Amalrico II di Narbona

condottiero francese (1260 circa - 1328)

Amerigo o Amalrico di Narbona, in francese Aimeric II de Narbonne (1260 circa – 19 giugno 1328), è stato un mercenario francese, Visconte di Narbona, capitano di ventura, che operò soprattutto in Italia.

Amalrico II di Narbona
Michelangelo Cinganelli, Simone Bardi consigliere di guerra presso Amalrico di Narbona, nel 1291 (XVI secolo)
Visconte di Narbona
Stemma
Stemma
In carica1298 -
1328
PredecessoreAimerico IV
SuccessoreAimerico V
Nascita1260 circa
Morte19 giugno 1328
PadreAimerico IV
MadreSibilla di Foix, figlia di Ruggero IV
ConsorteGiovanna, figlia del barone de l'Isle Jourdain[1]
FigliEbbe sette figli da sua moglie:
ReligioneCattolicesimo
Amalrico II di Narbona
Nascita1260 circa
Morte19 giugno 1328
Dati militari
Paese servitoGuelfi
Forza armataMercenari
GradoCapitano di ventura
Battagliebattaglia di Campaldino
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Origine

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Amalrico, secondo la Gran Enciclopèdia Catalana, era figlio del Visconte di Narbona, Aimerico IV e della moglie, Sibilla di Foix[2], che come conferma la Histoire généalogique et chronologique de la maison royale de France, des pairs, grands officiers de la Couronne, de la Maison du Roy et des anciens barons du royaume.... Tome 3 / par le P. Anselme,... ; continuée par M. Du Fourny Anselme de Sainte-Marie (1625-1694) era figlia del Visconte di Castelbon e Signore di Andorra e conte di Foix, Ruggero IV e come ci conferma la Chroniques romanes des comtes de Foix della moglie, Brunisenda di Cardona[3].
Aimerico IV di Narbona, ancora secondo la Gran Enciclopèdia Catalana, come viene confermato anche dal documento n° 542 de la Histoire générale de Languedoc avec notes et pièces justificatives, Volume 8, era figlio del Visconte di Narbona Amalrico I e della moglie, Filippa d'Anduze[2][4], signora di Sommières, figlia di Pietro Bermond, Signore d'Anduze e della prima moglie, Josserande de Poitiers-Valentinois[5].

Biografia

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Suo padre, Aimerico IV, come risulta dagli scritti del trovatore Raimon Gaucelm, aveva prestato giuramento e preso la croce con l'intento di partire, con il suo signore Carlo I d'Angiò, per l'ottava crociata condotta da Luigi IX di Francia, cosa che poi non poté fare per la sopraggiunta morte di Luigi IX.

Secondo lo studio J. Régné. Amauri II, vicomte de Narbonne (1260 ?- 1328), Amalrico fu fedele alla casa regnante francese e fu al seguito del re Filippo III l'Ardito, e durante la Crociata aragonese, nel 1285 fu fatto prigioniero a Perpignano[6], come conferma anche la Gran Enciclopèdia Catalana, che sostiene che aveva un buon rapporto col re, Giacomo II di Maiorca[7].

Tra il 1285 e il 1290 Amalrico servì, in Italia, il re di Napoli, Carlo II d'Angiò, dove fu impegnato soprattutto in Toscana[6].
Avendo come balio Guglielmo di Durfort, si distinse in combattimento tanto che nel 1289 gli fu affidato il comando delle truppe guelfe che avrebbero dovuto attaccare i ghibellini raccolti ad Arezzo.
Durante quella campagna, l'11 giugno 1289, si svolse la battaglia di Campaldino che concluse vittoriosamente e alla quale Amalrico deve la sua fama, anche perché venne immortalato da Dante Alighieri[6]. Conquistò gran parte del territorio aretino ed espugnò molti castelli, tra cui Rondine alle porte di Arezzo. Giunse ad assediare la stessa città di Arezzo ma non riuscì a espugnarla: gli aretini, in varie sortite, riuscirono a distruggere le sue macchine d'assedio. Tuttavia la campagna fu un grande successo: al suo ritorno a Firenze fu accolto trionfalmente, come riporta anche Anselme de Sainte-Marie, nella Histoire généalogique et chronologique de la maison royale de France, tome 7[8].

Suo padre, Aimerico IV, morì verso il 1298, in quanto come conferma lo studio J. Régné. Amauri II, vicomte de Narbonne (1260 ?- 1328), Amalrico, in quell'anno, ereditò la viscontea, col permesso del re di Francia Filippo il Bello[6], divenendo Amalrico II di Narbona.

Ritornato in Francia, Amalrico rimase fedele a Filippo il Bello e nel 1300 lo seguì nella spedizione nelle Fiandre, dove fu impegnato per alcuni anni[6].

Secondo la Gran Enciclopèdia Catalana, Amalrico fu arbitro nella disputa territoriale tra il re, Giacomo II di Maiorca e il conte di Foix, Gastone I di Foix-Béarn[7], come ricorda anche la Histoire des Comtes de Foix[9].

