Debellatio
Debellatio è un termine della lingua latina che designa la fine di una guerra causata dalla completa distruzione di uno stato ostile.
Esempi storici
modificaIn alcuni casi la debellatio termina con la completa dissoluzione e l'annessione dello stato sconfitto nel territorio nazionale del vincitore, come è successo alla fine della terza guerra punica con la sconfitta di Cartagine contro Roma nel II secolo a.C.
In termini pratici anche la fine della guerra civile americana potrebbe essere descritta come una debellatio, in quanto il tentativo di stabilire gli Stati Confederati d'America come uno stato indipendente fallì in tutti i sensi e la zona e le persone coinvolte furono nuovamente integrate dentro l'Unione. Un altro caso della stessa epoca è l'annessione da parte della Prussia del regno di Hannover a causa della guerra austro-prussiana nel 1866.
La caduta della Germania nazista
modificaLa resa incondizionata del Terzo Reich alla fine della seconda guerra mondiale (8 maggio 1945) era al tempo accettata dalla maggior parte delle autorità come un caso di debellatio, in quanto si concluse con la distruzione completa del Reich tedesco, e nel 1949 si ebbe la formazione di due stati tedeschi al suo posto (Repubblica Federale Tedesca e Repubblica Democratica Tedesca). Altre autorità hanno invece affermato che la maggior parte del territorio che componeva la Germania prima dell'Anschluss non era stata annessa e la popolazione continuò ad abitarvi sotto la vestigia dello stato tedesco, che ha continuato a esistere anche se il Consiglio di Controllo Alleato continuò a governarne il territorio, dove un nuovo governo tedesco riprese a governare su di uno stato che non cessò mai di esistere.
La continuità o meno della sovranità, nella Germania sconfitta del 1945, è questione intricata e controversa che investe il diritto internazionale. La resa del 7 e 8 maggio fu un atto militare, firmato dalla Wehrmacht e non dal governo di Flensburgo (non riconosciuto, e i cui membri furono fatti prigionieri il 23 maggio). Lo stato centrale cessò di esistere e il potere venne assunto dai comandi supremi alleati il 5 giugno con la Dichiarazione di Berlino, in cui si specificava come ciò non comportasse l'annessione della Germania[1]. A partire dal 1949 i due stati tedeschi avrebbero riottenuto la sovranità, con alcune importanti limitazioni, che in parte sarebbero rimaste formalmente in vigore fino al trattato del 1990.
A fronte di questa sostanziale interruzione, d'altro canto, vi furono anche aspetti di continuità nell'amministrazione: in particolare i comuni continuarono a funzionare ininterrottamente e le prime elezioni amministrative ebbero luogo nel 1946.
Note
modificaBibliografia
modifica- (EN) Anne Armstrong. "Unconditional Surrender: The Impact of the Casablanca Policy upon World War II", Greenwood Pub Group 1974, ISBN 0837170427
- (EN) Brett H. McGurk A Lawyer in Baghdad(PDF) Footnote I on Page 3: argues that "The unconditional surrender of Germany and Japan supported the application of debellatio, a concept that is discredited in the international legal community and would not easily transfer to Iraq. No Coalition member, in any event, argued that debellatio applied in Iraq."
- (EN) Max Rheinstein. The Legal Status of Occupied Germany Michigan Law Review, Vol. 47, No. 1 (Nov., 1948), pp. 23–40 doi:10.2307/1284507
- (EN) Gerry Everding U.S. rules Iraq under international law doctrine of 'debellatio' and will until stable government is formed reprints an article by Victor T. Le Vine in the St. Louis Post-Dispatch on Sunday, February 22, 2003.
- (EN) Sir Robert Jennings presiding over a public sitting held on 22 June 1993 in the International Court of Justice for the case Territorial Dispute (Libyan Arab Jamahiriya/Chad) Professor Bowett speaking for Libya states "debellatio — the end of hostilities brought about by the complete subjugation of the enemy"
- (EN) ICRC Commentary on Protocol Additional to the Geneva Conventions of 12 August 1949, and relating to the Protection of Victims of International Armed Conflicts (Protocol I), 8 June 1977. Commenting on the term "The general close of military operations" in Article 3.b of Protocol I the ICRC states in their commentary in footnote 5 "Some of the literature refers to this situation ['The general close of military operations' when the occupation of the whole territory of a Party is completed, accompanied by the effective cessation of all hostilities, without the necessity of a legal instrument of any kind] as 'debellatio', but this is a narrower interpretation of the term than other publicists ascribe to it. On the concept of 'debellatio' and the various definitions of this term, cf. K.U. Meyn, 'Debellatio', in R. Bernhardt (ed.) [Encyclopaedia of Public International Law], Instalment 3, p. 145;"
- (EN) Melissa Patterson. Who's Got the Title? or, The Remnants of Debellatio in Post-Invasion Iraq, Harvard International Law Journal Volume 47, Number 2, Summer 2006
- (EN) Adam Roberts. Transformative military occupation: applying the laws of war and human rights, 100 The American Journal of International Law. vol 100 pp. 580–622 (2006)
- (EN) Ruth Wedgwood. Judicial Overreach(PDF) Wall Street Journal November 16, 2004
Voci correlate
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