Eugenio Bersellini

calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo italiano (1936-2017)

Eugenio Bersellini (Borgo Val di Taro, 10 giugno 1936Prato, 17 settembre 2017) è stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo italiano, di ruolo centrocampista.

Eugenio Bersellini
Bersellini nel 1973
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1º luglio 1968 - giocatore
30 giugno 2006 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1954-1955Fidenza? (?)
1955-1960Brescia98 (19)
1960-1962Simmenthal-Monza60 (8)
1962-1963Pro Patria17 (1)
1963-1966Monza70 (5)
1966-1968Lecce37 (4)
Carriera da allenatore
1969-1971Lecce
1971-1973Como
1973-1975Cesena
1975-1977Sampdoria
1977-1982Inter
1982-1984Torino
1984-1986Sampdoria
1986-1987Fiorentina
1987-1988Avellino
1988-1990Ascoli
1990-1991Como
1991-1992Modena
1992-1993Bologna
1994Pisa
1995-1996Saronno
1999Libia (bandiera) Libia
2001Al-Ahly Tripoli
2002Al-Ittihad Tripoli
2006Lavagnese
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Soprannominato Il sergente di ferro[1] per i suoi duri metodi d'allenamento,[2] ottenne i maggiori successi della sua carriera alla guida dell'Inter, con la quale vinse un campionato italiano (1979-1980) e due Coppe Italia (1977-1978 e 1981-1982). Vinse inoltre un'altra Coppa Italia alla guida della Sampdoria (1984-1985).

Caratteristiche tecniche

modifica

Allenatore

modifica

Si segnalò come cultore di una «inflessibile» etica lavorativa, soprattutto in allenamento, nonché per una «profonda conoscenza» dei suoi giocatori, sul lato umano prim'ancora di quello professionale. Ne derivò un credo calcistico che fece del «pragmatismo» la sua arma migliore, con formazioni dall'atteggiamento «sparagnino» e dal gioco «muscolare e spigoloso»; nel solco di un calcio all'italiana «ruvido dietro e armonioso davanti», e di cui Bersellini, insieme a colleghi come Osvaldo Bagnoli, Ottavio Bianchi e Giovanni Trapattoni, è riconosciuto tra gli ultimi teorici in panchina.[3]

Per i suoi metodi di allenamento particolarmente duri e rigidi veniva soprannominato Il sergente di ferro.

Carriera

modifica

Allenatore

modifica
 
Bersellini alla guida dell'Inter a cavallo degli anni 70 e 80

Il suo debutto come allenatore risale alla stagione 1968-1969, quando venne chiamato a sedersi sulla panchina del Lecce nelle ultime 9 partite del campionato di Serie C. Dopo altre due annate in Salento, Bersellini passa ad allenare il Como in Serie B. Il debutto in Serie A arriva l'anno successivo con il Cesena, dove rimane dal 1973 al 1975, poi passa alla Sampdoria per il successivo biennio.

Nel 1977 l'allora presidente dell'Inter, Ivanoe Fraizzoli, lo chiama ad allenare la sua squadra: il lustro trascorso a Milano, rimasto il più vittorioso nella carriera del tecnico, gli frutta uno scudetto nella stagione 1979-1980 – passato agli annali in quanto l'ultimo appannaggio di una rosa interamente composta da giocatori italiani, prima della cosiddetta riapertura delle frontiere[4] – e due Coppe Italia nelle edizioni 1977-1978 e 1981-1982.[5]

Dal 1982 al 1984 allena il Torino, in cui si segnala più che altro per la vittoria nella stracittadina del 27 marzo 1983, rimasta nella memoria collettiva del tifo granata poiché l'undici di Bersellini, sotto di due reti a un quarto d'ora dal termine, ribalta il punteggio segnando tre gol in poco più di tre minuti.[6]

Nelle due annate successive è di nuovo alla Sampdoria, con cui vince la Coppa Italia 1984-1985, primo trofeo nella storia del club blucerchiato. Seguono poi altre stagioni sempre in Serie A, con Fiorentina (1986-1987), Avellino (1987-1988) e Ascoli. Torna a Como (1990-1991) in Serie C1, poi siede sulle panchine di Modena (1991-1992), Bologna (1992-1993) e Pisa (dal febbraio al giugno del 1994) in B, e poi ancora in C1 al Saronno dal 1995 al 1997.

