Angelo De Carlini (Pavia, 8 marzo 1862Pavia, 14 gennaio 1911) è stato un naturalista italiano.

Fotografia di Angelo De Carlini pubblicata sul Risveglio[1], nel gennaio 1912, a un anno dalla sua morte.

È ricordato per aver arricchito il Gabinetto di Storia Naturale del Liceo Classico Ugo Foscolo di Pavia.

Il professor Mario Rampoldi nell’Annuario del Regio Liceo Classico Ugo Foscolo di Pavia dell'anno scolastico 1922-1923[2] ricorda così il prof. De Carlini:

Il nostro pensiero corre alla cara figura del prof. Angelo De Carlini, al collega che per ben 22 anni tenne la cattedra di storia naturale di questo liceo; egli ha lasciato tracce indelebili nel nostro Museo, aumentandone sistematicamente il patrimonio scientifico e didattico, curandone con estrema diligenza la conservazione, sviluppando con il suo insegnamento nei giovani studenti il culto della natura, l’amore all’ordine, lo spirito di osservazione.

Biografia

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Angelo De Carlini nacque a Pavia l’8 marzo del 1862 da famiglia di origini modeste, figlio del Signor Giuseppe e della Signora Mazzucchelli Teresa.[3]

Orfano di padre in tenera età riuscì a diplomarsi presso il Liceo Classico Ugo Foscolo di Pavia grazie al sostegno della madre per poi vincere il concorso del collegio Ghislieri, uno dei collegi universitari di Pavia.

Appassionato di scienze naturali fin da giovanissimo intraprese gli studi universitari: si iscrisse alla facoltà di Scienze Naturali dell’Università di Pavia laureandosi a pieni voti il 1º luglio del 1885. Ricevette l’abilitazione all’insegnamento della storia naturale nei licei e negli istituti tecnici dalla Regia Scuola Normale il 10 luglio 1885.

Con Decreto Ministeriale il 26 gennaio 1886 fu nominato professore reggente di terza classe per la storia naturale nel Regio Liceo di Sondrio con 1728 lire di stipendio e rivestì anche le funzioni di conservatore della Collezione del Gabinetto di scienze naturali del Liceo di Sondrio dove era confluita la collezione di Giuseppe Sertoli.[4]

Nei due anni di permanenza a Sondrio, tra il 1886 e il 1887, grazie alla collezione del museo e alla collaborazione di due giovani naturalisti (Mario Cermenati e Bruno Galli-Valerio)[5] scrive l’opera Vertebrati della Valtellina, pubblicata a Milano dalla Tipografia Bernardoni di C. Rebeschini e C.[6] nel 1888[7]: un elenco di specie della fauna della Valle dell’Adda con informazioni sulla sua presenza e sulla sua distribuzione in quel territorio.

Il 1 aprile 1888 fu promosso a reggente di seconda classe con lire 1920 di stipendio.

Il 26 ottobre 1888 fu trasferito con lo stesso grado, ufficio e stipendio al Regio Liceo di Alessandria dove fu riconfermato anche per il 1889.

Il 13 agosto 1889 viene trasferito con decreto ministeriale al Liceo Classico Ugo Foscolo di Pavia in qualità di professore reggente di seconda classe per la storia naturale.

Ritornato a Pavia prosegue la sua attività di professore e naturalista.

Grazie a fondi del ministero, arricchisce il Museo di Storia Naturale del Liceo Classico Ugo Foscolo di Pavia con manufatti, modelli e tavole murali.[8]

Viene promosso nel 1890 per anzianità a reggente di prima classe con lo stipendio di lire 2112 ed è riconfermato reggente fino al 1891.

Nel settembre 1890 soggiorna a Craveggia, aprico e ridente paesello della Val Vigezzo, dove ha modo di studiare gli artropodi di quella valle, sui quali pubblicherà due anni dopo, nel 1892, lo studio Artropodi di Val Vigezzo[9]. Nella raccolta degli esemplari è aiutato dai fratelli Brusotti Luigi e Marina, suoi alunni al Liceo Foscolo di Pavia che ringrazia nella pubblicazione:

Oltre che dei rincoti, ortotteri ed aracnidi, da me raccolti, presento un elenco di 124 specie di lepidotteri, presi da due distinti dilettanti e miei carissimi allievi, fratello e sorella Brusotti[10], e da loro per la massima parte determinati, verificandone io stesso le determinazioni. [...]

