Playboy (periodico): differenze tra le versioni

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{{T|lingua=inglese|argomento=editoria|data=agosto 2018}}
{{F|riviste|Ottobre 2013|La pagina necessita di fonti nelle sezioni "cenni di storia" e divieti di vendita di Playboy"}}
{{Testata giornalistica
|nome = Playboy
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}}
 
'''''Playboy''''' (o '''''Playboy Magazine''''') è una [[Periodico|rivista]] [[erotismo|erotica]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] rivolta al pubblico maschile, fondata nel [[1953]] a [[Chicago]] da [[Hugh Hefner]] e diffusa in tutto il mondo, sia nella versione originale sia in edizioni locali. Fu la prima rivista esplicitamente dedicata alla fotografia [[erotismo|erotica]] ed ebbe (anche grazie alla figura [[carisma (psicologia)|carismatica]] di Hugh Hefner) un ruolo non irrilevante nel movimento noto come [[rivoluzione sessuale]].
 
Conosciuta per i suoi "centrefold" (pagine centrali di una rivista) di modelle nude e semi-nude, ha avuto un ruolo significativo nella rivoluzione sessuale e rimane un marchio di fama mondiale. Oltre alla rivista principale esistono versioni specifiche per diverse nazioni. Playboy ha pubblicato racconti di noti romanzieri e ha presentato cartoni a colori di famosi fumettisti. La rivista include interviste mensili a figure pubbliche di vari settori e generalmente riflette una posizione editoriale liberale.
Negli anni settanta vendeva milioni di copie e il numero più venduto fu quello del novembre 1972 dell'edizione USA, con {{M|7.161.561}} copie. La copertina fu realizzata da Rowland Scherman e raffigurava la modella Pam Rawlings. Una porzione del paginone centrale di questo numero (dedicato alla ''playmate'' [[Lenna Sjööblom]]) divenne un'immagine standard per il [[collaudo]] degli [[algoritmo|algoritmi]] di [[elaborazione digitale delle immagini]]; l'immagine è nota nel settore col nomignolo di ''[[Lenna (immagine)|Lenna]]'' (o ''Lena'').<ref>{{cita web|https://www-2.cs.cmu.edu/~chuck/lennapg/lenna.shtml|The Lenna Story|17 marzo 2021|lingua=en}}</ref>
 
== Storia editoriale ==
Dalla rivista si è sviluppata la [[Playboy Enterprises]], società quotata alla [[borsa valori]] di [[New York]] con la sigla PLA, che si occupa dell'intrattenimento per adulti attraverso praticamente ogni tipo di [[mezzo di comunicazione di massa|media]]. Il [[Logo (grafica)|logo]] di ''Playboy'' (una testa stilizzata di [[coniglio]] con un [[Cravatta a farfalla|farfallino]] da [[smoking]]) è uno dei più noti e diffusi al mondo e in qualche modo oggetto di un "culto" specifico (vengono venduti in tutto il mondo adesivi col logo di ''Playboy'' da applicare, per esempio, alla [[carrozzeria]] delle [[automobile|automobili]]). All'inizio il simbolo della società era un cervo (''stag''), richiamo al rito maschile della caccia, ma anche delle serate per soli uomini , in cui si vedono in case private filmini pornografici muti: ''stag party''. Poi con un colpo di genio grafico, il logo diventa un coniglio di bell'aspetto, giocherellone e sexy che indossa uno smoking.
 
== Storia editoriale ==
[[File:Hefner2006.jpg|thumb|[[Hugh Hefner]], fondatore di ''Playboy'', a [[Monaco di Baviera]] nel 2006 insieme a due delle tre fidanzate ufficiali di allora ([[Kendra Wilkinson]], a sinistra, e [[Bridget Marquardt]], a destra)]]
La rivista esordì nel 1953, e da allora viene pubblicata mensilmente proponendo servizi [[fotografia|fotografici]] di nudo femminile insieme ad articoli di costume, moda, sport, politica, interviste a personaggi illustri di ogni settore, nonché contributi letterari di autori famosi (per esempio [[Arthur C. Clarke]] o [[Stephen King]]). La linea editoriale adottata negli articoli dedicati alla politica e alla società è in genere considerata di taglio piuttosto ''[[liberalismo|liberal]]''.
 