 
Bersellini (a destra) alla guida della Sampdoria, mentre saluta il collega milanista Nils Liedholm prima della finale di andata della Coppa Italia 1984-1985.

Segue poi un trienno in Libia. L'esperienza in Nordafrica inizia nel 1999, quando viene nominato selezionatore della nazionale libica.[7] Nel 2001 è chiamato ad allenare il club dell'Al-Ahly Tripoli; nel 2002, passato nel frattempo sulla panchina dell'Al-Ittihad Tripoli, vince il campionato libico allenando tra gli altri Al-Sa'adi Gheddafi.[7]

Tornato in Italia, nel 2006 gli viene affidato il compito di salvare la Lavagnese, nei bassifondi della Serie D. Sotto la sua guida la squadra si risolleva in classifica e ottiene la salvezza dopo i vittoriosi play-out contro la Narnese. Il suo ultimo incarico fu quello di direttore sportivo del Sestri Levante nella stagione 2006-2007, squadra ligure di D.

Conta 490 panchine nella Serie A italiana (148 vittorie, 197 pareggi e 145 sconfitte).

Muore a Prato il 17 settembre 2017, lasciando la moglie e due figlie.[8]

Statistiche

modifica

Statistiche da allenatore

modifica

In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1968-1969   Lecce C 9 1 3 5 - - - - - - - - - - - - - - - 9 1 3 5 11,11
1969-1970 C 38 16 10 12 - - - - - - - - - - - - - - - 38 16 10 12 42,11
1970-1971 C 38 16 14 8 - - - - - - - - - - - - - - - 38 16 14 8 42,11
Totale Lecce 85 33 27 25 - - - - - - - - - - - - 85 33 27 25 38,82
1971-1972   Como B 38 14 18 6 CI 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 42 16 19 7 38,10
1972-1973 B 38 11 14 13 CI 4 0 2 2 - - - - - - - - - - 42 11 16 15 26,19
1973-1974   Cesena A 30 6 15 9 CI 10 3 5 2 - - - - - - - - - - 40 9 20 11 22,50
1974-1975 A 30 5 15 10 CI 4 1 3 0 - - - - - - - - - - 34 6 18 10 17,65
Totale Cesena 60 11 30 19 14 4 8 2 - - - - - - - - 74 15 38 21 20,27
1975-1976   Sampdoria A 30 8 8 14 CI 10 4 2 4 - - - - - - - - - - 40 12 10 18 30,00
1976-1977 A 30 6 12 12 CI 4 0 0 4 - - - - - - - - - - 34 6 12 16 17,65
1977-1978   Inter A 30 13 10 7 CI 11 7 4 0 CU 2 0 1 1 - - - - - 43 20 15 8 46,51
1978-1979 A 30 10 16 4 CI 2 1 0 1 CdC 6 4 1 1 - - - - - 38 15 17 6 39,47
1979-1980 A 30 14 13 3 CI 6 4 1 1 CU 4 1 1 2 - - - - - 40 19 15 6 47,50
1980-1981 A 30 14 8 8 CI 4 1 2 1 CC 8 4 3 1 TdC 2 1 0 1 44 20 13 11 45,45
1981-1982 A 30 11 13 6 CI 10 5 3 2 CU 4 2 1 1 - - - - - 44 18 17 9 40,91
Totale Inter 150 62 60 28 33 18 10 5 24 11 7 6 2 1 0 1 209 92 77 40 44,02
1982-1983   Torino A 30 9 12 9 CI 11 7 3 1 - - - - - - - - - - 41 16 15 10 39,02
1983-1984 A 30 11 11 8 CI 11 4 4 3 - - - - - - - - - - 41 15 15 11 36,59
Totale Torino 60 20 23 17 22 11 7 4 - - - - - - - - 82 31 30 21 37,80
1984-1985   Sampdoria A 30 12 13 5 CI 13 9 4 0 - - - - - - - - - - 43 21 17 5 48,84
1985-1986 A 30 8 11 11 CI 13 7 5 1 CdC 4 2 1 1 - - - - - 47 17 17 13 36,17
Totale Sampdoria 120 34 44 42 40 20 11 9 4 2 1 1 - - - - 164 56 56 52 34,15
1986-1987   Fiorentina A 30 8 10 12 CI 5 1 3 1 CU 2 1 0 1 - - - - - 37 10 13 14 27,03
1987-1988   Avellino A 25 4 13 8 CI 4 1 2 1 - - - - - - - - - - 29 5 15 9 17,24
1988-1989   Ascoli A 24 7 9 8 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 26 8 9 9 30,77
1989-1990 A 21 2 8 11 CI 3 1 1 1 - - - - - - - - - - 24 3 9 12 12,50
Totale Ascoli 45 9 17 19 5 2 1 2 - - - - - - - - 50 11 18 21 22,00
1990-1991   Como C1 34+1[9] 15 14 5+1 CI+CI-C 2+6 1+2 0+3 1+1 - - - - - - - - - - 43 18 17 8 41,86
Totale Como 110+1 40 46 24+1 16 5 6 5 - - - - - - - - 117 45 52 30 38,46
1991-1992   Modena B 19 6 4 9 CI 4 1 1 2 - - - - - - - - - - 23 7 5 11 30,43
1992-1993   Bologna B 23 7 5 11 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 24 7 5 12 29,17
feb.-giu. 1994   Pisa B 16+1[10] 5 6+1 5 - - - - - - - - - - - - - - - 17 5 7 5 29,41
dic. 1995-1996   Saronno C1 21 6 8 7 - - - - - - - - - - - - - - - 21 6 8 7 28,57
2001   Al-Ahly Tripoli LBL ? ? ? ? - - - - - - - - - - - - - - - 0 0 0 0 !
ott. 2001-gen. 2002   Al-Ittihad Tripoli LBL 7 5 1 1 - - - - - - - - - - - - - - - 7 5 1 1 71,43
mar.-mag. 2006   Lavagnese D 5+2[11] 2+1 1 2+1 - - - - - - - - - - - - - - - 7 3 1 3 42,86
Totale carriera 780+ 253+ 296+ 231+ 144 63 49 32 30 14 8 8 2 1 0 1 956 331 353 272 34,62

