Binyamin Gantz

generale e politico israeliano

Binyamin Gantz in ebraico בנימין "בני" גנץ?, detto Benny (Kfar Ahim, 9 giugno 1959), è un generale e politico israeliano.

Binyamin Gantz
בִּנְיָמִין "בֵּנִי" גַּנְץ
Benny Gantz nel 2024

Primo ministro supplente di Israele
Durata mandato17 maggio 2020 –
13 giugno 2021
Capo del governoBenjamin Netanyahu
Predecessorecarica creata
SuccessoreYair Lapid

Ministro della difesa
Durata mandato17 maggio 2020 –
29 dicembre 2022
Capo del governoBenjamin Netanyahu
Naftali Bennett
Yair Lapid
PredecessoreNaftali Bennett
SuccessoreYoav Galant

Presidente della Knesset
Durata mandato26 marzo 2020 –
15 maggio 2020
PredecessoreYuli-Yoel Edelstein
SuccessoreYariv Levin

Leader di Blu e Bianco
In carica
Inizio mandato2019
ContitolareYair Lapid
(2019–2020)
Predecessorefondazione partito

Ramatkal
Durata mandato14 febbraio 2011 –
16 febbraio 2015
PredecessoreGabi Ashkenazi
SuccessoreGadi Eizenkot

Membro della Knesset
In carica
Inizio mandato30 aprile 2019
LegislaturaXXI, XXII, XXIII, XXIV
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoBlu e Bianco
Titolo di studioBachelor e master's degree in Scienze della storia
Scienze politiche
UniversitàUniversità di Tel Aviv
Università di Haifa
National Defense University
ProfessioneMilitare
Binyamin "Benny" Gantz
SoprannomeBenny
NascitaKfar Ahim, 9 giugno 1959
Dati militari
Paese servitoIsraele (bandiera) Israele
Forza armata Zro'a Ha-Yabasha
SpecialitàParacadutista
Anni di servizio1977 - 2015
Grado Rav Aluf (Ramatkal)
Comandanti Benjamin Netanyahu
GuerreGuerra del Libano (1978)
Guerra del Libano (1982)
Conflitto del Libano meridionale (1982-2000)
Prima intifada
Seconda intifada
Conflitto Israele-Hezbollah del 2006
CampagneOperazione Piogge estive
Operazione Piombo fuso
Operazione Colonna di Nuvola
Comandante di Forze di difesa israeliane
Forze di terra
Comando Settentrionale
Divisione della Giudea e della Samaria
Divisione "Etgar"
35ª Brigata paracadutisti
Unità Shaldag
[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

È stato, dal 14 febbraio 2011 al 16 febbraio 2015 capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane[1].

Fondatore e presidente del partito Resilienza per Israele, Blu e Bianco e del Partito di Unità Nazionale, è membro della Knesset per la fazione Blu e Bianco. In precedenza, ha servito come vice primo ministro di Israele, ministro della difesa e presidente della Knesset.

Biografia

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Carriera militare

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Sua madre, Malka (1928-2009), era una sopravvissuta all'Olocausto, quando fu deportata nel campo di Bergen Belsen[2], originaria del villaggio ungherese di Mezőkovácsháza[3][4]. Suo padre, Nahum (1926-2005), proveniva dalla cittadina rumena di Sovata, nella regione della Transilvania. Durante la seconda guerra mondiale. È sopravvissuto al ghetto di Dragomirești, ad Auschwitz, ad Harzungen e Woffleben, sottocampi di Buchenwald. Fu arrestato dalle autorità britanniche per aver tentato di entrare illegalmente nella Palestina mandataria a bordo della nave Arlozorov.

Nato nel villaggio di Kfar Ahim, in Israele, nel 1959, e figlio di una sopravvissuta al campo di concentramento di Bergen-Belsen, Gantz viene arruolato nelle forze di difesa israeliane (IDF) nel 1977 e reclutato, come volontario, nei paracadutisti. Nel 1979 ottiene i gradi di ufficiale. Durante la sua carriera, Gantz ha servito le IDF con diversi ruoli, fra i quali: comandante dell'Unità Shaldag dell'aviazione israeliana dal 1989 al 1992, comandante della divisione di riserva della brigata paracadutisti dal 1992 al 1994, comandante della divisione di Giudea e Samaria dal 1994 al 1995, comandante della brigata paracadutisti fra il 1995 e il 1997.

Fra il 1998 e il 1999 ottiene il grado di brigadiere generale (tat aluf, il terzo più alto nelle forze armate) e il comando della divisione della riserva del comando settentrionale israeliano, passando poi al comando dell'unità in liaison con le forze libanesi.

Dopo avere ottenuto il grado di maggiore generale (il secondo più alto nelle forze armate israeliane), fra il 2000 e il 2002 comanda nuovamente la divisione di Giudea e Samaria durante la Seconda intifada. Dopo avere ottenuto altri importanti incarichi interni fra il 2007 e il 2009 viene inviato come attaché militare negli Stati Uniti.

Nel 2011 ottiene il grado di tenente generale (il più alto nelle forze armate) e viene nominato ramatkal delle IDF il 14 febbraio[1][5]

Gantz ha conseguito anche diversi titoli accademici durante la sua carriera militare. Ha una laurea dell'IDF Command and Headquarters College and the National Security College, un bachelor in storia dell'Università di Tel Aviv, un master dell'Università di Haifa e un ulteriore master della National Defense University statunitense[1].

