Domenico Orsini d'Aragona
Domenico Orsini d'Aragona, noto anche come Domenico II in riferimento al ruolo di Principe nella sua casata (Napoli, 5 giugno 1719 – Roma, 10 gennaio 1789), è stato un cardinale e principe italiano.
Domenico Orsini d'Aragona cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Ritratto del cardinale Orsini d'Aragona | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 5 giugno 1719 a Napoli |
Ordinato presbitero | 6 novembre 1768 |
Creato cardinale | 9 settembre 1743 da papa Benedetto XIV |
Deceduto | 10 gennaio 1789 (69 anni) a Roma |
Domenico II Orsini d'Aragona | |
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XV Duca di Gravina | |
In carica | 1734 – 1744 |
Predecessore | Ferdinando Bernualdo Filippo Orsini d'Aragona |
Successore | Filippo Bernualdo Orsini d'Aragona, XVI duca di Gravina |
Trattamento | Sua Grazia |
Altri titoli | Principe di Solofra Principe di Vallata Principe di Roccagorga Conte di Muro Lucano Patrizio di Napoli, Genova, Ancona e Venezia Nobile di Corneto Conte palatino |
Nascita | Napoli, 5 giugno 1719 |
Morte | Roma, 10 gennaio 1789 |
Sepoltura | basilica di San Giovanni in Laterano |
Dinastia | Orsini |
Padre | Ferdinando Bernualdo Filippo Orsini d'Aragona |
Madre | Giacinta Marescotti Ruspoli |
Consorte | Anna Paola Flaminia Odescalchi |
Figli | Maria Maddalena Giacinta Filippo Filippo Bernualdo (battezzato Amedeo) |
Religione | Cattolicesimo |
Biografia
modificaNacque il 5 giugno 1719 a Napoli, figlio del principe Ferdinando Bernualdo Filippo Orsini d'Aragona, e della sua seconda moglie la principessa Giacinta Ruspoli. Pronipote di papa Benedetto XIII, nella sua famiglia non erano mai mancati sin dall'epoca medievale alti prelati e personaggi influenti nel mondo ecclesiastico.
Alla morte del padre nel 1734, come primogenito, ebbe il diritto di succedergli come XV duca di Gravina e VI principe di Solofra, V principe di Vallata, II principe di Roccagorga, conte di Muro Lucano, patrizio di Napoli, Genova, Ancona e Venezia, nobile di Corneto e conte palatino. Nel 1735 venne nominato assistente al soglio pontificio e fu ambasciatore della regina Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie presso papa Clemente XIII.
Nel 1738, sposò la principessa Anna Paola Flaminia Odescalchi, figlia del Principe Baldassare Odescalchi e di sua moglie la Principessa Eleonora Maddalena Borghese ; dalla quale ebbe quattro figli: Maria Maddalena, Giacinta,e Filippo Bernualdo (battezzato Amedeo). Dopo la morte della moglie nel 1742, Domenico ebbe una profonda crisi spirituale che lo portò alla decisione di voler intraprendere la carriera ecclesiastica nel 1743. Il 9 settembre 1743, dunque, Benedetto XIV lo creò cardinale diacono, inviandogli la berretta cardinalizia il 30 settembre dello stesso anno tramite monsignor Filippo Maria Pirelli, futuro cardinale anch'egli e fino alla nomina del cardinale Giovanni Francesco Albani è stato il porporato italiano più giovane. Il 21 maggio 1744 ricevette la diaconia dei santi Vito e Modesto. Entrò quindi nelle consulte del Sacro Concilio, per l'Immunità ecclesiastica, della Propaganda Fide, della Sacra Consulta, del Buon Governo e altre, ottenendo la dispensa per non aver ricevuto nemmeno gli ordini minori. Ottenne ricchi benefici da re Carlo III di Napoli che gli concesse il titolo di grande di Spagna. Il 26 novembre 1763 optò per la diaconia di Santa Maria ad Martyres, ricevendo quindi il suddiaconato (1768), il diaconato (1768) e divenendo quindi ambasciatore di re Ferdinando IV di Napoli presso la Santa Sede.
Venne infine ordinato sacerdote il 6 novembre 1768. Prese parte al conclave del 1769 che elesse papa Clemente XIV e nuovamente a quello del 1774-1775 che elesse papa Pio VI. Optò quindi per la diaconia di Sant'Agata alla Suburra il 17 febbraio 1777, passando poi a quella di Santa Maria in Via Lata il 13 dicembre 1779. Nominato cardinale protodiacono, si dimostrò sempre particolarmente generoso nei confronti dei poveri e munificente nei confronti di molte chiese che vantarono della sua protezione.
Morì a Roma il 10 gennaio 1789. La sua salma venne esposta alla pubblica venerazione nella chiesa di Santa Maria in Vallicella dove ebbero luogo anche i funerali. Fu sepolto nella basilica di San Giovanni in Laterano nella cappella di famiglia, secondo la sua volontà.
Onorificenze
modificaAlbero genealogico
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Ferdinando Orsini, XI duca di Gravina | Pietro Francesco Orsini, X duca di Gravina | ||||||||||||
Dorotea Orsini | |||||||||||||
Domenico I Orsini d'Aragona, XIII duca di Gravina | |||||||||||||
Giovanna Frangipani della Tolfa | Carlo Frangipani della Tolfa | ||||||||||||
Fulvia del Tufo | |||||||||||||
Filippo Bernualdo Orsini d'Aragona, XIV duca di Gravina | |||||||||||||
Leonardo VI di Tocco | Antonio di Tocco | ||||||||||||
Porzia di Tocco | |||||||||||||
Ippolita di Tocco | |||||||||||||
Beatrice Ventimiglia | Giovanni IV Ventimiglia, IV principe di Castelbuono | ||||||||||||
Felice Marchese | |||||||||||||
Domenico II Orsini d'Aragona, XV duca di Gravina | |||||||||||||
Alessandro Marescotti Capizucchi, V conte di Vignanello | Sforza Vicino Marescotti, IV conte di Vignanello | ||||||||||||
Vittoria Ruspoli | |||||||||||||
Francesco Maria Marescotti Ruspoli | |||||||||||||
Anna Maria Corsini | Andrea Corsini | ||||||||||||
Agnoletta de' Medici | |||||||||||||
Giacinta Marescotti Ruspoli | |||||||||||||
Giuseppe Angelo Cesi, V duca d'Acquasparta | Giovanni Cesi, III principe di San Polo e Sant'Angelo | ||||||||||||
Giulia Veronica Ravignani Sforza Manzuoli | |||||||||||||
Isabella Cesi | |||||||||||||
Giacinta Conti | Carlo Conti, duca di Poli e Guadagnolo | ||||||||||||
Isabella Muti di Rignano | |||||||||||||
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Domenico Orsini d'Aragona
Collegamenti esterni
modifica- Emanuele Colombo, ORSINI D’ARAGONA, Domenico, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 79, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013.
- (EN) David M. Cheney, Domenico Orsini d'Aragona, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, ORSINI D'ARAGONA, Domenico, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 3801158070646808780003 · ISNI (EN) 0000 0000 6256 5788 · BAV 495/86465 · CERL cnp02149392 · GND (DE) 108968617X |
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