Ferrovia San Gallo-Gais-Appenzello
La ferrovia San Gallo–Gais–Appenzello (in tedesco, Sankt Gallen–Gais–Appenzell) è una ferrovia della Svizzera a scartamento metrico, con tratte a cremagliera, del gruppo Appenzeller Bahnen. Venne aperta al traffico nel 1889.
San Gallo-Gais-Appenzello | |
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Nome originale | Sankt Gallen–Gais–Appenzell |
Stati attraversati | Svizzera |
Attivazione | 1889 (San Gallo–Gais) 1904 (Gais–Appenzello) |
Gestore | AB |
Precedenti gestori | ASt (1889-1930) SGA (1930-1988) |
Lunghezza | 19,9 km |
Scartamento | 1000 mm |
Elettrificazione | 1500 V cc |
Ferrovie | |
Storia
modificaI primi progetti per una linea su rotaia tra il Mittelland appenzellese e San Gallo risalgono al 1882, e riguardavano una tranvia con scartamento 750 mm posta sulla strada tra San Gallo e Gais[1]. Rivisto il progetto, con l'adozione dello scartamento metrico e di alcune tratte in sede propria, il 7 settembre 1887 si costituì a San Gallo la società Appenzeller Strassenbahngesellschaft (ASt), nata per costruire ed esercitare la linea[2]. I lavori di costruzione iniziarono nel settembre 1887, e vennero rallentati da alcune frane a Teufen[3].
Il 1º ottobre del 1889 entrò in servizio la tratta San Gallo-Gais[4], parzialmente a cremagliera (in particolare la tratta della Ruckhalde, nei pressi di San Gallo, con pendenza del 90 per mille e in curva, con raggio minimo 30 metri[3]). Per l'apertura della linea erano state acquistate tre locomotive a vapore costruite dalla SLM su progetto dell'ingegner Adolf Klose per circolare sia sulle tratte a cremagliera che ad aderenza normale, 13 carrozze passeggeri (costruite dalle Ferrovie Svizzere Unite), 8 carri merce chiusi ed altrettanti aperti[3]; una quarta locomotiva venne acquistata nel 1890[5]
Nel 1902 venne ottenuta dalle autorità federali la concessione per il prolungamento della tranvia da Gais ad Appenzello, dove si sarebbe allacciata alla linea da Winkeln[5]; la tratta, che comprendeva un viadotto sul fiume Sitter di 296 metri, entrò in funzione il 1º luglio 1904[6]. Per l'esercizio della tratta Gais-Appenzello vennero acquistate due locomotive a vapore tipo Klose a quattro assi (rodiggio 1B1), cui se ne aggiunsero altre due nel 1909[7].
Il 22 gennaio 1931 la linea venne elettrificata a corrente continua a 1500 volt[8]: a tal fine vennero acquistate cinque elettromotrici a carrelli realizzate da SLM, SIG e BBC, che permisero di ridurre il tempo di percorrenza della San Gallo-Appenzello da 76 a 66 minuti[9].
Nel 1930 l'ASt aveva cambiato la propria ragione sociale in Elektrische Bahn St. Gallen-Gais-Appenzell[10] il cui acronimo divenne SGA. Il 29 dicembre 1949 (con effetto retroattivo al 1º gennaio 1948) la SGA assorbì la Altstätten-Gais-Bahn (AG), concessionaria dell'omonima linea, nell'ambito della legge federale del 1939 sull'aiuto alle ferrovie, che forniva aiuto finanziario alle stesse a condizione di una fusione tra società[11]: la SGA mutò ragione sociale in St. Gallen-Gais-Appenzell-Altstätten-Bahn[12].
Con contratto di fusione del 2 dicembre 1988 (con effetto retroattivo dal 1º gennaio) la SGA si è fusa con l'Appenzeller-Bahn-Gesellschaft (AB) la quale cambiò ragione sociale in Appenzeller Bahnen[13]. Le due società condividevano la direzione dal 1970[14]. Oggi la linea è classificata come S22 nella rete celere di San Gallo.
Dal 9 dicembre 2018 la linea è stata raccordata con la vicina ferrovia San Gallo-Trogen, permettendo l'effettuazione di corse tra Trogen ed Appenzello (Durchmesserlinie), con la costruzione di una galleria (Ruckhaldetunnel) che ha permesso di eliminare l'ultima sezione a cremagliera rimasta sulla linea[15]. La linea è stata ulteriormente deviata nei pressi dello scalo merci di San Gallo a partire da fine 2021[16].
Caratteristiche
modificaLa linea, a scartamento metrico, è lunga 19,9 km ed è elettrificata a corrente continua con la tensione di 1.500 V. La pendenza massima della linea è dell'80 per mille, il raggio minimo di curva di 30 metri[17].