La rivista Playboy è stata fondata nel [[1953]] dall'editore statunitense [[Hugh Hefner]]. Hefner, che aveva precedentemente lavorato per [[Esquire (periodico)|Esquire]], lanciò il primo numero di Playboy con un prestito di 7.000 dollari e 600 dollari dei suoi risparmi. Il primo numero, che presentava [[Marilyn Monroe]] in copertina, vendette circa 50.000 copie.
Il primo numero di ''Playboy'' fu pubblicato nel dicembre del 1953 e venduto a 50 centesimi di [[dollaro statunitense|dollaro]]. Vi compariva l'allora esordiente [[Marilyn Monroe]], a cui fu dedicato il primo "paginone centrale", in una foto scattata per pubblicazioni precedenti da Tom Kelley, e comprata a modico prezzo da Hefner da una casa editrice di calendari e [[poster]] di pin-up. La rivista, uscita senza indicazione di data nel caso che non venisse pubblicato un secondo numero,<ref>{{cita web|http://www.primaonline.it/2015/10/13/216214/|Addio alle conigliette di Playboy: la rivista per adulti dice basta al nudo|16 ottobre 2015}}</ref> vendette l'intera [[tiratura]] di {{M|53991}} copie. Una copia del primo numero in condizioni perfette è un pezzo da collezione quotato nel 2002 attorno ai {{M|5000|ul=$}}.
 
Playboy non era solo una rivista di fotografie erotiche; includeva anche articoli di costume, moda, sport, politica e interviste a personaggi illustri. Negli anni '60 e '70, la rivista giocò un ruolo significativo nella rivoluzione sessuale, vendendo milioni di copie in tutto il mondo.
Il logo della rivista fu disegnato da [[Art Paul]] e comparve per la prima volta nel secondo numero. Hefner dichiarò di aver scelto l'immagine di un coniglio con lo scopo di alludere in modo giocoso a un certo tipo di atteggiamento [[sessualità|sessuale]].
 
[[File:The Original Playboy Mansion.jpg|thumb|left|La ''[[Playboy Mansion]]'' originale, acquistata da Hefner nel 1959]]Hugh Hefner creò un’immagine di sé come uomo di successo, circondato da donne bellissime nella famosa [[Playboy Mansion]] a [[Los Angeles]]. La rivista ha anche introdotto il concetto di [[playmate]], ovvero la modella che appare nella pagina centrale del magazine, spesso scelta tra le ragazze della "porta accanto".
Nel 1954 nasce la ''[[Playmate]]'', nota in Italia anche come ''Coniglietta''. Un anno dopo, nel luglio del 1955, nel pieghevole appare Janet Pilgrim, una delle sue segretarie che accetta di posare nuda. Hugh ha trasformato la sua amante nella coniglietta del mese: la distanza tra lavoro e sesso, pubblico e privato, è minima. Pilgrim è il primo modello delle future famose-sconosciute dell'era della TV dei decenni successivi e quindi teorizzate da Warhol con la sua frase sul quarto d'ora di celebrità, che spetterebbe a chiunque. Inoltre Hefner fa entrare la vita privata nel processo produttivo rendendo pubblica la sua vita privata trasformando la segretaria e amante in "ragazza del mese". Il genere di fotografia di nudo proposta da Playboy viene definita ''[[softcore]]'', contrapposto alla [[Pornografia hardcore|pornografia ''hardcore'']] introdotta inizialmente da ''[[Penthouse]]''{{Senza fonte}} e poi sviluppatasi, a partire dagli [[anni 1970|anni settanta]], nell'enorme mercato dell'editoria pornografica. Tra le altre caratteristiche di ''Playboy'' destinate a fare la storia delle pubblicazioni ''soft'' o ''hardcore'' vi fu l'uso del "paginone centrale" (espressione poi entrata nell'uso comune) dedicato interamente alla riproduzione di una singola fotografia, in grande formato. Le modelle a cui vengono dedicati i paginoni centrali della rivista vengono dette ''playmate'' (letteralmente: "compagne di giochi", ma in italiano "conigliette").
[[File:The Original Playboy Mansion.jpg|thumb|left|La ''[[Playboy Mansion]]'' originale, acquistata da Hefner nel 1959]]
Dal 1955 al 1979 (con l'eccezione di un intervallo di sei mesi nel 1976), la "P" di "Playboy" apparve decorata con un certo numero di stelline, variabile da 0 a 12. Ne nacque una [[leggenda metropolitana]] secondo cui il numero di stelle indicava una sorta di giudizio di Hefner sulla ''playmate'' del mese (sulla sua avvenenza o sulle sue prestazioni sessuali) o altre valutazioni di questo tipo. Questa leggenda risultò essere infondata; il numero delle stelle aveva a che vedere con i contenuti pubblicitari nazionali o internazionali di una particolare edizione.
 
