Governo Sonnino II

46º Governo del Regno d'Italia

Il Governo Sonnino II è stato il quarantaseiesimo esecutivo del Regno d'Italia, il secondo guidato da Sidney Sonnino.

Governo Sonnino II
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioSidney Sonnino
(Destra storica)
CoalizioneSinistra storica, Destra storica

Astensione: CI

LegislaturaXXIII
Giuramento11 dicembre 1909
Dimissioni21 marzo 1910
Governo successivoLuzzatti
31 marzo 1910

Esso, nato in seguito alle dimissioni del governo precedente, è stato in carica dall'11 dicembre 1909[1] al 31 marzo 1910[2] (sebbene già dimissionario dal precedente 21 marzo), per un totale di 110 giorni, ovvero 3 mesi e 20 giorni.

Compagine di governo

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Appartenenza politica

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Partito Presidente Ministri Sottosegretari Totale
Destra storica 1 9 11 21
Sinistra storica - 1 2 3

Con l’astensione del gruppo dei Costituzionali indipendenti.

Situazione parlamentare

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NOTA: Nonostante ormai le dinamiche parlamentari sulla fiducia (che venivano spesso attuate indirettamente e tramite vari ordini del giorno), avevano ormai portato ad una prassi di forte rilevanza stratificata e abbastanza consolidata dell’organo legislativo e della Monarchia parlamentare, con un’evidente evoluzione in senso democratico della responsabilità politica, essa fu ciononostante solo una convenzione costituzionale. Ufficialmente infatti, ai tempi del Regno d'Italia, poiché secondo lo Statuto Albertino il governo rispondeva concretamente al solo Re (il quale, dando egli stesso una prima fiducia al governo, aveva il potere di far resistere l’esecutivo ad un voto della Camera dei deputati, come alcune volte fece), il rapporto con il Parlamento in senso moderno non era pienamente obbligatorio (ed in tal senso vari sono stati i casi di formazione o sopravvivenza di un governo palesemente privo di tale supporto), pur diventato orami fondamentale (e più affine alla forma moderna solo successivamente, specie con l’ascesa dei partiti di massa e con l’introduzione del sistema proporzionale). Per questo motivo, il grafico sottostante espone, secondo ricostruzioni e dichiarazioni, nonché secondo la composizione del governo ed anche secondo il voto effettivamente subìto, il supporto che questo ha ottenuto a fini puramente enciclopedici e storici, tenendo conto della facile mutevolezza delle forze politiche e del contesto storico-politico.

Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[3] Maggioranza DEM (336), PLC (36)
372 / 508
Astensione CI (10)
10 / 508
Opposizione PR (45), PSI (41), PRI (24), UECI (16)
126 / 508

Composizione

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Carica Titolare Sottosegretario
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente
del Consiglio dei ministri
  Sidney Sonnino
(Destra storica)
Carica non assegnata[4]
Ministero Ministri Sottosegretario
Affari Esteri   Francesco Guicciardini
(Destra storica)
Pietro Lanza di Scalea
Agricoltura, Industria e Commercio   Luigi Luzzatti
(Destra storica)
Alfredo Codacci Pisanelli
Lavori Pubblici   Giulio Rubini
(Destra storica)
Giovanni Celesia di Vegliasco
Interno   Sidney Sonnino
(Destra storica)
Vincenzo Riccio
Pubblica Istruzione   Edoardo Daneo
(Destra storica)
Alfonso Lucifero
Guerra   Paolo Spingardi (Indipendente)[5] Giuseppe Prudente
Marina   Giovanni Bettolo (Indipendente)[6] Pietro Chimienti
Finanze   Enrico Arlotta
(Destra storica)
Enrico Carboni Boj
Grazia e Giustizia e Culti   Vittorio Scialoja
(Destra storica)
Carlo Fabri
Poste e Telegrafi   Ugo di Sant'Onofrio del Castillo
(Destra storica)
Tesoro   Antonio Salandra
(Destra storica)
Edoardo Ottavi

Cronologia

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  • 11 dicembre - Il governo giura dinnanzi al Re.
  • 12 febbraio - Sonnino si presenta alla Camera dei Deputati con un discorso in cui annuncia di voler effettuare numerose riforme: sovvenzioni marittime, istituzione di un Ministero delle Ferrovie, riordino della legislatura doganale, riforma del sistema tributario, revisione dell'assistenza ospedaliera e statalizzazione dell'istruzione elementare. I deputati gli concedono la fiducia parlamentare con 193 sì, 84 no e 10 astensioni.
  • 18 marzo - Il Senato approva, in via definitiva, il disegno di legge sul Riordinamento delle Camere di commercio ed arti del Regno, già approvato dal Senato e poi, con modifiche, dalla Camera (legge 20 marzo 1910, n. 121).
  • 20 marzo - Viene approvata la legge n. 144 che dichiara monumento nazionale la casa in cui morì a Pisa Giuseppe Mazzini.
  • 21 marzo - Dopo aver preso atto della contrarietà della Camera al riordino sulle convenzioni marittime preparato dal Ministro della Marina Giovanni Bettolo (tra cui vi era anche Giovanni Giolitti), al fine di evitare che un voto possa pregiudicare la questione, il Presidente Sonnino annuncia le dimissioni del governo. Il Re dunque, accettatele, conferì l’incarico a Luigi Luzzatti.
  • 31 marzo - Con il giuramento del nuovo esecutivo termina ufficialmente l’esperienza di governo.
  1. ^ Il giuramento dei nuovi ministri al Quirinale, su archiviolastampa.it, La Stampa, 12 dicembre 1909, p. 1.
  2. ^ La presentazione ufficiale del Ministero Luzzatti-Sacchi, su archiviolastampa.it, La Stampa, 1º aprile 1910, p. 1.
  3. ^ Viene qui riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipassero al processo di controllo del rapporto con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo era la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
  4. ^ Poiché all'epoca del Regno d'Italia la figura del Presidente del Consiglio era vista come una figura mediatrice e coordinatrice piuttosto che dirigenziale rispetto all’esecutivo, e dunque senza una costituzione autonoma, il detentore era più identificato con il ministero da egli detenuto piuttosto che dalle sue funzioni, e per questo non vi era mai stata la necessità di nominare un sottosegretario specifico, ma il Capo di governo si serviva del proprio sottosegretario ministeriale.
  5. ^ Affiliato alla Sinistra storica.
  6. ^ Affiliato alla Destra storica.

Bibliografia

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  • Parlamenti e Governi d’Italia (dal 1848 al 1970) - Vol. II - Francesco Bartolotta - Vito Bianco Editore - 1971

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Collegamenti esterni

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