Gruppo dell'epidoto
Il gruppo dell'epidoto è una famiglia di minerali. Nello specifico si tratta di silicati di calcio, alluminio, ferro e manganese.[1]
Storia
modificaI minerali appartenenti al gruppo dell’epidoto sono conosciuti dal XVIII secolo ma a quel tempo per le loro colorazioni vennero definiti actinoliti e sciorliti e non erano distinti dai minerali che appartengono a questi ultimi gruppi. Haüy definì questa specie minerale e le diede il nome Epidoto nel 1801 mentre nel 1805 Werner li definì pistaciti. Epidoto deriva dal greco Epidosis (aumentare). Il nome pistacite è un riferimento al colore verde. Rammelsberg nel 1856 studiò la relazione tra zoisite ed epidoto e presentò una serie di analisi chimiche riguardo alla zoisite. Notò che le concentrazioni relative di cationi bi-, tri- e tetravalenti erano identiche nella zoisite e nell’epidoto ma che il contenuto di ferro nella zoisite era generalmente minore rispetto all’epidoto.[2]
Caratteristiche chimico-fisiche
modificaGli epidoti sono caratterizzati dalla cristallizzazione nei sistemi rombico e monoclino e da un abito prismatico allungato sull'asse b, con striature. Sono dei minerali piuttosto duri dato che hanno una durezza compresa tra 6 e 7 della scala di Mohs, inoltre si tratta di minerali leggeri. Il loro colore può variare da minerale a minerale. La loro lucentezza è vitrea. I minerali di questa famiglia fondono facilmente e generalmente sono inattaccabili dagli acidi.[3]
La struttura dell'epidoto contiene sia gruppi SiO44- indipendenti che gruppi Si2O76-. Nella struttura sono presenti inoltre catene di ottaedri AlO6 e AlO4(OH)2 che condividono spigoli, orientate secondo la direzione dell'asse b. Al di fuori delle catene si trova un'ulteriore posizione ottaedrica; occupata da Al nella clinozoisite e da Fe3+ e Al nell'epidoto. Le catene sono collegate dai gruppi SiO44- e Si2O76-. Il calcio occupa un sito a coordinazione 8 irregolare. Il sito occupato dal calcio può essere anche parzialmente riempito da Na+. Oltre ad Al il sito ottaedrico esterno alle catene può ospitare Fe3+, Mn3+ e più raramente Mn2+.[4]
Le principali composizioni all'interno del gruppo sono riportate in tabella[3]:
Formula | |
---|---|
Clinozoisite | Ca2(Al,Fe3+)Al2O·OH·Si2O7·SiO4 |
Epidoto | Ca2(Fe3+, Al)Al2O·OH·Si2O7·SiO4 |
Piemontite | Ca2(Mn3+,Fe3+, Al3+)3O·OH·Si2O7·SiO4 |
Allanite | (Ca,Mn,Ce,La,Y)2(Fe2+, Fe3+, Al)3O·OH·Si2O7·SiO4 |
Origine e giacitura
modificaQuesta famiglia di minerali è molto diffusa nelle rocce metamorfiche sia come minerali principali che come prodotto di trasformazione di plagioclasi ricchi di calcio con l'unica eccezione dell'ortite che ha origine magmatica e si trova nelle rocce pegmatitiche.[3]
Località di ritrovamento
modificaLe principali località di ritrovamento sono:[1]
- Europa: pistacite: Untersulzbachtal (Austria), zoisite: Saualpe (Austria), Urali (Russia); ortite: Arendal (Norvegia), Svezia; piemontite e thulite: Norvegia;
- Italia: clinozoisite: Val d'Ala (provincia di Torino); in Valtellina, in Val Malenco (provincia di Sondrio); pistacite: Val d'Ala e Traversella (provincia di Torino), in Val Cordera ed in Val Malenco (provincia di Sondrio); in Val di Fassa (provincia di Trento), nell'isola d'Elba; piemontite: Saint-Marcel (Valle d'Aosta); Ceres (provincia di Torino);
- Resto del mondo: clinozoisite: Madagascar; ortite: Madagascar e Groenlandia; zoisite: in varie zone dell'Africa; tanzanite: Tanzania.
Minerali del gruppo dell'epidoto
modificaNote
modifica- ^ a b "Gruppo epidoto" su mindat.org, su mindat.org.
- ^ Gerhard Franz, Axel Liebscher, Physical and Chemical Properties of the Epidote Minerals.
- ^ a b c Deer e Zussman, An introduction to the rock-forming minerals, Third edition, ISBN 9780903056274, OCLC 858884283.
- ^ Klein Cornelis, Mineralogia, 1. ed. italiana condotta sulla 22. ed. americana, Zanichelli, 2004, ISBN 880807689X, OCLC 849452792.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) epidote group, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.