Lodovico Flangini

militare

Lodovico Flangini (Venezia, 1677Mar Egeo, 22 giugno 1717) è stato un ammiraglio italiano.

Lodovico Flangini
NascitaVenezia, 1677
MorteMar Egeo, 22 giugno 1717
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servitoRepubblica di Venezia (bandiera) Repubblica di Venezia
Forza armata Armada
GradoCapitano Straordinario delle Navi[1]
ComandantiAndrea Pisani
Guerreguerra di Morea
Seconda guerra di Morea
Comandante diArmata Grossa
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Nel 1717 sostituì l'ammiraglio Andrea Corner nell'incarico di Capitano Straordinario delle Navi e Comandante dell'Armata Grossa di stanza a Corfù. Fu comandante della squadra veneziana durante i combattimenti di Imbro (12-13 maggio) e Monte Santo (16 maggio 1717) contro la squadra navale turca al comando di Ibrahim Pascià.

Biografia

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Nacque a Venezia nel 1677 da nobile famiglia appartenente al patriziato veneziano,[2][3] terzo figlio di Girolamo, Senatore e membro del Consiglio dei Dieci. Arruolatosi giovanissimo nell'Armada da Mar veneziana partecipò alla prima guerra di Morea come Governator di Nave (comandante di galea), combattendo nel 1696-1697 sotto il Provveditore Grimani[4]

Fu poi Provveditore straordinario di Terraferma a Orzinuovi nel 1701,[5] a Brescia nel 1704[6] e a Bergamo nel 1706.[7]

Nel 1717, in piena seconda guerra di Morea, con il rango di Capitano Straordinario delle Navi assunse, in sostituzione di Andrea Corner, il comando dell’Armata Grossa di stanza a Corfù che contava 28 vascelli suddivisi in 3 divisioni (Rossa, Gialla e Blu), 18 galere, 2 galeazze, 10 galeotte, 4 brulotti, e 2 corvette. L'armata navale ausiliaria comprendeva invece 7 vascelli portoghesi, 5 pontifici, 4 maltesi, 5 galere spagnole, 4 pontificie, 3 maltesi, 3 toscane e 2 genovesi. Alzò la sua insegna sul nuovo vascello da 70 cannoni Leon Trionfante, e il 12 maggio conseguì una parziale vittoria nei pressi dell’isola di Imbro[N 1] costringendo la squadra turca, forte di 42 navi, alla ritirata.[8]

 
Lodovico Flangini, ferito mortalmente sulla propria nave, comanda la battaglia contro la flotta turca, 1717. Di Giuseppe Gatteri (1829-1884), in Storia Veneta Espressa in Centocinquanta Tavole (Grimaldo, 1867).

Nella grande battaglia navale combattuta il 16 maggio tra il promontorio di Monte Santo e l'isola di Strati la squadra veneziana conseguì un successo tattico contro quella turca al comando di Ibrahim Pascià.[9] Sei navi turche furono gravemente danneggiate[N 2] ma, mentre la squadra turca iniziava la ritirata inseguita dalle navi veneziane, un colpo di moschetto sparato in distanza lo colpì al collo ferendolo gravemente. Portatasi a Thermia, una delle isole Cicladi,[10] la squadra veneziana riprese quindi il largo impegnando combattimento il 22 giugno. Fattosi portare sul ponte di comando del Lion Trionfante continuò a dirigere la battaglia fino a quando non morì. Poco prima di spirare incitò i suoi uomini con la frase Verdè, San Marco ne aiuta.[10]

Il suo corpo fu trasportato a Venezia dove gli furono tributati solenni funerali, e il fratello Costantino fu insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine della Stola d'oro.[10] Il poeta e musicista Benedetto Marcello compose in sua memoria un’ode intitolata Corona Poetica in Morte di S.E. Lodovico Flangini, Fù Capitano Estraordinario delle Navi.[11]

Annotazioni

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  1. ^ La squadra veneziana ebbe 123 morti e 94 feriti tra le milizie e 160 feriti fra i marinai, mentre quella turca perse 2 vascelli e 2 galeotte, colati a picco, e lamentò l'uccisione di 1 390 uomini.
  2. ^ Inoltre la Sublime Porta lamentò la perdita di 8 comandanti di nave e la morte o il ferimento di 2 500 uomini.

Bibliografia

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  • Guido Candiani, I vascelli della Serenissima: guerra, politica e costruzioni navali a Venezia in età moderna, 1650-1720, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, 2009.
  • Guido Candiani, Dalla galea alla nave di linea: le trasformazioni della marina veneziana (1572-1699), Novi Ligure, Città del Silenzio, 2012.
  • Guido Ercole, Duri i banchi. Le navi della Serenissima 421-1797, Gardolo, Gruppo Modellismo Trentino di studio e ricerca storica, 2006.
  • Gualtiero Scapini Flangini, Il Leone Trionfante, Ravenna, SBC Edizioni, 2012.
  • Yamandú Flangini e Gualtiero Scapini Flangini, Flangini. Gli stretti legami di una famiglia di Greci e la Repubblica di San Marco, Montevideo, Y. Flangini, 2015, ISBN 6-05035-448-0.
  • Pietro Garzoni, Istoria della Repubblica di Venezia in tempo della Sacra Lega. Vol.1, Venezia, Appresso Gio Manfrè, 1720.
  • Pietro Garzoni, Istoria della Repubblica di Venezia in tempo della Sacra Lega. Vol.2, Venezia, Appresso Gio Manfrè, 1716.
  • Cesare Augusto Levi, Navi da guerra costruite nell'Arsenale di Venezia dal 1664 al 1896, Venezia, Stabilimento Tipografico Fratelli Visentini, 1896.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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