La rivista ha affrontato diverse controversie nel corso degli anni, inclusi problemi legali legati alla diffusione di materiale considerato osceno. Tuttavia, ha mantenuto una forte presenza nel mondo dell’intrattenimento per adulti e ha influenzato la cultura popolare in modo significativo.<ref>{{cita news|autore=Mirko Spadoni|url=https://www.t-mag.it/2017/09/28/hugh-hefner-playboy/|titolo=Hugh Hefner, l’uomo che inventò “Playboy”|pubblicazione=T-MAG|data=28 settembre 2017|accesso=|lingua=|formato=}}</ref>
I contenuti di Playboy non sono limitati al nudo, ma spaziano tra l'intrattenimento colto (già nel primo numero vi erano articoli sul jazz, sul ''[[Decameron]]'' e brani di [[Sherlock Holmes]]) e il [[disegno industriale|design]]. Nel tempo Hefner ha realizzato per mezzo delle pagine del suo periodico, ma anche mediante le foto della sua casa, e poi dei Playboy Club, la teatralizzazione dello spazio domestico.
 
== Controversie ==
''Playboy'', con il relativo impero commerciale che gli si stava affiancando, ebbe il suo momento di maggior successo negli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[anni 1970|settanta]].
Playboy ha affrontato numerose controversie nel corso degli anni, alcune delle quali hanno avuto un impatto significativo sulla sua reputazione e sulla percezione pubblica.
 
Playboy è noto anche per le sue copertine provocatorie, alcune delle quali hanno suscitato polemiche significative. Ad esempio, la copertina del marzo [[2006]] con Jessica Alba ha portato a una causa legale da parte dell'attrice, che ha affermato che la rivista avrebbe violato i suoi diritti personali. Inoltre, la prima copertina con una donna afroamericana nel [[1971]] e la prima donna indiana nel [[2012]] hanno suscitato dibattiti sulla rappresentazione e la diversità.<ref>{{cita news|autore=James Leyfield|url=https://uk.news.yahoo.com/the-biggest-playboy-magazine-scandals-180146023.html/|titolo=The biggest scandals in Playboy Magazine history|pubblicazione=[[Yahoo! News]]|data=29 settembre 2016|accesso=|lingua=eng|formato=}}</ref>
Nel 1969 la più esplicita rivista ''[[Penthouse]]'' arrivò negli [[Stati Uniti]]. La rivalità fra le due riviste portò entrambe a pubblicare immagini di nudo sempre più integrale per aumentare le rispettive quote di mercato e fu definita da [[Hugh Hefner]] col nome scherzoso di ''[[guerre pubiche]]''.
[[File:Playboy Bunnies 2011.jpg|thumb|[[Coniglietta|Conigliette]] alla [[Playboy Mansion]] di [[Los Angeles]]]]
L'avvento di pubblicazioni concorrenti come ''Penthouse'' e in seguito di riviste pornografiche in senso stretto (a cui si affiancarono negli [[anni 1980|anni ottanta]] i prodotti porno per l'[[home video]]) e di riviste dedicate al pubblico maschile dai contenuti più soft (come le europee ''[[Maxim (periodico)|Maxim]]'', ''[[Max (periodico)|Max]]'' e ''[[FHM (rivista)|FHM]]''), intaccarono in modo significativo la sua posizione sul mercato. Per contrastare questa competizione, ''Playboy'' ha agito principalmente modificando anche il proprio target, e configurandosi in modo sempre più netto come una rivista "di lusso" per uomini adulti di un certo livello culturale e sociale.
 