Esprimo vivi ringraziamenti [...] ai miei amici Brusotti che molto mi aiutarono nella raccolta.[11]

In questi anni si dedica interamente alle sue ricerche appassionate, e in particolare si concentra sulla varietà faunistica della Valtellina, terra in cui aveva insegnato e da cui era affascinato: la Valtellina è, senza dubbio, regione interessantissima al naturalista; Incontriamo pertanto in Valtellina la massima varietà di clima, di terreno e di vegetazione; dalle pianure sufficientemente vaste e umide, sì da formare delle paludi, alla regione collinetta, montuosa ed alpina, fino alle vaste estensioni di ghiacci e di nevi perpetue -[12] di cui però lamenta la carenza di descrizioni e ricerca.

Altro argomento di suo interesse fu lo studio delle differenti specie di rincoti[13] sui quali approfondisce gli studi, raccogliendone personalmente in città e nelle campagne del circondario.[14] Affida inoltre agli studenti il compito di raccoglierne a loro volta nelle campagne da loro frequentate per poi portarli a scuola, come si evince dal Bullettino della Società Entomologica Italiana del 1891 in cui è pubblicata a pag.21 Contribuzione alla fauna ditterologica della Provincia di Pavia, a cura di Mario Bezzi.

Diventa socio del Bollettino Entomologico Italiano su cui pubblica i suoi lavori, come si evince dall'ultima pagina del Bollettino Entomologico Italiano del 1891.

Scrive così sei pubblicazioni sui rincoti e tre pubblicazioni sugli artropodi (descritte in Opere più sotto).

I rincoti raccolti durante le spedizioni in Africa (Bòttego - Casati) arrivano al museo di storia naturale di Genova e vengono recapitati al professore per la classificazione, a volte in cattivissimo stato.[15]

In sedici anni pubblica dieci studi: sono pubblicazioni di poche pagine, ma richiedono tantissimo lavoro di ricerca e di confronto per aggiungere al ricchissimo elenco di insetti già noti anche solo una singola specie. Le pubblicazioni non sono destinate alla vendita, ma agli esperti del settore scientifico. Tutto questo lavoro gli procura avanzamenti di carriera passando da incaricato a reggente e da reggente a titolare fino alla terza classe, oltre alle promozioni per merito.[16]

 
Stato Personale del Prof. Angelo De Carlini

Nel 1891 il prof. De Carlini fu proposto come componente del Collegio dei Conservatori del Museo civico di Pavia da Pietro Pavesi.[17] Il De Carlini, pur manifestando molti apprezzamenti per la considerazione, non accettò la nomina per riguardo al collega Leopoldo Maggi, professore di storia naturale dell’Istituto Tecnico, che era di diritto componente del Collegio, come da regolamento del Museo.[18]

Il 9 giugno 1892 gli viene aumentato lo stipendio in base alla legge 25 febbraio 1892 e confermato nel suo ufficio fino al 1893: riceve così 2200 lire di stipendio.

Il 30 marzo 1893 con decreto reale è promosso titolare di terza classe con lo stesso ufficio per 2400 £ di stipendio.

L'11 settembre 1895 sposa a Voghera Malfatani Clotilde, nata a Voghera il 13 febbraio 1862, come risulta dagli atti di matrimonio del comune di Voghera. La coppia non avrà figli.

Il 1 aprile 1899 gli viene aumentato lo stipendio del 10% per compiuto sessennio per un totale di 2640 lire.    

Il 1 luglio 1900 fu promosso alla seconda classe con 2940 lire di stipendio.

Il 1 gennaio 1906 diventa ordinario per 3810 lire di stipendio e promosso per merito a 4310 lire.

Il prof. Angelo De Carlini morirà a soli 48 anni, il 14 gennaio 1911.

Nell’aula di scienze del Liceo Classico Ugo Foscolo di Pavia, ancora oggi, troneggia la sua fotografia in una cornice ovale appesa alla parete, a tutela e salvaguardia di tutte le collezioni museali da lui create e conservate affinché possa essere fonte di ispirazione per le generazioni future.

