Human Wreckage

film del 1923 diretto da John Griffith Wray

Human Wreckage è un film muto del 1923 diretto da John Griffith Wray. Tutte le copie esistenti del film sono andate perdute[1].

Human Wreckage
film perduto
Foto di scena
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1923
Durata8 bobine
Dati tecniciB/N
film muto
Generedrammatico
RegiaJohn Griffith Wray
SceneggiaturaC. Gardner Sullivan
ProduttoreThomas H. Ince
Casa di produzioneFilm Booking Offices of America
FotografiaHenry Sharp
Interpreti e personaggi

Alan MacFarland è un avvocato che viene convinto dalla moglie Ethel a difendere Jimmy, un tossicodipendente accusato di rapina, riuscendo a farlo assolvere. In seguito, a causa di un esaurimento nervoso, inizia ad assumere morfina diventandone in breve tempo dipendente e finisce sotto ricatto dei suoi spacciatori che gli impongono di difendere altri criminali in tribunale. Quando il boss del traffico di droga cittadino muore in un incidente volontariamente provocato da Jimmy, ormai ripulitosi, l'avvocato decide di disintossicarsi e inizia la sua battaglia per inasprire le leggi contro l'uso dei narcotici. Il film si conclude con un accorato appello agli spettatori a sostenere la crociata contro la diffusione degli stupefacenti.

Produzione

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La realizzazione del film fu fortemente voluta da Dorothy Davenport il cui marito, il celebre attore Wallace Reid, era morto prematuramente a causa della dipendenza da morfina sviluppata a seguito dei postumi di un grave incidente sul set; l'attrice venne accreditata nei titoli come Mrs. Wallace Reid[2].

La Davenport ottenne l'appoggio di diversi soggetti per la produzione del film tra cui Thomas H. Ince, che produsse la pellicola, e la Anti-Narcotics League di Los Angeles[3][4].

Distribuzione

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Il film fu proiettato per la prima volta il 27 giugno 1923 presso il Lyric Theatre di New York[2].

Censura

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In virtù del suo messaggio contro l'uso di droghe il film non venne osteggiato da Will H. Hays che all'epoca si occupava di vigilare sulla moralità delle produzioni cinematografiche in quanto capo della Motion Picture Producers and Distributors of America e aveva bandito ogni riferimento all'uso di stupefacenti nei film[5]. La pellicola venne invece censurata nel Regno Unito dal British Board of Film Classification ritenendo che mostrare immagini di assunzione di droga avrebbe incitato gli spettatori a farne uso[6].

Critica

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La rivista Variety non accolse positivamente il film definendolo nella sua recensione «morboso», «superficiale» e «futile»[2].

  1. ^ (EN) Carl Bennett, Human Wreckage, su silentera.com, Silent Era, 30 ottobre 2011. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  2. ^ a b c (EN) Sime Silverman, Human Wreckage, in Variety, vol. 71, n. 7, 4 luglio 1923, p. 22. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  3. ^ (EN) Eric Schaefer, "Bold! Daring! Shocking! True!". A History of Exploitation Films, 1919-1959, Duke University Press, 1999, p. 224, ISBN 9780822323747. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  4. ^ (EN) Gwendolyn Audrey Foster, Women Film Directors. An International Bio-critical Dictionary, Greenwood Press, 1995, p. 316, ISBN 9780313289729. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  5. ^ (EN) John Markert, Hooked in Film. Substance Abuse on the Big Screen, Scarecrow Press, 2013, p. 17, ISBN 9780810891302. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  6. ^ (EN) Marek Kohn, Dope Girls. The Birth Of The British Drug Underground, Granta Publications, 2012, p. 185, ISBN 9781862076181. URL consultato il 28 gennaio 2022.

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