Nel [[2022]] il documentario "Secrets of Playboy" ha rivelato accuse scioccanti di abusi sessuali e fisici all'interno della Playboy Mansion. Diverse donne hanno affermato di essere state vittime di abusi da parte di Hugh Hefner e dei suoi associati. Queste accuse includono episodi di droga e violenza, che hanno gettato un'ombra oscura sulla storia della rivista.<ref>{{cita news|autore=Lucy Cocoran|url=https://www.marieclaire.com.au/life/secrets-of-playboy-documentary-most-shocking-revelations/|titolo=The Most Shocking Allegations From The 'Secrets Of Playboy' Documentary|pubblicazione=[[Marie Claire]]|data=16 marzo 2022|accesso=|lingua=eng|formato=}}</ref>
[[Christie Hefner]], figlia di Hugh Hefner, divenne [[Amministratore delegato|CEO]] di ''Playboy'' nel 1988: l'incarico è terminato nel 2009 perché Christie ha deciso di dedicarsi alla beneficenza.<ref>{{cita news|Christine Seib|http://business.timesonline.co.uk/tol/business/industry_sectors/media/article5310203.ece|Hefner's daughter Christie walks away from Playboy Enterprises|[[The Times]]|9 dicembre 2008|17 marzo 2021|en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110515005812/http://business.timesonline.co.uk/tol/business/industry_sectors/media/article5310203.ece}}</ref>
 
Nonostante Playboy si sia presentato come una rivista progressista, ha avuto una relazione complicata con il movimento femminista. Mentre la rivista ha sostenuto cause come il controllo delle nascite e l'accesso all'aborto, è stata anche criticata per la sua rappresentazione delle donne come oggetti sessuali.<ref>{{cita news|autore=Livia Gershon |url=https://daily.jstor.org/playboys-complicated-relationship-feminism//|titolo=Playboy's Complicated Relationship with Feminism|pubblicazione=JSTOR Daily|data=31 ottobre 2014|accesso=|lingua=eng|formato=}}</ref>
La rivista ha celebrato nel gennaio 2004 il suo cinquantesimo [[anniversario]], con grandi feste a [[Las Vegas]], [[Los Angeles]], [[New York]] e [[Mosca (Russia)|Mosca]].
 
''Playboy'' è anche una delle riviste più diffuse al mondo, con circa trenta edizioni pubblicate in ogni parte del mondo, dal Brasile al Giappone, dalla Lituania alle Filippine, dalla Francia all'Argentina. L'edizione italiana, la cui pubblicazione iniziò nel 1972, dopo alterne vicende, è scomparsa nel 2003 per poi tornare in vendita nel 2008 (direttore [[Gian Maria Madella]]).
 
Nel marzo 2016, i diritti della rivista vengono venduti ad ''Hammy Media Ltd'' (proprietario di uno dei siti pornografici più popolari del web, xhamster.com) per una cifra intorno ai 500 milioni di dollari.
 
