Albatrellus syringae
Albatrellus syringae (Parmasto) Pouzar, Folia geobot. phytotax. 1: 358 (1966).
Albatrellus syringae | |
---|---|
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Russulales |
Famiglia | Albatrellaceae |
Genere | Albatrellus |
Specie | A. syringae |
Nomenclatura binomiale | |
Albatrellus syringae Pouzar, 1966 |
Albatrellus syringae Caratteristiche morfologiche | |
---|---|
Cappello | |
Imenio | |
Lamelle | |
Sporata | |
Velo | |
Carne | |
Ecologia | |
Commestibilità | |
Descrizione della specie
modificaCappello
modifica5–10 cm di diametro e 1 cm di spessore, singolo o confluente ad altri, appianato e a volte depresso al centro e spesso imbutiforme; margine lobato e sinuoso; cuticola opaca e a volte lucida, di colore giallo o bruno-giallastro, che di scurisce al tocco.
Tubuli
modificaNon decorrenti al gambo, lunghi fino a 2 mm.
Pori
modificaPiccoli, irregolarmente tondeggianti e a volte angolosi, in numero di 4-5-6 per mm, leggermente più larghi verso il gambo, da giovane giallo-chiaro poi sempre più scuro con l'età.
Gambo
modifica1,5-3,5 cm di lunghezza per 1–2 cm di spessore, cilindrico, leggermente allargato alla base, liscio, di colore giallastro chiaro.
Carne
modificaDura, coriacea, cartilaginea.
Odore e Sapore: praticamente nulli.
Microscopia
modificaHabitat
modificaCresce su arbusti di Syringa, in parchi e giardini, in boschi d'abete rosso ed anche misti con latifoglie con presenza di ontano.
Commestibilità
modificaSenza valore, considerata la consistenza coriacea ed il sapore insignificante.
Etimologia
modificaIl nome deriva dalla canna detta siringa, dal greco sûrinx, súringos = siringa, per l'habitat abituale.
Sinonimi e binomi obsoleti
modifica- Scutiger syringae Parmasto, Botanicheskie Materialy 15: 132 (1962)