza dalle altre lingue piuttosto che le similitudini, facendo così prevalere la semantica sulla sintassi.
Le lingue così come nascono, possono anche morire. Succede infatti che a seguito di contaminazioni linguistiche dovute a conquiste e sottomissioni di popoli, una lingua prevalga su un'altra. Ogni lingua è quindi sottoposta a continua pressione sia per effetto dell'influenza delle lingue esterne sia per la costante necessità di modificarsi al suo interno per poter esprimere in modo adeguato le trasformazioni subite dalla comunità di parlanti.
 
=== La variabilitàVariabilità sociale neidei linguaggi ===
Ogni barriera sociale è una [[barriera linguistica]] in quanto:
* Vi sono differenze significative nei modi di esprimersi degli appartenenti alle diverse [[classi sociali]]. Non è solo la [[pronuncia]] a imprimere alla lingua una marcatura di [[Classe (informatica)|classe]], ma il [[lessico]] usato è un indicatore altrettanto evidente<ref>{{Cita libro|autore=Bernstein, Basil|titolo=Class, codes, and control; theoretical studies towards a sociology of language|anno=1971|url=https://archive.org/details/classcodescontro0003bern|editore=|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>. Non solo certe parole ricorrono con più frequenza in una classe che in un'altra, ma la ricchezza semantica aumenta molto nettamente salendo la [[Stratificazione sociale|scala sociale]]. Data la diversità del repertorio generale linguistico delle classi inferiori e superiori, nell'istituzione scolastica, indipendentemente dal [[quoziente intellettivo]] degli alunni, sono favoriti gli alunni provenienti da classi medie che, con una maggiore ricchezza lessicale, hanno una maggiore facilità a superare gli anni scolastici. Questo perché la [[scuola]] altro non è se non un'[[istituzione]] che si occupa della trasmissione di codici linguistici elaborati.
* Un'altra variante della diversità linguistica risiede nel [[Genere (scienze sociali)|genere]], infatti [[uomini]] e [[donna|donne]] posseggono spesso un lessico differente.
* Ancora, un'altra differenziazione storica è quella del linguaggio [[città|urbano]] e quello [[Campagna (ambiente)|contadino]].
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* Alcuni studiosi, infine, aggiungono anche un altro linguaggio che poi è anche fonte di variazione della lingua stessa: il linguaggio [[Ideologia|ideologico]], quello che intenzionalmente modifica il senso delle parole rendendolo eventualmente più accettabile e nasconde quello spiacevole. Viene chiamata anche ''antilingua'' [http://www.carlalattanzi.it/viewdoc.asp?CO_ID=146]. Il linguaggio ideologico è allusivo e strumentale, affascinante per la sua ambiguità che fa sparire la percezione sgradevole e la sostituisce con quella accattivante, che nasconde la stessa modifica. Esempi di questa lingua ideologica si trovano in ''1984'' di George Orwell, in ''Metamorfosi della Gnosi'' di [[Emanuele Samek Lodovici]], in ''I mostri della ragione'' di [[Rino Cammilleri]].
 
=== Tipi di linguaggio ===
==== Linguaggio verbale ====
* '''Linguaggio orale''': la forma orale è caratterizzata da precisissime sequenze articolatorie, a carico soprattutto di [[Fonetica articolatoria|bocca, faringe e laringe]], che realizzano sofisticati programmi motòri ([[Prassie|prassie verbali]]) provenienti dalla corteccia cerebrale (principalmente le aree motorie e pre-motorie del [[Telencefalo|lobo frontale sinistro]]). Questi gesti (gestures) articolatori comprendono il [[intonazione (linguistica)|contorno intonativo]] e [[Accento (linguistica)|l'accento di forza (stress)]], dipendenti principalmente dall'aria espiratoria controllata dalla muscolatura toracica. Può essere presenteverificarsi anche un accompagnamento gestuale, realizzato in genere da braccia e volto (movimenti che originano da aree diverse, sullo stesso lobo frontale sinistro). La comprensione del linguaggio orale avviene, per il tramite del [[sistema uditivo]], nelle zone temporali e temporo-parietali della corteccia cerebrale, prevalentemente nell'emisfero sinistro.
* '''[[Discorso interno|Linguaggio mentale]]''': linguaggio interiore che comincia successivamente a quello orale e non corrisponde sotto molti aspetti al linguaggio orale.
* '''Linguaggio scritto''': la forma scritta — secondaria e dipendente da quella orale in tutte le culture ove presente — ovvero con strumenti tecnici è ugualmente imperniata su prassie articolatorie differenti a seconda della tecnologia usata, ma realizzate tipicamente dalla mano destra (nel caso si usino matita o penna). In individui destrimani è ancora dalla [[corteccia motoria]] sinistra che originano i programmi motori. La comprensione della [[Grafema|forma grafica]] avviene nelle aree corticali associative dell'emisfero sinistro (presumibilmente nell'[[area di Wernicke]], o nelle sue vicinanze).
* '''Linguaggio comune''': è il linguaggio, sia orale che scritto, prevalente in una determinata comunità di persone.
 