Una [[Rubrica (giornalismo)|rubrica]] di ''Playboy'' di particolare importanza sono le interviste mensili a personaggi celebri, divenute famose per il loro livello di approfondimento. Il testo dell'intervista viene estrapolato da confronti che possono durare oltre 10 ore. Fra gli intervistatori più noti che hanno lavorato per ''Playboy'' ci sono [[Alex Haley]] e [[Alvin Toffler]].
 
La rubrica ''Playboy Interview'' ebbe inizio nel settembre 1962 (volume 9, numero 9) con [[Miles Davis]]. Fra le tante celebrità intervistate nel corso degli anni da ''Playboy'' compaiono [[Jimmy Carter]], [[John Lennon]], [[Fidel Castro]], [[Ayn Rand]], [[Vladimir Nabokov]], [[Gabriel García Márquez]], [[Allen Ginsberg]], [[Malcolm X]], [[George Lincoln Rockwell]], [[Kurt Vonnegut]], [[Bertrand Russell]], [[Salvador Dalí]], [[Martin Luther King Jr.]], [[Jean-Paul Sartre]], [[George Wallace]], [[Cassius Clay]], [[Madalyn Murray O'Hair]], [[Orson Welles]], [[Ralph Nader]], [[Arthur C. Clarke]], [[Yasser Arafat]], [[Steve Jobs]], [[Stephen Hawking]], [[Larry Ellison]], [[Shintarō Ishihara]], [[Robert De Niro]], [[Carl Sagan]] e [[Barbra Streisand]].<ref>{{cita web|http://my.en.com/~wizofid/playboy/interview.html|Playboy Interviews Arranged by Year|17 marzo 2021|lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060218063415/http://my.en.com/~wizofid/playboy/interview.html}}</ref>
 
