John Ashbery

poeta statunitense

John Lawrence Ashbery (Rochester, 28 luglio 1927Hudson, 3 settembre 2017) è stato un poeta statunitense.

John Lawrence Ashbery
Premio Pulitzer Premio Pulitzer nel 1976
Firma di John Ashbery

Biografia

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Considerato il massimo esponente della scuola poetica newyorkese, svolge la propria opera artistica principalmente in un ambito meditativo, nel quale riesce a far confluire linguaggi e stili contemporanei, sovente derivati dal mondo dei mass-media ovvero dalla cinematografia e dallo spazio colloquiale quotidiano, restando sempre correlato al mondo urbano newyorkese che fa da sfondo ai tratti poetici.

Autore di oltre venti libri di poesia, è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Pulitzer per la poesia, il National Book Award, il Premio Bollingen per la poesia e il riconoscimento dell'Accademia dei Lincei; è stato il primo poeta di lingua inglese a vincere il Grand Prix de Biennales Internationales de Poésie di Bruxelles e, nel 1992, ha vinto il Premio Internazionale Feltrinelli per la poesia.[1]

È stato professore di Languages and Literature al Bard College, e ha vissuto tra New York e Hudson. Il suo primo libro pubblicato in Italia fu Autoritratto in uno specchio convesso (Garzanti, 1983), con un'introduzione di Giovanni Giudici e traduzione di Aldo Busi, per il quale Ashbery ricevette ben tre prestigiosissimi premi: il Pulitzer Prize, il National Book Award e il National Book Critics Circle Award.

Alla pubblicazione della pluripremiata raccolta seguì quella di Syringa e altre poesie, del 1999; Aldo Busi, dopo averne fatto il soggetto della propria tesi di laurea, fu il primo a farlo conoscere al pubblico italiano grazie alla sua raffinata traduzione. Luca Sossella editore nel 2008 ha pubblicato un'antologia Un mondo che non può essere migliore. Poesie scelte 1956-2007.

È stato socio straniero dell'Accademia dei Lincei[2].

Nel 1999 è stato insignito del titolo di "duca di Convexo", dal Sovrano del Regno di Redonda.

Raccolte poetiche

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  • Turandot and other poems (1953)
  • Some Trees (1956), vincitore dello Yale Younger Poets Prize
  • The Tennis Court Oath (1962)
  • Rivers and Mountains (1966)
  • The Double Dream of Spring (1970)
  • Three Poems (1972)
  • The Vermont Notebook (1975), poemi in prosa illustrati
  • Self-portrait in a Convex Mirror (1975), vincitore del Pulitzer Prize, del National Book Award e del National Book Critics Circle Award
  • Houseboat Days (1977)
  • As We Know (1979)
  • Shadow Train (1981)
  • A Wave (1984), vincitore del Lenore Marshall Poetry Prize e del Bollingen Prize
  • April Galleons (1987)
  • Flow Chart (1991), poema
  • Hotel Lautréamont (1992)
  • And the Stars Were Shining (1994)
  • Can You Hear, Bird? (1995)
  • The Mooring of Starting Out: The First Five Books of Poetry (1997)
  • Wakefulness (1998)
  • Girls on the Run (1999), poema ispirato dall'opera di Henry Darger
  • Your Name Here (2000)
  • As Umbrellas Follow Rain (2001)
  • Chinese Whispers (2002)
  • Where Shall I Wander (2005) (finalista al National Book Award)
  • Notes from the Air: Selected Later Poems (2007) (vincitore nel 2008 dell'International Griffin Poetry Prize)
  • A Worldly Country (2007)
  • Planisphere (2009)
  • Collected Poems 1956-87, Carcanet Press, 2010, curatela di Mark Ford
  • Quick Question (2012)
  • Breezeway (2015)
  • Commotion of the Birds (2016)
  • They Knew What They Wanted: Collages and Poems (2018)
  1. ^ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.
  2. ^ Scheda personale Archiviato l'11 novembre 2012 in Internet Archive., dal sito ufficiale dell'Accademia Nazionale dei Lincei

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Collegamenti esterni

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