Il linguaggio di ogni individuo cambia registro a seconda dell'interlocutore o degli interlocutori che ha di fronte.
* '''linguaggio privato/pubblico'''; Il linguaggio privato è meno attento alla correttezza delle forme grammaticali sintattiche, fa molta più attenzione ai segnali non verbali di approvazione/disapprovazione degli interlocutori. Quello pubblico, invece, è molto formale/impersonale sia perché non è rivolto a una serie di persone ben individuate, sia perché richiede un maggiore controllo lessicale/grammaticale.
[[Lev Semënovič Vygotskij|Vygotskij]] sottolinea la differenza tra:
* '''Linguaggio privato''': può contenere un numero (comunque limitato) di ripetizioni, parole senza senso che ha funzione di modulazione del carattere nel bambino e man mano si apre agli altri.
* '''Linguaggio sociale''': è quello utilizzato con altre persone; a 4 anni il bambino padroneggia la quasi totalità degli [[Allofono|allofoni]], dei [[fonema|fonemi]] e delle regole grammaticali (morfosintattiche) della propria lingua madre, sia in produzione sia in comprensione.
 
==== Linguaggio non verbale ====
L'uomo possiede, oltre a un [[lingua (linguistica)|linguaggio verbale]] assai articolato, diversi [[Comunicazione non verbale|linguaggi non verbali]] che si possono esprimere con movimenti del corpo, soprattutto delle braccia e della [[Viso|faccia]].
Vi sono inoltre degli atteggiamenti para-linguistici ([[intonazione (linguistica)|intonazione]], [[pianto]], [[Riso (ridere)|riso]], [[sbadiglio]], [[sospiro]], [[interruzione]]), che servono, da soli o insieme al linguaggio orale, a esprimere le proprie [[emozioni]].{{Citazione necessaria}}
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Un importante linguaggio non legato alla capacità di sentire o di parlare è la [[lingua dei segni]]. Essa è una vera e propria lingua naturale: esperimenti di [[neurolinguistica]] dimostrano che la lingua dei segni coinvolge le stesse aree cerebrali di una lingua naturale.
 
==== Linguaggio musicale ====
 
Il linguaggio musicale fa parte della natura umana non meno della lingua; a seconda degli autori si disquisisce se sia nato prima il linguaggio verbale (ipotizzato da [[Steven Pinker]] ) o quello musicale cantato ([[Charles Darwin]]) od entrambi simultaneamente ([[Steven Mithen]])<ref>Steven Mithen, ''Il canto degli antenati: le origini della musica, del linguaggio, della mente e del corpo'', Codice, Torino, 2007</ref>. La sua prerogativa è di essere comprensibile universalmente, astratto e collegato unicamente alla sfera emotiva <ref>[[Oliver Sacks]], ''Musicofilia'', Adelphi, 2008, trad. Isabella Blum, ISBN 978-88-459-2261-9</ref>.
 
=== Sviluppo del linguaggio ===
Tramite la risonanza magnetica funzionale si è scoperto che in bambini di due mesi si attivano le stesse aree cerebrali deputate al linguaggio mentre ascoltano le loro madri parlare<ref>[[Stanislas Dehaene]], ''Coscienza e cervello. Come i neuroni codificano il pensiero'', 2009, Milano, Raffaello Cortina, 2014</ref>.
 
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* ''18-24 mesi'' il vocabolario si arricchisce, il 50% delle consonanti è prodotto correttamente, il linguaggio è predominante rispetto ai gesti
* ''24-36 mesi'' il 70% delle consonanti è prodotto correttamente, uso dei pronomi (io/tu, me/te)
* ''3-5 anni'' il discorso è comprensibile nella sua interezza, ma possono essere presentiesserci difficoltà nei fonemi "r" "v" e gruppi consonantici.
* ''6-11 anni'' sviluppo grammaticale completo e arricchimento del linguaggio con la scolarizzazione
 
==La comunicazione animale==
{{vedi anche|Comunicazione animale}}
 
==Il linguaggio dei computer==
 
{{vedi anche|Linguaggi di programmazione}}
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore1= Graffi, Giorgio Graffi| autore2= Sergio Scalise | titolo=Le lingue e il linguaggio. Introduzione alla linguistica|editore=Il Mulino|città=Milano, Bologna|anno=2002 | cid= Graffi e Scalise 2002 }}
* {{Cita libro|autore = [[Maurizio Dardano]]|titolo = Nuovo manualetto di linguistica italiana|anno = 2005|editore = Zanichelli|città = Bologna|id = ISBN 978-88-08-17634-9|cid = Dardano2005}}
* {{cita libro|autore=[[Walter J. Ong]]|titolo=Oralità e scrittura|città=Bologna|editore=Il Mulino|anno=2011|isbn=978-88-15-00964-7}}
* [[Raffaele Simone]], ''Fondamenti di linguistica'', ed. Laterza, Roma-Bari, 2008, ISBN 978-88-420-3499-5.
 
== Voci correlate ==
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* [[Lingua (linguistica)]]
* [[Lingua artificiale]]
* [[Lingue fischiate]]
* [[Linguistica]]
* [[Scienze cognitive]]
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[[Categoria:Conoscenza]]
[[Categoria:LinguaggiLinguaggio| ]]
[[Categoria:Processi cognitivi]]