Francesca Lubiani

Francesca Lubiani
Nazionalità	Italia
Altezza	168 cm
Tennis
Termine carriera	2006
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte	294–311
Titoli vinti	0
Miglior ranking	58 (26 maggio 1997)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australian Open	2T (1996, 1997)
Roland Garros	2T (1996)
Wimbledon	1T (1996, 1997, 1998)
US Open	2T (1997)
Doppio1
Vittorie/sconfitte	184–161
Titoli vinti
Miglior ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australian Open	1T (2005)
Roland Garros
Wimbledon
US Open
	1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.

Francesca Lubiani (Bologna, 12 luglio 1977) è un'ex tennista italiana.

Biografia

Professionista dal 1992 al 2006^[1], mancina, ha vinto 4 titoli ITF in singolare e 15 in doppio.

Nel ranking mondiale WTA la sua migliore posizione è stata la numero 58, occupata nel 1997, anno in cui ha battuto al secondo turno degli Internazionali d'Italia la numero 8 del mondo Anke Huber^[2].

Nelle prove del Grande Slam ha raggiunto il secondo turno all'Australian Open (2 volte), al Roland Garros (1 volta) e agli US Open (1 volta).

In Fed Cup ha disputato 9 match tra singolo e doppio a partire dal 1997, con un bilancio complessivo di 6 vittorie.

Vittorie contro giocatrici Top 10

Stagione	1997	Totale
Vittorie	1	1

#	Giocatrice	Ranking	Evento	Superficie	Turno	Punteggio	Rank. FLR
1997
1.	Anke Huber	8	Internazionali BNL d'Italia, Roma	Terra rossa	2T	6-2, 6-2	73

Note

^ L'Italia che non ce l'ha fatta, su tennisitaliano.it. URL consultato il 21 febbraio 2020.
^ LUBIANI, SPERANZA NEL BUIO - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 21 febbraio 2020.

Collegamenti esterni

(EN) Francesca Lubiani, su wtatennis.com, WTA Tour Inc.
(EN) Francesca Lubiani, su itftennis.com, ITF.
(EN, ES) Francesca Lubiani, su billiejeankingcup.com, ITF.
(EN) Francesca Lubiani, su tennistemple.com.

Portale Biografie

Portale Tennis

[1] L'Italia che non ce l'ha fatta, su tennisitaliano.it. URL consultato il 21 febbraio 2020.

[2] LUBIANI, SPERANZA NEL BUIO - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 21 febbraio 2020.

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