Palmarès

modifica

Allenatore

modifica
Inter: 1977-1978, 1981-1982
Sampdoria: 1984-1985
Inter: 1979-1980
Al-Ittihad Tripoli: 2001-2002
  1. ^ Carlo Grandini, Bersellini, il sergente che piace al Colonnello, in Corriere della Sera, 9 febbraio 2001, p. 47 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  2. ^ Eugenio Bersellini, più di un sergente di ferro, su guerinsportivo.it, 17 settembre 2017.
  3. ^ Michele Dalai, Tanta anima e zero moine nel calcio del Sergente (buono), in SportWeek, nº 38 (851), Milano, La Gazzetta dello Sport, 23 settembre 2017, p. 98.
  4. ^ Inter, 40 anni fa lo scudetto di Bersellini: la figu-story nerazzurra del 1979-80, su sport.sky.it, 27 aprile 2020.
  5. ^ Eugenio Bersellini e la sua meravigliosa idea di Inter, su settoreinter.it, 17 settembre 2017.
  6. ^ Alessandro Mastroluca (a cura di), 1983, il Torino e quei 3 minuti che sconvolsero il derby, su calcio.fanpage.it, 25 aprile 2015.
  7. ^ a b Simonetta Melissa, Bersellini "mette in riga" il figlio del colonnello Gheddafi (PDF), in l'Unità, 14 dicembre 2001, p. 21.
  8. ^ Serie A, è morto Eugenio Bersellini, guidò l'Inter al 12º scudetto, su gazzetta.it, 17 settembre 2017.
  9. ^ Spareggio per la promozione.
  10. ^ Spareggio per la salvezza.
  11. ^ Play-out..

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica