Claudia Roth
Claudia Benedikta Roth (Ulm, 15 maggio 1955) è una politica tedesca.
Claudia Roth | |
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Vicepresidente del Bundestag per Alleanza 90/I Verdi | |
Durata mandato | 22 ottobre 2013 – 8 dicembre 2021 |
Presidente | Norbert Lammert Wolfgang Schäuble Bärbel Bas |
Predecessore | Katrin Göring-Eckardt |
Dati generali | |
Partito politico | Alleanza '90 - I Verdi |
Roth è esponente del partito Alleanza 90/I Verdi, di cui è stata co-presidente dal 2001 al 2002 e ancora dal 2004 al 2013.
Ha ricoperto la carica di Vicepresidente del Bundestag dal 2013 al 2021. Dal dicembre 2021 è Ministro di Stato per la Cultura e i Media del governo Scholz.
Biografia
modificaEuroparlamentare
modificaNel luglio 1989 è stata eletta per la prima volta al Parlamento europeo, dove è stata europarlamentare fino al 1998. Dal 1994 ha ricoperto l'incarico di presidente del Gruppo Verde. Al Parlamento europeo è stata membro della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, della commissione per gli affari esteri e di commissioni straordinarie. Ha ricoperto l'incarico di vicepresidente della commissione UE-Turchia. Nel 1994 il Parlamento ha approvato la Relazione Roth sulla parità di diritti per gli omosessuali. Parimenti, Roth focalizzò la propria attività politica sui diritti della minoranza curda in Turchia[1] e sull'avvicinamento e l'adesione della Turchia all'Unione europea.[2]
Deputata al Bundestag
modificaNel 1998 è stata eletta al Bundestag, dove ha assunto l'incarico di presidente della commissione per i diritti umani e gli aiuti umanitari. Il 9 marzo 2001 è stata eletta per la prima volta co-presidente di Alleanza 90/I Verdi, carica che ha ricoperto assieme a Fritz Kuhn.
Dal marzo 2003 all'ottobre 2004 è stata Incaricata del Governo federale per le politiche dei diritti umani e gli aiuti umanitari del governo Schröder II.
Nell'ottobre 2004 è stata nuovamente eletta co-presidente del partito assieme a Reinhard Bütikofer. Nel dicembre 2006 fu riconfermata co-presidente accanto a Cem Özdemir.[3] A seguito del risultato elettorale deludente dei Verdi alle elezioni federali del 2013 l'ufficio di presidenza si dimise e Roth non si ricandidò.
Il 22 ottobre 2013 è stata eletta Vicepresidente del Bundestag, carica che ha ricoperto fino al dicembre 2021, quando fu nominata Ministro di Stato per la Cultura e i Media del governo Scholz.
Posizioni politiche
modificaL'attività politica di Claudia Roth si focalizza sul multiculturalismo, la tutela delle minoranze e l'integrazione europea.[4] Noto è il suo attivismo a sostegno delle persone LGBT in Germania e in Europa.
Claudia Roth è considerata una delle personalità più polarizzanti della politica tedesca;[5] è considerata una politica "emotiva" e altresì una fedelissima del proprio partito, vicina alle istanze "ribelli" dei primi Verdi.[6]
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ "Erpressung auf dem Rücken der Kurden", su deutschlandradiokultur.de, Deutschlandradio, 8. Oktober 2014. URL consultato il 9. Mai 2017.
- ^ CLAUDIA ROTH: Ihre Vita, su web.archive.org, 2 settembre 2007. URL consultato il 14 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2007).
- ^ Özdemir und Roth neue Doppelspitze der Grünen, su welt.de, Welt N24, 15. November 2008. URL consultato il 9. Mai 2017.
- ^ Saskia Richter: Führung ohne Macht? Die Sprecher und Vorsitzenden der Grünen, in: Die Parteivorsitzenden in der Bundesrepublik Deutschland 1949–2005; herausgegeben von Daniela Forkmann und Michael Schlieben, VS Verlag, Wiesbaden 2005, S. 201.
- ^ Claudia Roth – die Unermüdliche., su tagesschau.de (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2012). tagesschau.de, 17. Oktober 2012; Gut so, Frau Roth! Zeit Online, 12. November 2012; Porträt: Claudia Roth – prägend, polarisierend, verletzlich. Welt Online, 12. November 2012
- ^ Die Protest-Beamten, su spiegel.de, Spiegel Online, 12. Januar 2010. URL consultato il 9. Mai 2017.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Claudia Roth
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Claudia Roth
Collegamenti esterni
modifica- (DE) Sito ufficiale, su claudia-roth.de.
- Claudia Roth, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.
- (EN) Claudia Roth, su IMDb, IMDb.com.
- (DE, EN) Claudia Roth, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 51905257 · ISNI (EN) 0000 0000 7699 513X · LCCN (EN) n97117206 · GND (DE) 132195429 |
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