Cabreo
Con la parola Cabreo (dal latino cabreum, capibrevium) si indicava in origine la raccolta fatta redigere da Alfonso XI (1311-1350) che enumerava i privilegi e le prerogative della monarchia nella Castiglia medievale.
In seguito, con il termine Cabreo si vennero ad indicare gli inventari dei beni delle grandi amministrazioni ecclesiastiche (ad es. i Cabrei dell'Ordine dei Cavalieri di Malta) o signorili e l'insieme dei documenti che li formavano: mappe, elenchi dei beni mobili ed immobili, dei diritti, delle servitù, del valore della proprietà, mappe delle singole particelle, ecc.
Dovevano essere aggiornati ogni 25 anni e depositati nell'archivio secondo gli statuti del Priorato Gerosolimitano, come attestato nel libro di Domenico Magri dal titolo "Notizia de' vocaboli ecclesiastici e de riti sacri" del 1669, p. 82 (cfr. in Google Books) e negli statuti dell'ordine del 1675 e del 1719 (cfr. in Google Books).
Nell'Italia meridionale, i Cabrei vennero denominati anche Platee. A volte prendevano il nome del proprietario dei beni (es. Cabreo dell'Ordine di Malta), altre volte quello del luogo dove si trovavano i beni stessi (es. Cabreo di Velletri, Cabreo della Tuscia).
Gli agrimensori
modificaI cabrei venivano commissionati da famiglie nobiliari, da enti ecclesiastici, da enti pubblici (Comuni), in parte per chiarire i confini dei propri possedimenti e i rapporti giuridici con gli altri (confinanti, eredi, istituzioni), in parte per impedire dispersioni ed usurpazioni dei beni inventariati.
La realizzazione dei Cabrei era affidata agli agrimensori (capomastri, architetti, e poi dal Settecento anche i geometri) che provvedevano a rilevare esattamente i confini di ogni bene e l'estensione di ogni proprietà, attraverso misurazioni effettuate con le antiche unità di misura italiane usate in loco. Si veda il volume sul catasto di Francesco Antonio Filonzi, "Pratiche matematiche divise in tre trattati" edito da Michelarchangelo Sartori nel 1775, p. 169 (cfr. in Google Books).
Alcuni Cabrei venivano redatti per atto pubblico: l'incarico era affidato ad un notaio, il quale si serviva di personale tecnico per le rilevazioni topografiche. Di solito, i notai si servivano di un regio compassatore, una sorta di perito agrimensore di nomina reale.
Contenuto del cabreo
modificaI cabrei erano formati da due serie di documenti:
- una parte descrittiva
- gli allegati (numerose tavole disegnate o acquerellate, alcune di grande bellezza, che riproducevano schematicamente i beni inventariati (chiese, terreni, palazzi, feudi, etc.) e talora le coltivazioni in atto nei fondi.
Nella parte descrittiva, spesso erano riportati anche unità di misura e prezzi e corrispettivi dei canoni annuali pagati ai proprietari, secondo le consuetudini locali dell'epoca. Attraverso questa documentazione, si può anche risalire alle famiglie contadine che gestivano i beni ecclesiastici, in quanto il Cabreo -oltre che fotografare la situazione del territorio, catalogava altresì tutte le transazioni e le cessioni dei beni, nonché i diritti insistenti su di essi (es. erbatico, legnatico, fungatico, usum aquae, ecc.).
Età contemporanea
modificaOggi i cabrei costituiscono una delle più corpose e omogenee serie archivistiche di cui si disponga per documentare l'evoluzione del paesaggio urbano e rurale e per lo studio della storia del territorio se si considera, sino al Settecento, la generale carenza di fondi catastali.
Bibliografia
modifica- Sereno Paola, Scaraffia Lucetta, Cabrei e Catasti fra i Secoli XVI e XIX, Vol VI, p. 506-519, in AA.vv., Storia D'Italia, Einaudi, Torino 1976
- Satolli A., La proprietà come rappresentazione nei cabrei settecenteschi orvietani ed il catasto del 1801, in Bollettino dell'Istituto Storico Artistico Orvietano, vol. XXXIII, Orvieto 1977
- Ginori Lisci Leonardo, Cabrei in Toscana: Raccolte di mappe, prospetti e vedute, XVI-XIX sec., Firenze 1978
- Colmuto Zanella G., Fonti per un atlante storico del territorio bergamasco: cabrei del XVII, XVIII e XIX secolo nella Biblioteca Civica di Bergamo in Bergomum, n. 1-2, Bergamo 1979
- Moroni M., Cabrei e paesaggio agrario: valori e limiti di una fonte, in Proposte e ricerche, n. 9, 1982
- Ferrari D., I cabrei come fonte per la storia dell'architettura, in Gli archivi per la storia dell'architettura, Atti del convegno internazionale di studi, Reggio Emilia, 4-8 ottobre 1993, Roma 1999
- Ciuffetti A. e Arca Petrucci M., Tra mappe, catasti, cabrei: La rappresentazione del territorio e del paesaggio della provincia di Terni tra Settecento e Ottocento, Terni 2003
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «cabreo»
Collegamenti esterni
modifica- Illustrated Cabrei, a Private Form of Cadastral Maps: The Case of the Republic of Genoa Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., in Cartography and cadastral maps Visions from the past for a vision of our future Archiviato il 25 luglio 2015 in Internet Archive.
- L’archivio e la carta. I cabrei figurati in Liguria, su cabreievilledisestrilevante.blogspot.it.
- I libri e la scienza: storia del paesaggio nei cabrei della Biblioteca Angelo Mai (secoli XVII-XIX), su bibliotecamai.org. URL consultato il 12 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2013).
- Paesaggio agrario e strutture architettoniche nei cabrei figurati dell’Ordine di Malta in Piemonte, su associazionefinisterre.it. URL consultato il 12 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
- Illustrazione del frontespizio del Cabreo dei beni della Certosa di Torino, 1726, su provincia.torino.it. URL consultato il 27 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
- Il Cabreo di Velletri, su politicadomani.it. URL consultato il 28 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
- Il Cabreo della Tuscia, su tusciatour.it. URL consultato il 12 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2006).
- Il Cabreo di Pesaro Urbino [collegamento interrotto], su cflr.beniculturali.it.
- Il Cabreo della Commenda dell'Ordine di Malta di Grassano, su associazionefinisterre.it. URL consultato il 12 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
- Il Cabreo della Tordela, su latordela.it. URL consultato il 10 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2010).
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