Bartolomeo Caporali
Bartolomeo Caporali (Perugia, 1420 – Perugia, 1503/1505) è stato un pittore e miniatore italiano.
Biografia
modificaFiglio di Segnolo di Giovanni, di professione militare e soprannominato il Caporale, nativo di Massa Lombarda.[1] Si hanno alcune notizie sulla sua formazione artistica, ed il suo nome apparve compreso nell'elenco degli iscritti alla Corporazione dei pittori nel 1442.
La sua famiglia fu molto attiva nell'arte: suo fratello Giapeco fu miniatore; artisti furono i figli, Giovan Battista e Giovanni Paolo, e il nipote Giulio.[1] Appare comunque certa una sua frequentazione degli ambienti pittorici rinascimentali perugini formati sulla scia del soggiorno di Domenico Veneziano avvenuto nel 1438.[2] Da questa fertile scuola mossero i primi passi pittori come il Perugino. L'humus che consentì la nascita della scuola fu dovuto all'innesto delle nuove teorie prospettiche sulla più antica tradizione gotica.[2]
Le stile di Caporali ricevette l'influenza, nelle sue prime fasi, di Benedetto Bonfigli, e successivamente, nella sua ultima fase creativa, di Fiorenzo di Lorenzo e del Pinturicchio.
Le opere di esordio di Caporali sono di incerta attribuzione: sia la Madonna col Bimbo degli Uffizi sia la Adorazione dei Magi con il Crocefisso della National Gallery di Londra, sono assegnate a lui oppure a Benedetto Bonfigli.[1]
Certamente sue sono il Crocefisso della parrocchiale dell'Isola Maggiore sul Trasimeno, la Madonna del Museo di Berlino-Dahlem, la Madonna tra santi ed angeli musicanti a Fanciullata, tutte realizzate tra il 1450 e il 1459.
Se le opere degli anni settanta, come Gli Angeli con strumenti della Passione della Galleria perugina (1477), la Madonna della Misericordia ed i santi Francesco e Bernardino e i Quattro Evangelisti (1480), per la cappella della chiesa di Sant'Antonio a Deruta, risultarono bonfiglieschi, quelle degli anni ottanta, come il Gonfalone di san Francesco (1482) di Montone, la Madonna della Galleria di Capodimonte a Napoli, si avvicinarono alla scuola perugina del Pinturicchio.
Le opere principali del Caporali si racchiudono nelle due tavolette già Barberini, Natività della Vergine (New York, Metropolitan Museum of Art) e Presentazione al Tempio (Boston, Museum of Fine Arts), la cui attribuzione è incerta e secondo alcuni critici potrebbe essere riferita a Piero della Francesca oppure a Leon Battista Alberti, e nelle opere decorative della nicchia di San Bernardino del 1473 (Perugia, Galleria nazionale dell'Umbria), realizzate sotto la guida del Perugino, caratterizzate dalle piccole figure inserite come in una pagina miniata e dagli sfondi architettonici in prospettiva tipicamente rinascimentale umbra.[2]
Bartolomeo Caporali morì a Perugia tra il 1503 e l'ottobre 1505.[1]
Il figlio di Caporali, Giovanni Paolo, lavorò come orafo.
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Madonna col Bambino e angeli, Museo di San Marco, Firenze
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L'Annunciazione, 1460 c., Musée du Petit Palais, Avignone
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Crocifisso, 1460-1470, chiesa di San Michele Arcangelo, Isola Maggiore, Lago Trasimeno
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Crocifisso, particolare, 1460-1470, chiesa di San Michele Arcangelo, Isola Maggiore, Lago Trasimeno
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Crocifisso, particolare, 1460-1470, chiesa di San Michele Arcangelo, Isola Maggiore, Lago Trasimeno
Opere
modifica- Madonna del Fanciullo, 1459, Chiesa della Madonna del Fanciullo, Fanciullata frazione di Deruta
- Madonna della Misericordia tra i santi Francesco e Bernardino, 1480 circa, Chiesa di Sant'Antonio Abate, Deruta
Note
modifica- ^ a b c d Pietro Scarpellini, CAPORALI, Bartolomeo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 18, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1975. URL consultato il 16 giugno 2018.
- ^ a b c le muse, III, Novara, De Agostini, 1964, p. 70.
Bibliografia
modifica- Pietro Scarpellini, CAPORALI, Bartolomeo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 18, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1975. URL consultato il 31 dicembre 2015.
- A. Mariotti, Lettere pittoriche perugine, Perugia, 1788.
- G. B. Cavalcaselle e J. A. Crowe, Storia della pittura in Italia..., Firenze, 1908.
- A. Venturi, Storia dell'arte italiana, Milano, 1913.
- C. Gamba, Pittura umbra del Rinascimento, Novara, 1949.
Altri progetti
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