Carriera politica

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Nel dicembre del 2018 fonda il partito Resilienza per Israele[6][7] che nel febbraio 2019 si allea con Telem e Yesh Atid dando vita a una nuova formazione politica chiamata Blu e Bianco (in ebraico: Kaḥol Lavan), i colori della bandiera nazionale israeliana,[8] in vista delle elezioni parlamentari dell'aprile successivo. La formazione di Gantz si impone come secondo partito con il 26,31% dei voti, venendo battuta di stretta misura dal Likud del primo ministro uscente Benjamin Netanyahu,[9] ma ottenendo 35 parlamentari, lo stesso numero di seggi del Likud.

Durante le consultazioni per la formazione di un nuovo governo, Benny Gantz riceve il sostegno di Blu e Bianco, Meretz e del Partito Laburista Israeliano ma l'incarico di formare il governo è conferito a Netanyahu che ha ricevuto più indicazioni. Dopo il fallimento del tentativo di Netanyahu, Blu e Bianco ha rivendicato a sé la possibilità di formare un nuovo governo e ha votato contro lo sciogliemento anticipato della Knesset, perdendo.

Alle elezioni del settembre del 2019 Blu e Bianco ottiene il 25,93% dei voti e 33 deputati. A seguito dei risultati delle elezioni del 2020 forma un governo di coalizione con il Likud.[10] Il cofondatore di Blu e Bianco (Kakhol Lavan), Yair Lapid, denuncia il tradimento degli elettori del loro movimento da parte di Gantz.[11]

Vita privata

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Sposato e con quattro figli, il quotidiano israeliano Israel HaYom ("Israele oggi") pubblicò nel marzo del 2010 la notizia secondo la quale Gantz si sarebbe illegalmente appropriato di un pezzo di terreno di proprietà pubblica che gli aveva consentito di ampliare il suo lotto di terreno. Gantz riconobbe i fatti ma si giustificò affermando che l'area in questione non era, e non sarebbe mai potuta essere, accessibile per un suo uso da parte del pubblico. Due mesi dopo il ponte, edificato per consentire il collegamento tra la vecchia e la nuova porzione di terreno, fu rimosso.[12]

Nel febbraio del 2011, in seguito alla decisione del governo Netanyahu di promuovere Gantz capo di stato maggiore generale, il procuratore Avi'ad Vissuli del Forum for the Land of Israel chiese inutilmente che il provvedimento fosse ritirato in considerazione del precedente di appropriazione indebita di beni dello Stato da parte del generale.[13][14]

Nel febbraio 2019 una donna israelo-statunitense accusò Gantz di averla molestata sessualmente quaranta anni prima, causandole un forte trauma psicologico.[15] Gantz negò ogni accusa, affermando che quanto la donna aveva affermato non si era mai verificato e che le accuse erano state elevate per motivazioni politiche.[16] Gantz querelò anzi la donna per diffamazione.[17]

Onorificenze

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  1. ^ a b c d Lt. Gen. Benny Gantz Appointed 20th IDF Chief of the General Staff, su idfspokesperson.com. URL consultato il 28 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2015).
  2. ^ (EN) Who’s afraid of Benny Gantz?, su The Jerusalem Post | JPost.com, 1º maggio 2018. URL consultato il 28 settembre 2024.
  3. ^ Haaretz- Israel Commemorates Holocaust Remembrance Day
  4. ^ The Times of Israel - In Auschwitz, Israeli army chief vows to prevent a ‘second Holocaust’
  5. ^ Benny Gantz, su dover.idf.il. URL consultato il 28 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2011).
  6. ^ (EN) Moran Azulay, Benny Gantz registers new political party, in Ynetnews, 27 dicembre 2018.
  7. ^ (EN) Raoul Wootliff, Surrounded by idioms: How campaign slogans get lost in English translation, su timesofisrael.com. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  8. ^ (EN) United Gantz-Lapid party to be called 'Blue and White'; no women in top 6, in The Times of Israel. URL consultato il 21 febbraio 2019.
  9. ^ Copia archiviata, su votes21.bechirot.gov.il. URL consultato il 30 agosto 2019 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2019).
  10. ^ Davide Frattini, Israele, Netanyahu-Gantz trovano l'intesa per il governo. La piazza protesta (con le mascherine), su Corriere della Sera, 20 aprile 2020. URL consultato il 2 agosto 2020.
  11. ^ Umberto De Giovannangeli, Yair Lapid: "Gantz ha tradito gli elettori. Per questo l'ho scaricato", su Globalist.it, 23 maggio 2020. URL consultato il 2 agosto 2020.
  12. ^ (HE) Eran Navon, שטח משוחרר – הוחזר, in Israel Hayom, 5 marzo 2010. URL consultato il 7 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2011).
  13. ^ (HE) Noam Sharvit, פנייה ליועץ: פסול מינוי גנץ בשל עבירות בנייה (Petition to the Attorney General: Revoke Gantz's Appointment in Light of Building Violations), su nrg.co.il, NRG (Ma'ariv), 7 febbraio 2011. URL consultato il 7 febbraio 2011.
  14. ^ (HE) Dana Tzuk, המטה למען א"י נגד האלוף גנץ (The Forum for the Land of Israel V. Major General Gantz), su glz.co.il, GLZ (Army Radio), 7 febbraio 2011. URL consultato il 7 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2011).
  15. ^ (EN) Gantz accused of sexual harassment by Israeli woman living in US, in Ynetnews, 28 febbraio 2019.
  16. ^ Gantz rejects sexual misconduct allegations, 'This is a blood libel' – Israel News, su The Jerusalem Post. URL consultato il 1º marzo 2019.
  17. ^ Benny Gantz files libel suit against woman who accused him of sexual harassment when they were teens, Jewish Telegraphic Agency.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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