Vicia faba: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Fava (disambigua)|Fava}}
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<!-- CLASSIFICAZIONE APG IV -->|FIL? = x
|regnoFIL
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|clade2 = [[Mesangiosperme]]
|clade3 = [[Eudicotiledoni]]
|clade4 = [[Eudicotiledoni centrali]]
|clade5 = [[Superrosidi]]
|clade6 = [[Rosidi]]
|clade7 = [[Eurosidi]]
|clade8 = [[Fabidi]]
|ordineFIL = [[Fabales]]
|famigliaFIL = [[Fabaceae]]
|sottofamigliaFIL = [[Faboideae]]
|tribùFIL = [[Fabeae]]
|sottotribùFIL =
|genereFIL = [[Vicia]]
|specieFIL = '''V. faba'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->|binome = Vicia faba
|biautore = [[Linneo|L.]]
|bidata = 1753
}}
La '''fava''' ('''''Vicia faba''''' <small>[[Linneo|L.]],
== Descrizione ==
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Possiede un [[radice (botanica)|apparato radicale]] fittonante, con numerose ramificazioni laterali di struttura reniforme (tubercoli radicali) nei primi 20 cm che ospitano specifici [[Bacteria|batteri]] [[azotofissazione|azotofissatori]] (''[[Rhizobium leguminosarum]]'').
Il [[Fusto (botanica)|fusto]] ha sezione quadrangolare, cavo, ramificato alla base, con accrescimento indeterminato, alto da 70 a 140 cm.
Le [[foglie]], stipolate, glauche, pennato-composte, sono costituite da 2-6 foglioline ellittiche.
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Il [[frutto]] è un [[legume]] allungato, cilindrico o appiattito, terminante a punta, eretto o pendulo, glabro o pubescente che contiene da 2 a 10 [[semi]] con [[Glossario botanico#I|ilo]] evidente, inizialmente verdi e di colore più scuro (dal nocciola al bruno) a maturità.
== Varietà
[[File:Fèves.jpg|thumb|sinistra|Fave da consumare fresche]]
[[File:Vicia Faba fresh seeds.jpg|thumb|Fave - Vicia faba]]
[[File:
In relazione alla grandezza del seme, in ''Vicia faba'' L. vengono distinte quattro [[varietà (biologia)|varietà]] botaniche:{{Citazione necessaria}}
* ''Vicia faba'' var. ''paugyuga'' con semi molto piccoli, di origine indiana, non è coltivata
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Il terreno viene preparato in estate, poi affinato e concimato:
la semina si fa a righe o a buchette, in modo da avere 8-10 piante/m<sup>2</sup>.
Essendo una pianta che teme il caldo, nelle zone climatiche temperate calde la semina delle fave va effettuata in autunno o all'inizio dell'inverno, con raccolti a partire da circa 180 giorni dopo. Per le zone molto fredde è meglio seminare in primavera<ref>Giardinaggio Web - [http://www.giardinaggioweb.net/posts/735-la-semina-delle-fave La semina delle fave] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120718031541/http://giardinaggioweb.net/posts/735-la-semina-delle-fave |date=18 luglio 2012 }}</ref>.
Il [[fosfato di ammonio]] è il principale concime chimico utilizzato per la produzione di fave.
== Consumo alimentare ==
Le fave sono solitamente mangiate crude dopo averle estratte dal baccello, a volte accompagnate da formaggi stagionati: tipico è l'abbinamento a Roma e nel Lazio tra fave e [[pecorino romano]].<ref>{{Cita web|url=https://labottegadinicolai.it/fave-e-pecorino-come-nasce-la-tradizione/|titolo=Fave e Pecorino- Come nasce la tradizione?|autore=da ROMOLO|sito=La Bottega di Nicolai dal 1907 a Chia Soriano nel Cimino Viterbo|data=2021-05-14|lingua=it-IT|accesso=2024-04-27}}</ref>
Le fave possono anche essere utilizzate da cotte in svariate ricette, come la minestra di pasta e fave<ref>{{Cita web|url=https://ricette.giallozafferano.it/Pasta-e-fave.html|titolo=Pasta e fave|sito=Ricette di cucina - Le Ricette di GialloZafferano.it|lingua=it|accesso=2024-04-27}}</ref>, la zuppa Vignarola con fave, piselli e carciofi (tipica del Lazio)<ref>{{Cita web|url=https://ricette.giallozafferano.it/Vignarola.html|titolo=Vignarola|sito=Ricette di cucina - Le Ricette di GialloZafferano.it|lingua=it|accesso=2024-04-27}}</ref> e molte altre. Anche le bucce del baccello possono essere mangiate, previa cottura, fatto questo avvenuto spesso nei secoli scorsi quando il cibo scarseggiava e nulla andava buttato.
== Avversità ==
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== Riferimenti nella cultura ==
===Filosofia===
È celeberrima l'[[idiosincrasia]] di [[Pitagora]] e della sua [[Scuola pitagorica|Scuola]] per le fave: non solo si guardavano bene dal mangiarne, ma evitavano accuratamente ogni tipo di contatto con questa pianta. Secondo la leggenda, Pitagora stesso, in fuga dagli scherani di [[Cilone
== Note ==
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* [[Marò (cucina)]]
* [[Macco di fave]]
* [[Specie di Vicia]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
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{{Portale|botanica|cucina}}
[[Categoria:
[[Categoria:Legumi e derivati]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]
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