Base navale di Sebastopoli

base navale nel Mar Nero della flotta russa

La base navale di Sebastopoli è una base navale situata a Sebastopoli, sulla penisola contesa, tra Ucraina e Russia, della Crimea. Base di stanza della Flotta del Mar Nero dell'Impero russo, oggi è una base della Marina russa.

Base navale di Sebastopoli
(RU) Севастопольская военно-морская база
(UK) Севастопольська військово-морська база

Flotta del Mar Nero
La base navale nell'agosto 1918
StatoUcraina (bandiera) Ucraina
Stato attualeRussia (bandiera) Russia (de facto)
CittàSebastopoli
Coordinate44°36′28″N 33°31′48″E
Mappa di localizzazione: Repubblica autonoma di Crimea
Base navale di Sebastopoli
Informazioni generali
TipoBase navale
Costruzione1772-1783
CostruttoreRussia (bandiera) Impero russo
Condizione attualeOperativa
Proprietario attualeRussia (bandiera) Russia
Visitabileno
Informazioni militari
UtilizzatoreRussia (bandiera) Russia Ucraina (bandiera) Ucraina
PresidioMarina militare della Russia
fonti nel corpo del testo
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Geografia

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La base navale di Sebastopoli si trova completamente all'interno del territorio amministrativo di Sebastopoli. Ha diversi ormeggi situati in diverse baie di Sebastopoli: Severnaya, Yuzhnaya, Karantinnaya e altre.

La costruzione del porto iniziò nel 1772, mentre la guerra russo-turca (1768-1774) era ancora in corso, e fu terminata nel 1783, in seguito all'annessione della Crimea da parte dell'Impero russo. Il 13 maggio 1783, le prime undici navi della Marina imperiale russa raggiunsero la baia di Sebastopoli.[1]

Durante la guerra di Crimea (1853-1856), tutte le navi grandi furono affondate all'ingresso della baia nel 1854 per impedire l'ingresso di navi nemiche nella baia. La città si difese per 349 giorni contro gli eserciti alleati di Francia, Regno Unito, Impero ottomano ed il Regno di Sardegna. Alla fine i russi dovettero abbandonare Sebastopoli il 9 settembre 1855.[1]

Durante la prima guerra mondiale, l'Esercito imperiale tedesco occupò Sebastopoli il 1º maggio 1918, nonostante i negoziati in corso per raggiungere il trattato di Brest-Litovsk. Dopo ulteriori negoziati, le navi più importanti della Flotta del Mar Nero nella baia del Cemes, di fronte a Novorossijsk, furono affondate dai loro equipaggi.[1]

Durante la seconda guerra mondiale, la Flotta del Mar Nero della Marina sovietica riuscì a respingere il primo attacco aereo della Luftwaffe della Germania nazista. Tuttavia, dopo che la città si difese per 250 giorni, Sebastopoli cadde in mano ai tedeschi il 4 luglio 1942[1], tornando sotto il controllo sovietico nel maggio 1944.

Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica alla fine del 1991, la pretesa dell'attuale Marina russa di utilizzare la base navale è stata inizialmente persa (poiché la Crimea è stata trasferita alla Repubblica Socialista Sovietica Ucraina nel 1954), in quanto la base si trovava sul suolo del nuovo stato post-sovietico dell’Ucraina.

Nel 1997 furono siglati il trattato di amicizia russo-ucraino ed il trattato di divisione della Flotta del Mar Nero in base al quale Russia ed Ucraina hanno istituito due flotte nazionali indipendenti, e stabiliva le condizioni per l'utilizzo della base anche da parte della Flotta russa del Mar Nero in Crimea. Da allora in poi, la Russia pagò un contratto di locazione annuale all'Ucraina per l'uso della base, come previsto dal patto di Charkiv.[2][3]

Dall'annessione della Crimea alla Russia nel 2014, la base navale è di nuovo sotto il controllo esclusivo russo[4], e la flotta della Marina militare ucraina si è spostata nel porto di Odessa.

Nell'agosto 2024, la base è stata completamente evacuata dalle forze navali russe.[5]

Galleria d’immagini

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  1. ^ a b c d (DE) Flottenstützpunkt Sewastopol, su poezdka.de. URL consultato il 29 luglio 2019.
  2. ^ (DE) Stefan Scholl, Ukraine stellt Hafen zur Verfügung, Moskau gibt Energierabatt, in Schwäbisches Tagblatt, 23 aprile 2010. URL consultato il 29 luglio 2019.
  3. ^ (EN) State Duma approves denunciation of Russian-Ukrainian agreements on Black Sea Fleet, in TASS, 31 marzo 2014. URL consultato il 29 luglio 2019.
  4. ^ (DE) Deutsche Presse-Agentur, Annexion: Russland sichert sich militärische Kontrolle über die Krim, in Die Zeit, 19 marzo 2014. URL consultato il 29 luglio 2019.
  5. ^ (EN) Stephen J. Thorne, Last of Russia’s Black Sea fleet leaves Crimean base, su Legion Magazine, 7 agosto 2024. URL consultato il 5 novembre 2024.

Voci correlate

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