1. Artropodi dell’isola di San Pietro, in Bollettino della Società Entomologica Italiana, Firenze, 1885. (Sardegna)

2. Rincoti emitteri ed omotteri pavesi, in Bollettino della Società Entomologica Italiana, Firenze, 1886.

3. Artropodi di Valtellina, in Bollettino della Società Entomologica Italiana, Firenze, 1889.

4. Artropodi di Val Vigezzo, in Bollettino della Società Entomologica Italiana, Firenze, 1892. (Verbano, Cusio, Ossola)

5. Rincoti del Sotto-Ceneri[19] (Canton Ticino) in Bollettino della Società Entomologica Italiana, Firenze, 1887.

6. Rincoti raccolti nel paese dei Somali, in Annali del Museo Civico di Storia naturale di Genova, 1892. (Somalia)

7. Rincoti di Nkole (Africa centrale) in Bollettino della Società Entomologica Italiana, Firenze, 1894.

8. Rincoti del Giuba[20] e dei suoi affluenti (spedizione Bòttego)[21], in Annali del Museo Civico di Storia naturale di Genova, 1895.

9. Rincoti dell’isola di Cefalonia, in Bollettino della Società Entomologica Italiana, Firenze, 1901. (Grecia)

  1. ^ Il risveglio: giornale della città e provincia di Pavia, anno 1, n.1 (8/9 maggio 1909), Pavia, Bizzoni, 1909, trisettimanale; dal n.119 (29/30 settembre 1910) il sottotitolo varia: giornale quotidiano della città e provincia di Pavia, il formato varia. Una copia può essere consultata oggi presso la Biblioteca della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano, collocazione PIB.79, serie R, inventario 32074, note inventario 1v. La copia da cui è tratta la fotografia del De Carlini è del gennaio 1912.
  2. ^ Annuario del Regio Liceo-Ginnasio ‘Ugo Foscolo’ di Pavia dell’anno scolastico 1922-1923, p. 191.
  3. ^ Stato Personale del professor Angelo De Carlini—Archivio del Liceo Classico Statale Ugo Foscolo di Pavia.
  4. ^ Giuseppe Sertoli, Storia naturale. Gabinetto di storia naturale, di antiquaria e di numismatica a Sondrio in Biblioteca Italiana, Tomo LII, Anno XIII (1829), novembre 1828, pp. 264.
  5. ^ Nell'introduzione ai Vertebrati della Valtellina accenna ai due giovani studenti Mario Cermenati e Bruno Galli-Valerio ed in particolare scrive Del Galli compiaccio altresì encomiare la lealtà ed il disinteresse, con cui spontaneamente mi aiutò nella compilazione di questo lavoro, che doveva in parte esser suo; si abbia dunque doppia e viva la riconoscenza mia (Angelo De Carlini,Vertebrati della Valtellina, 1888). Bruno Galli-Valerio e Mario Cermenati furono naturalisti e scienziati nati entrambi a Lecco. Galli-Valerio si interessò a parassiti e batteri, mentre Mario Cermenati fondò i Musei Civici di Lecco di cui fu il primo presidente.
  6. ^ Tipografia ancora in attività: www.eurogolia.it
  7. ^ Atti della Società di scienze naturali, vol. XXXI, Fascicolo 1, aprile 1888.
  8. ^ Archivio del Museo di Storia Naturale del Liceo Classico Ugo Foscolo di Pavia: corrispondenza Dall’Eco—Santarelli (Archivio ordinato da Andrea Alessandro Pellini, ex studente foscoliano, docente e archivista diplomato presso la scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell'Archivio di Stato di Milano). Si veda il cap.5 della pubblicazione 'Il gabinetto di Storia Naturale del Liceo Classico Ugo Foscolo di Pavia', ASUF (Associazione Studenti Ugo Foscolo di Pavia), 2020.
  9. ^ Artropodi di Val Vigezzo, in Bollettino della Società Entomologica Italiana, Firenze, 1892, p.83.
  10. ^ I fratelli Brusotti sono Luigi (1877-1959) e Marina (1875-1967), figli di Ferdinando (1839-1899), professore all’Università di Pavia, dove si era laureato in ingegneria. Originario di Rosasco (PV), in Lomellina, Ferdinando divenne famoso come inventore ed è ricordato per aver posato una linea telefonica da Pavia a Lomello nel 1874; inventò la lampadina elettrica nel 1877, due anni prima di Thomas Edison, ma quando venne a conoscenza del lavoro di Edison sulla lampadina, abbandonò il suo progetto nel 1879. Luigi nacque quindi in una famiglia propensa alla ricerca scientifica.
  11. ^ Artropodi di Val Vigezzo, in Bollettino della Società Entomologica Italiana, Firenze, 1892, p.83-84.
  12. ^ Vertebrati della Valtellina, in Atti della Società di scienze naturali, vol. XXXI, Fascicolo 1, aprile 1888.
  13. ^ Ordine di insetti pterigoti, cioè dotati di ali. Sono comunemente conosciuti con il nome di cimici. Il nome rhynchota deriva dal greco rhynchos che significa rostro, per indicarne la conformazione dell'apparato boccale.
  14. ^ Bullettino della Società Entomologica Italiana, Anno XXIII, Firenze, 1891.
  15. ^ Prefazione - Rincoti del Giuba e dei suoi affluenti (spedizione Bottego), 1895
  16. ^ Regio Decreto 21 giugno 1885 n°3413—Art. 29
  17. ^ Assessore all’istruzione e sindaco del comune di Pavia.
  18. ^ Rovati Clementina  – Barbagli Fausto, Note Storiche sul Museo di Storia Naturale di Pavia, in Bollettino della Società Pavese di Storia Patria, Anno CV, Pavia, Cisalpino, 2005, p. 374.   Leopoldo Maggi (1840-1905), biologo, zoologo e geologo, dal 1875 fino alla morte fu professore di Anatomia e Fisiologia comparate e direttore dell’Istituto di Anatomia e Fisiologia comparate e dell’annesso Museo Civico di Storia Naturale.  
  19. ^ S’intende il monte Ceneri nel Canton Ticino.
  20. ^ Il Giuba è un fiume dell'Africa Orientale che nasce nell'altopiano etiopico, dalla confluenza del Daua, del Ganale e dell'Uebi Gestro, e scorre in direzione sud in Somalia per sfociare dopo circa 875 km nell'Oceano indiano nei pressi del porto di Chisimaio.
  21. ^ Vittorio Bòttego (Parma, 1860—Daga Roba, Etiopia, 1897) fu un esploratore italiano che si rese famoso per le sue esplorazioni nel Corno d’Africa. Nel 1892 - con una spedizione patrocinata dalla Società Geografica Italiana (sembra anche con un contributo personale del re Umberto I), assieme al capitano Matteo Grixoni Archiviato l'11 gennaio 2020 in Internet Archive. che finanzia in parte la spedizione, traccia il percorso completo del Giuba e dei suoi affluenti durante un viaggio durato 11 mesi e 22 giorni nel quale perde per diserzione, malattie, assalti da popolazioni locali e da animali, circa il 90% dei membri della spedizione. Lo stesso socio Capitano Grixoni Archiviato l'11 gennaio 2020 in Internet Archive. si separerà da lui a metà del viaggio, lasciandolo da quel momento privo di contatti con l'Italia, dove lo daranno per disperso. Al ritorno in patria sarà ricevuto dalle altezze reali e la Società Geografica Italiana lo insignirà di una Medaglia d'Oro.

