Il secondo sesso

saggio scritto da Simone de Beauvoir

Il secondo sesso (Le Deuxième Sexe) è un saggio della scrittrice e filosofa francese Simone de Beauvoir pubblicato a Parigi nel 1949 (Gallimard editore) e in Italia, dalla casa editrice il Saggiatore, nel 1961. È una delle opere più celebri e più importanti per il movimento femminista, tuttora riferimento imprescindibile per gli studi sulla questione femminile.

Il secondo sesso
Titolo originaleLe Deuxième Sexe
AutoreSimone de Beauvoir
1ª ed. originale1949
Generesaggio
Lingua originalefrancese

«La donna? è semplicissimo - dice chi ama le formule semplici: è una matrice, un'ovaia; è una femmina: ciò basta a definirla. In bocca all'uomo, la parola "femmina" suona come un insulto; eppure l'uomo non si vergogna della propria animalità, anzi è orgoglioso se si dice di lui: "È un maschio![1]»

Contenuti

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Il libro, che si apre con un capitolo di introduzione e uno di conclusione, è diviso in due parti: i fatti e miti e l'esperienza vissuta. Questi si dividono a loro volta in Destino, Storia e Miti (primo libro) e Formazione, Situazione e Giustificazioni (secondo libro).

La donna viene vista dall'autrice attraverso i dati della biologia, il punto di vista psicanalitico e quello del materialismo storico. Dapprima ella è analizzata dall'esterno e in particolare dall'uomo e ne viene messa in rilievo la condizione subordinata che le è stata attribuita e in seguito viene studiata in ogni fase della sua vita, dall'infanzia all'iniziazione sessuale, dalla maturità alla vecchiaia. Ne vengono descritti i comportamenti e le varie situazioni, come sposa, madre, prostituta, lesbica, narcisista, innamorata, mistica.

Simone de Beauvoir parla di tutte le circostanze che portano a credere all'inferiorità delle donne e degli effetti che questo ha sulla loro scelta di sposarsi e di abbandonare la propria carriera. Inoltre spiega che, in un mondo in cui i due sessi fossero uguali, entrambi sarebbero più liberi: infatti se l'uomo desse alla donna la possibilità di avere una carriera significativa, lei si focalizzerebbe meno su di lui e potrebbe essere più indipendente.

L'autrice interroga poi gli studiosi più credibili senza distinzione di sesso, dai medici agli psicologi, dai romanzieri agli scrittori e al tempo stesso invita le donne a raccontare le loro esperienze sia d'amore sia di altro. De Beauvoir sostiene che è necessario che la donna venga integrata nella società con gli stessi diritti e doveri dell'uomo e pertanto con tutte le conquiste che ne derivano, dalla uguaglianza del salario, alla possibilità del controllo delle nascite, all'aborto in termini legali e a tutti quei riconoscimenti civili, politici e giuridici che possiedono gli uomini.

Successo e critica

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Definito "testo sacro del femminismo" fu messo all’indice nel 1956 con un editto Vaticano.[2] Il saggio, che è impostato con il linguaggio e la tecnica della filosofia esistenzialista, suscitò molto interesse in Francia come in Italia[3] per il rigore con il quale l'autrice riuscì a costruire il discorso sul suo stesso sesso.

Per quanto riguarda l'accoglienza della critica verso quest'opera, si può fare riferimento a Il Secondo Sesso di Simone de Beauvoir, testi raccolti e presentati da Ingrid Galster (Presses de l'Université Paris-Sorbonne, 2004), dove sono presentati, fra l'altro, gli articoli contrapposti di Armand Hoog (contro) e Francine Bloch (pro) apparsi su La Nef.

Edizioni

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  • Simone de Beauvoir, Il secondo sesso, traduzione di Roberto Cantini e Mario Andreose, 1ª edizione, Milano, Il Saggiatore, 1961.
  1. ^ Simone de Beauvoir, Il secondo sesso, pag. 33
  2. ^ Il secondo sesso - Simone de Beauvoir - Libro - Il Saggiatore - La cultura | IBS, su www.ibs.it. URL consultato il 17 settembre 2021.
  3. ^ "Nel 1956, Le deuxième sexe fu inserito dal tribunale del Sant’Uffizio nell’Indice dei libri proibiti: sarà uno degli ultimi prima della sua soppressione. Per leggerlo in italiano si dovrà aspettare il 1961, quando Mario Andreose e Roberto Cantini lo tradurranno per Il Saggiatore, con il titolo Il secondo sesso": A. Tagliavini, I settant’anni de "Il secondo sesso", Il Mulino, 24 maggio 2019.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN185451435 · LCCN (ENno2016128952 · GND (DE4099129-5 · BNF (FRcb12048552t (data) · J9U (ENHE987007585865705171 · NSK (HR000483448
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