== Controversie ==
* Molte persone nella comunità religiosa statunitense erano contrari alla pubblicazione di Playboy. Il pastore della Louisiana Ll Cover ha scritto nel suo libro "spiriti maligni, intellettualismo e logica" che Playboy ha incoraggiato i giovani a vedere se stessi come individui per cui il sesso è divertente e le donne sono la cosa con cui giocare.
* Nel [[1963]] la giornalista [[Gloria Steinem]] conseguì una diffusa popolarità tra le femministe per aver fatto pubblicare un diario compilato durante il suo lavoro sotto copertura come "[[coniglietta]]" al "Playboy Club". Il diario venne pubblicato in due parti ([http://dlib.nyu.edu/undercover/sites/dlib.nyu.edu.undercover/files/documents/uploads/editors/Show-A%20Bunny%27s%20Tale-Part%20One-May%201963.pdf Part I] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141218105108/http://dlib.nyu.edu/undercover/sites/dlib.nyu.edu.undercover/files/documents/uploads/editors/Show-A%20Bunny%27s%20Tale-Part%20One-May%201963.pdf |date=18 dicembre 2014 }} e [http://dlib.nyu.edu/undercover/sites/dlib.nyu.edu.undercover/files/documents/uploads/editors/Show-A%20Bunny%27s%20Tale-Part%20Two-June%201963.pdf Part II] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150824191851/http://dlib.nyu.edu/undercover/sites/dlib.nyu.edu.undercover/files/documents/uploads/editors/Show-A%20Bunny%27s%20Tale-Part%20Two-June%201963.pdf |date=24 agosto 2015 }}) tra maggio e giugno nella rivista ''Show''<ref name=steinfem>{{Cita libro|titolo=The Sixties Chronicle|url=https://archive.org/details/sixtieschronicle0000unse|autore=David Farber|editore=Legacy Publishing|p=[https://archive.org/details/sixtieschronicle0000unse/page/150 150]|anno=2004|isbn=1-4127-1009-X}}</ref>. La sua peculiarità era quella di essere il "racconto di una coniglietta". Steinem affermò che il club stava maltrattando le sue cameriere per ottener un maggior numero di clienti maschi, sfruttando le conigliette di ''Playboy'' come simboli di [[sciovinismo]] maschile, osservando che il manuale del club istruiva le ragazze sui "modi piacevoli che si possono impiegare per stimolare la vendita di liquori del club"<ref name=steinfem /> .
* In molte parti dell'Asia, tra cui [[India]], [[Cina]], [[Birmania]], [[Malaysia]], [[Thailandia]], [[Singapore]] e [[Brunei]], la vendita e la distribuzione di Playboy è vietata. Inoltre, la vendita e la distribuzione è vietata anche in molti paesi mediorientali (ad eccezione del [[Libano]] e della Turchia), in Asia e in Africa, tra cui l'[[Iran]], l'[[Arabia Saudita]] e [[Pakistan]]. Nonostante il divieto della rivista in questi paesi, il marchio stesso può ancora apparire in varie mercanzie, come profumi e deodoranti.
* In Giappone, dove non possono essere mostrati i genitali delle modelle esiste un'edizione separata, pubblicata sotto licenza da Shueisha.
* Un'edizione indonesiana è stata lanciata nel mese di aprile 2006, ma la polemica è iniziata prima che venisse lanciato il primo numero. Anche se l'editore ha affermato che il contenuto dell'edizione indonesiana sarà diverso dall'edizione originale, il governo ha cercato di vietare lo stesso l'uscita della rivista utilizzando le regole anti-pornografia.
* Una organizzazione musulmana indonesiana, l'[[Islamic Defenders Front]] (IDF), si è opposta a Playboy per motivi di pornografia. Il 12 aprile 2006, circa 150 membri del [[Fronte dei Difensori Islamici]] si scontrarono con la polizia e lanciarono pietre contro la redazione. Ciononostante, la prima edizione andò rapidamente esaurita. Il 6 aprile 2007, il giudice supremo respinse le accuse, a causa di un vizio di forma nel deposito degli atti.
* Nel 1986, la catena statunitense [[7-Eleven]] ha rimosso la rivista dai propri punti vendita. Il negozio ha venduto Playboy fino a fine 2003. [[7-Eleven]] aveva anche la vendita di [[Penthouse]] e altre riviste simili.
* Nel 1995 ''Playboy'' è ritornato ad essere pubblicato nella Repubblica d'Irlanda, dopo un divieto di 36 anni, nonostante la ferma opposizione di molti gruppi di donne.
* ''Playboy'' non è stato venduto nello Stato del Queensland, in Australia durante il 2004 e il 2005, ma tornò a partire dal 2006. A causa della flessione delle vendite, l'ultima edizione di ''Playboy'' in Australia è stata quella del gennaio 2000.
 
Una delle controversie più insolite riguarda l'uso di una foto di Playboy del [[1972]] per testare algoritmi di compressione delle immagini. La foto di [[Lena Forsén]] è stata infatti ampiamente utilizzata nella ricerca scientifica, suscitando dibattiti sull'etica dell'uso di immagini erotiche per scopi accademici.<ref>{{cita news|autore=Pier Luigi Pisa |url=https://www.repubblica.it/tecnologia/2024/04/02/news/lenna_forsen_immagine_playboy_vietata-422411452/|titolo=Una foto di Playboy del 1972 è stata vietata da una famosa comunità scientifica|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=2 aprile 2024|accesso=|lingua=|formato=}}</ref>
== Curiosità ==
{{Curiosità}}
La Band americana Zebrahead nel 2000, lanció il singolo "[[Playmate of the Year (singolo)|Playmate of the Year]]" integralmente girato nella mansione di [[Hugh Hefner]]. il Video a sua volta, fú [[Ripresa|ripreso]] in versione originale (con alcuni nudi) e versione protetta con scene girate ugualmente al nudo tuttavia, coprendo le parti intime.
* [[Hugh Hefner]] ha posato varie volte in Copertina su Playboy circondato da alcune conigliette (si veda nel 2001).
 
== Playmate ==