Bibliografia

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  • Romeo Aschettino, Daniela Ercoli e Andrea Alessandro Pellini, Il gabinetto di Storia naturale del Liceo Classico Ugo Foscolo di Pavia, ASUF (Associazione Studenti Ugo Foscolo di Pavia), 2023.
  • Angelo De Carlini, Vertebrati della Valtellina, in Atti della Società di scienze naturali, vol. XXXI, Fascicolo 1, aprile 1888.
  • Il risveglio: giornale della città e provincia di Pavia, anno 4, n.1 (gennaio 1912), Pavia, BIzzoni, 1912.
  • Clementina Rovati, Fausto Barbagli, Note Storiche sul Museo di Storia Naturale di Pavia, in Bollettino della Società Pavese di Storia Patria, Anno CV, Pavia, Cisalpino, 2005.
  • Giuseppe Sertoli, Storia naturale. Gabinetto di storia naturale, di antiquaria e di numismatica a Sondrio in Biblioteca Italiana, Tomo LII, Anno XIII (1829), novembre 1828, pp. 264.
  • Annuario del Regio Liceo-Ginnasio ‘Ugo Foscolo’ di Pavia dell’anno scolastico 1922-1923.
  • Bullettino della Società Entomologica Italiana, Anno XXIII, Firenze, 1891.
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