Maria Leszczyńska

regina consorte di Francia e di Navarra

Maria Leszczyńska (pronuncia polacca: [ˈmarja lɛʂˈtʂɨɲska]; Trzebnica, 23 giugno 1703Versailles, 24 giugno 1768) è stata una regina consorte di Francia e Navarra. Era una figlia del re Stanislao Leszczyński di Polonia, in seguito Duca di Lorena, e della contessa Caterina Opalińska. Sposò re Luigi XV di Francia e fu la nonna paterna di Luigi XVI, Luigi XVIII, e Carlo X. In Francia, era indicata come Marie Leczinska. È stata la più longeva regina consorte di Francia in carica.

Maria Leszczyńska
Maria Leszczyńska, regina consorte di Francia e Navarra, ritratta da Charles Van Loo nel 1747, Reggia di Versailles
Regina consorte di Francia e Navarra
Stemma
Stemma
In carica4 settembre 1725 –
24 giugno 1768
PredecessoreMaria Teresa d'Asburgo
SuccessoreMaria Antonietta d'Asburgo-Lorena
Nome completopolacco: Maria Karolina Zofia Felicja Leszczyńska
italiano: Maria Carolina Sofia Felicia Leszczyńska
TrattamentoSua Maestà
NascitaTrzebnica, 23 giugno 1703
MorteVersailles, 24 giugno 1768
Luogo di sepolturaBasilica di Saint-Denis, Francia
Casa realeLeszczyński per nascita
Borbone-Francia per matrimonio
PadreStanislao Leszczyński
MadreCaterina Opalińska
ConsorteLuigi XV di Francia
FigliLuisa Elisabetta
Enrichetta Anna
Maria Luisa
Luigi Ferdinando
Filippo
Maria Adelaide
Vittoria Luisa
Sofia Filippina
Maria Teresa
Luisa Maria
ReligioneCattolicesimo
Firma

Biografia

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Infanzia

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Maria Karolina Zofia Felicja Leszczyńska h. Wieniawa[1] era la seconda figlia di Stanislao Leszczyński e di sua moglie Caterina Opalińska. Sua sorella maggiore Anna Leszczyńska morì all'età di 18 anni di polmonite.

L'infanzia di Maria fu turbata dalla sventura politica di suo padre. Paradossalmente, la disperata carriera politica di re Stanislao fu infine il motivo per cui sua figlia Maria fu scelta come sposa di re Luigi XV di Francia. Priva di legami politici, sua figlia era vista dai francesi libera dal fardello delle alleanze internazionali.

Nacque a Trzebnica nella Bassa Slesia, l'anno prima che suo padre fosse eletto Re di Polonia, grazie all'appoggio di Carlo XII di Svezia, che aveva invaso il paese nel 1704. Nel 1709, suo padre fu deposto quando l'esercito svedese perse il sopravvento in Polonia, e alla famiglia fu concesso rifugio da Carlo XII nella città svedese di Kristianstad in Scania.[2] Durante la fuga, Maria fu separata dal resto della sua famiglia; fu successivamente trovata con la sua balia nascosta in una culla in una stalla, anche se un'altra versione afferma che era in realtà una cava in una vecchia miniera.[2] In Svezia, la famiglia fu accolta dalla regina madre Hedwig Eleonora e divennero membri popolari della vita mondana nelle tenute della nobiltà intorno a Kristianstad; nel 1712, visitarono anche Medevi, la spa della regina madre.[2] Sin da questo periodo della sua vita, Maria parlava la lingua svedese, con l'accento dello Scania, e mentre era regina di Francia era nota per accogliere gli ambasciatori svedesi in Francia con la frase svedese: "Benvenuto, carissimo cuore!". Nel 1714, Carlo XII diede loro il permesso di vivere nella provincia svedese di Zweibrücken in Germania, dove si mantennero con gli introiti dello Zweibrücken: vissero lì fino alla morte di Carlo XII nel 1718.[2]

Molto legata a suo padre, Maria condivise il suo esilio a Wissembourg nella provincia francese dell'Alsazia, un luogo suggerito da Filippo II, Duca d'Orléans, nipote di Luigi XIV e reggente del Regno di Francia durante la minore età di Luigi XV.

Alla famiglia fu concessa una pensione dal Régent e, mentre viveva a Wissembourg, Maria fu chiesta in matrimonio da Luigi Enrico di Borbone, principe di Condé, che diventò il primo ministro di Luigi XV alla morte del reggente nel dicembre 1723. Quello stesso anno, il giovane Re si ammalò: temendo che il trono restasse vacante per la mancanza di eredi, il primo ministro propose il matrimonio tra Luigi e Maria.

Matrimonio

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Maria Leszczyńska nel 1730, ritratta da Alexis Simon Belle.

Maria era su una lista di 99 principesse europee idonee a sposare il giovane Luigi XV.

Il Cardinale Fleury, che voleva per il Re una sposa regale aliena dal trascinare la Francia in complicate alleanze politiche, sostenne il matrimonio. Un aspetto nella scelta di Maria fu il fatto che era abbastanza adulta per avere figli, mentre la sposa designata in precedenza, l'infanta Mariana Vittoria di Spagna, era ancora troppo giovane.

Il matrimonio per procura ebbe luogo il 15 agosto 1725 nella cattedrale di Strasburgo, Luigi XV era rappresentato da suo cugino, il duca di Orléans, Louis le Pieux.

Il primo incontro tra Luigi e Maria avvenne alla vigilia del loro matrimonio, che ebbe luogo il 5 settembre 1725, al castello di Fontainebleau. Maria aveva ventidue anni e Luigi quindici. La giovane coppia, fu riferito, si piacque a prima vista.