Filippo il Bello lo inviò in Armenia, per condurvi una crociata[6], dopo l'invasione mongola.

Ancora secondo la Gran Enciclopèdia Catalana, Amalrico morì il 19 giugno 1328[7]; l'anno viene confermato anche dallo studio J. Régné. Amauri II, vicomte de Narbonne (1260 ?- 1328)[10].
Gli succedette il figlio primogenito Aimerico[8].

Matrimonio e discendenza

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Amalrico aveva sposato Giovanna de l'Isle Jourdain, figlia de Jordan IV, barone de l'Isle Jourdain[1], e della sua seconda moglie, Vacquerie de Monteil-Adhemar, come conferma anche Anselme de Sainte-Marie[11].
Amalrico da Giovanna ebbe sette figli[12]:

  • Aimerico, che gli succedette[8][13]
  • Pietro, vescovo di Urgell e coprincipe di Andorra[8][14]
  • Guglielmo, signore di Montegnac[8][15]
  • Giovanna, moglie di Deodato signore di Sévérac[8][16]
  • Guasseranda, moglie prima di Guerino, signore di Châteneuf-Randon e poi di Gualberto, visconte di Castelnau[8][17]
  • Costanza, moglie di Arnaldo de Trian, conte di Alifa[8][18]
  • Sibilla, moglie di Ponzio VI, conte d'Empúries[8][19]

Diffusione del nome

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A causa della sua popolarità, a Firenze e in Toscana molti bambini furono battezzati con il nome di Amerigo e tale nome rimase popolare per secoli. Non è un fatto trascurabile perché proprio dal toscano Amerigo Vespucci proviene il nome di un intero continente e si può quindi ben dire che le sorti di quell'11 giugno 1289 furono determinanti anche per il nome dell'America.

  1. ^ a b Francesco Cesare Casula, Genealogie Medioevali di Sardegna, p. 431.
    «Amalrico sposò Giovanna, figlia di Jourdain IV, barone de l'Isle Jourdain, da cui ebbe sette figli: Aimerico, Pietro, Guglielmo, Giovanna, Guesseranda, Costanza e Sibilla.»
  2. ^ a b (CA) #ES Gran enciclopèdia catalana - vescomtat de Narbona
  3. ^ (OC) Chroniques romanes des comtes de Foix, pag. 29
  4. ^ (LA) #ES Histoire générale de Languedoc avec notes et pièces justificatives, Volume 8, doc. 542, colonne 1728 - 1731
  5. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : VICOMTES de NARBONNE 1175-1423 (LARA) - AMALRIC I de Narbonn
  6. ^ a b c d e f (FR) #ES J. Régné. Amauri II, vicomte de Narbonne (1260 ?- 1328), pag. 101
  7. ^ a b c (CA) enciclopèdia catalana - Amalric II de Narbona
  8. ^ a b c d e f g h i (FR) #ES Histoire généalogique et chronologique de la maison royale de France, tome 7, pag. 764
  9. ^ (FR) #ES Histoire des Comtes de Foix- Gaston Ier de Foix-Béarn
  10. ^ (FR) #ES J. Régné. Amauri II, vicomte de Narbonne (1260 ?- 1328), pag. 100
  11. ^ (FR) #ES Histoire généalogique et chronologique de la maison royale de France, tome 2, pag. 705
  12. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : VICOMTES de NARBONNE 1175-1423 (LARA) - AMALRIC II de Narbonne
  13. ^ Francesco Cesare Casula, Genealogie Medioevali di Sardegna, p. 434.
    «Figlio di Amalrico II e Giovanna, fu Visconte di Narbona.»
  14. ^ Francesco Cesare Casula, Genealogie Medioevali di Sardegna, pp. 434-435.
    «Figlio di Amalrico II e Giovanna, fu abate di Saint-Paul di Narbona e vescovo di Urgell.»
  15. ^ Francesco Cesare Casula, Genealogie Medioevali di Sardegna, p. 435.
    «Figlio di Amalrico II e Giovanna, fu signore di Montegnac.»
  16. ^ Francesco Cesare Casula, Genealogie Medioevali di Sardegna, p. 435.
    «Figlia di Amalrico II e Giovanna, sposò nel 1300 Deodato, signore di Sévérac.»
  17. ^ Francesco Cesare Casula, Genealogie Medioevali di Sardegna, p. 435.
    «...sposò nel 1303 Guerino, signore di Châteneuf-Randon e di Apchier. Nel 1317 sposò, in seconde nozze, Gualberto, visconte di Castelnau. Costui morì nel 1320.»
  18. ^ Francesco Cesare Casula, Genealogie Medioevali di Sardegna, p. 435.
    «...fu data in matrimonio, nel 1319, ad Arnaldo de Trian [...] conte di Alifa.»
  19. ^ Francesco Cesare Casula, Genealogie Medioevali di Sardegna, p. 435.
    «...sposò Poncio Ugo V Malgaulino, conte d'Empúries e visconte di Bas, la cui prima menzione é del 1309.»

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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