Percorso
modificaStazioni e fermate | ||||||||
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per Wasserauen | |||||||
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20,06 | Appenzello | ||||||
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per Gossau | |||||||
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fiume Sitter (296 m) | |||||||
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inizio cremagliera † 1979[18] | |||||||
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Hirschberg (64 m) | |||||||
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fine cremagliera † 1979[18] | |||||||
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18,40 | Hirschberg | ||||||
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16,12 | Sammelplatz | ||||||
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inizio cremagliera † 1977/78[5] | |||||||
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fine cremagliera † 1977/78[5] | |||||||
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Confine AI-AR | |||||||
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per Altstätten | |||||||
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13,91 | Gais | ||||||
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13,37 | Zweibrücken | ||||||
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12,05 | Strahlholz | ||||||
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inizio cremagliera † 1983 | |||||||
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fine cremagliera † 1983 | |||||||
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10,63 | Bühler | ||||||
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9,25 | Steigbach | ||||||
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Goldibach (94 m) | |||||||
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inizio cremagliera † 1976[19] | |||||||
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fine cremagliera † 1976[19] | |||||||
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7,16 | Teufen | ||||||
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inizio cremagliera † 1909 | |||||||
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fine cremagliera † 1909 | |||||||
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6,32 | Teufen Stofel | ||||||
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5,77 | Sternen bei Teufen | ||||||
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5,15 | Niederteufen | ||||||
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inizio cremagliera † 1985 | |||||||
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fine cremagliera † 1985 | |||||||
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3,86 | Lustmühle | ||||||
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inizio cremagliera † 1932 | |||||||
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fine cremagliera † 1932 | |||||||
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variazione progressiva -0,14 | * 2018 | ||||||
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Confine AR-SG | |||||||
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[20] | Liebegg † 2018 | ||||||
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[21] | |||||||
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2,22 | San Gallo Riethüsli † 2018 | ||||||
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2,01 | San Gallo Riethüsli * 2018 | ||||||
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2,0 | inizio cremagliera † 2018 | ||||||
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Galleria di Ruckhalde (725 m) | * 2018 | ||||||
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1,0 | fine cremagliera † 2018 | ||||||
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per Winterthur (FFS) e per Wattwil (SOB) | |||||||
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San Gallo Güterbahnhof * 2021[16] | |||||||
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nuova tratta * 2021[16] | |||||||
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Ponte di San Leonardo (St. Leonards-Brücke) | |||||||
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per vecchia stazione San Gallo SGA † 2018 | |||||||
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San Gallo AB | ||||||
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San Gallo | |||||||
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0,27 | San Gallo Rathaus † 2016[15] | ||||||
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per Rorschach (FFS) e per Romanshorn (SOB) | |||||||
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per Trogen | |||||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
Dall'aprile 1914 la linea parte dalla cosiddetta Nebenbahnof a San Gallo, accanto alla stazione principale, insieme alla ferrovia San Gallo-Trogen[22]. Da San Gallo si dirige verso sud, sottopassando dal 2018 la Ruckhalde e lasciando di lì a poco il canton San Gallo per il canton Appenzello Esterno. Viene quindi seguita la strada principale 447, toccando Teufen e Bühler fino a Gais, località da cui si dirama la linea per Altstätten. Superata Gais si entra nel canton Appenzello Interno, correndo paralleli alla strada principale 448 fino a Hirschberg; viene quindi attraversato il fiume Sitter con un viadotto prima di terminare la corsa nella stazione di Appenzello.
Note
modifica- ^ Brugger, op. cit., p. 39
- ^ Bureau St. Gallen, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 10 dicembre 1887, p. 937. URL consultato il 2 agosto 2023.
- ^ a b c Brugger, op. cit., p. 40
- ^ Brugger, op. cit., p. 42
- ^ a b c d Brugger, op. cit., p. 43
- ^ Brugger, op. cit., p. 44
- ^ Bischofberger, op. cit., p. 109
- ^ Brugger, op. cit., p. 47
- ^ Bischofberger, op. cit., p. 111
- ^ Appenzell A.-Rh. — Appenzell Rh. ext. — Appenzello est., in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 28 ottobre 1930, p. 2200. URL consultato il 2 agosto 2023.
- ^ Brugger, op. cit., pp. 47-49
- ^ Appenzell A.-Rh. — Appenzell Rh. ext. — Appenzello est., in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 20 aprile 1950, p. 1020. URL consultato il 2 agosto 2023.
- ^ Appenzeller-Bahn-Gesellschaft, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 14 dicembre 1988, p. 5094. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Brugger, op. cit., p. 50 e 68
- ^ a b (DE) Freie Fahrt für die Durchmesserlinie (DML), in Eisenbahn Amateur, Ollon, 22 dicembre 2018. URL consultato il 4 novembre 2020.
- ^ a b c Allgemeine Informationen, su appenzellerbahnen.ch. URL consultato l'8 agosto 2023.
- ^ Leistungskatalog Infrastruktur 2023 (PDF), Herisau, Appenzeller Bahnen, 2022, p. 14. URL consultato l'8 agosto 2023.
- ^ a b Bischofberger, op. cit., p. 112
- ^ a b Brugger, op. cit., p. 50
- ^ fino al 2018: km 2,56; dal 2018: km 2.42
- ^ fino al 2018: km 2,33; dal 2018: km 2,19
- ^ Brugger, op. cit., p. 45
Bibliografia
modifica- (DE) Daniel Brugger, Die appenzellischen Eisenbahnen (PDF), Herisau, Verlag Appenzeller Hefte, 1982.
- (DE) L. Kürsteiner, Die Verlängerung der Appenzeller Strassenbahn von Gais nach Appenzell, in Schweizerische Bauzeitung, vol. 45, n. 24, 17 giugno 1905, pp. 293-296. URL consultato il 2 agosto 2023.
- (DE) Ed. Hugentobler, Die Triebwagen und Unterstationen der elektr. Bahn St. Gallen-Gais-Appenzell, in Schweizerische Bauzeitung, vol. 100, n. 24, 19 novembre 1932, pp. 267-272. URL consultato il 2 agosto 2023.
- (DE) Hermann Bischofberger, Die Strecke Gais-Appenzell der Appenzeller Bahnen, in Innerrhoder Geschichtsfreund, vol. 50, 2009, pp. 106-113. URL consultato l'8 agosto 2023.
Voci correlate
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