L'annuncio delle nozze non fu accolto bene alla corte reale poiché il padre di Maria era stato sovrano solo per un breve periodo; ella fu ritenuta una pessima scelta. C'erano delle voci prima delle nozze che la sposa fosse brutta, epilettica e sterile.[3] Tuttavia, Maria fu ben accolta tra la popolazione dal principio, ad esempio quando ella elargì del denaro lungo la strada verso le sue nozze a Fontainebleau, secondo una consolidata prassi dei giorni di particolare festa.

Il Cardinale de Fleury, che era stato il tutore di Luigi, fu nominato Gran Cappellano di Marie.

In seguito al suo matrimonio, il nome polacco di Maria fu trasformato nel francese Marie Leczinska.

Il matrimonio della giovane coppia fu inizialmente felice. Nell'agosto del 1727, Maria diede alla luce due gemelle chiamate Luisa Elisabetta di Francia e Anna Enrichetta di Francia, al Palazzo di Versailles. La maggiore delle due gemelle, Luisa Elisabetta, in seguito sposò l'infante Felipe di Spagna e infine diventò duchessa consorte di Parma. Attraverso Luisa Elisabetta, Maria diventò antenata di Juan Carlos di Spagna: sua nipote, Maria Luisa di Parma, sposò un cugino, il principe delle Asturie Carlo Antonio, futuro Carlo IV.

Dopo il difficoltoso parto di Luisa Maria di Francia, nel 1737, che quasi le costò la vita, non ebbe altri figli. Nel 1738, ella rifiutò l'ingresso di Luigi nella sua camera da letto, e in seguito a questo episodio, il loro rapporto privato terminò, anche se il matrimonio formale continuò nonostante le infedeltà del marito.

Luigi XV era un famigerato donnaiolo. Alcune delle sue amanti, in particolar modo Madame de Pompadour, che fu introdotta alla corte di Versailles nel 1745 in occasione del matrimonio del Delfino Luigi, alla fine offuscarono lo status sociale della Regina. Molte delle relazioni romantiche di suo marito erano di sua conoscenza, ed ella o semplicemente le accettava, o era in grado di impedirle, e in ogni circostanza dimostrava un'attitudine alla discrezione e alla dignità. Mantenne un rapporto relativamente buono verso Madame de Pompadour.

Maria ebbe un legame molto intimo con i suoi figli.

Regina di Francia

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Ritratto di Maria Leszczyńska, Regina di Francia, di Jean Baptiste van Loo c. 1725.

La regina Maria non riuscì mai ad acquisire nessuna influenza politica. Fece un tentativo di coinvolgimento in politica al principio del loro matrimonio quando lei, nel 1726, chiese a Luigi di nominare l'impopolare duca di Borbone come ministro del Gabinetto, nonostante gli avvertimenti di suo padre. Re Luigi prese il suo tentativo di coinvolgimento in politica molto male, e dopo il 1726 ella fu completamente separata dagli affari di Stato e da ogni influenza politica su Luigi.

 
Maria Leszczyńska e suo figlio Luigi Ferdinando, delfino di Francia.

Nel 1733 dichiarò il suo sostegno al padre nella sua pretesa sul trono polacco. La regina Maria, così come sua madre, mantenne una corrispondenza politica con Margareta Gyllenstierna, la consorte di Arvid Horn, che aveva conosciuto durante il suo soggiorno in Svezia.[4]

La regina Maria rappresentò il re molte volte nei rituali cerimoniali alla corte di Versailles durante le sue molte assenze da tali questioni.

Luigi le concesse una pensione annuale di 150.000 lire e le fornì un grande appartamento nel palazzo dove lei poteva vivere in modo più informale con la sua cerchia di amici. Tra i suoi più noti ospiti ci furono la coppia de Luynes.

Maria era una devota cattolica. Il suo maggior contributo alla vita di Versailles fu l'evento settimanale di concerti corali polacchi. Era anche una grande amante della musica e della pittura e la protettrice di molti artisti. Conobbe il castrato Farinelli nel 1737, e, nel 1764, il giovane Mozart che ella trovò molto carino, e funse da interprete per suo marito e la sua famiglia che non comprendevano il tedesco. Intraprese anche una corrispondenza con Voltaire, per il quale ottenne una pensione.

In un'epoca in cui la Francia era una nazione molto potente, spesso in conflitto con l'Austria, l'ambasciatore austriaco in Francia, conte de Mercy-Argenteau, che in seguito contribuì a garantire il matrimonio del Delfino e Maria Antonietta, si diceva fosse stato coinvolto sentimentalmente con la regina; ciò sembra poco probabile e fu ignorato come pettegolezzo di corte. Maria era nota per le sue buone maniere, la grazia e la sua pietà.

Sua nuora, la delfina, morì all'età di 20 anni dopo aver dato alla luce una bambina Maria Teresa di Francia, Madame Royale. La regina, molto affezionata e amorevole verso il suo unico figlio maschio, lo incoraggiò a prendere come sua seconda moglie la duchessa Maria Giuseppina di Sassonia, la figlia del rivale di suo padre, Federico Augusto di Sassonia. Inizialmente, questa connessione causò un po' di attrito tra la regina e la sua nuova nuora. Tuttavia, l'attrito fu presto superato, come riferito poiché la giovane principessa tedesca era un'ammiratrice del padre della regina. In suo onore, diversi nipoti della regina ricevettero il nome Stanislao al loro battesimo.

 
Monumento del cuore di Marie Leszczyńska nella chiesa della Madonna del Buon Soccorso a Nancy (1770).

Maria Leszczyńska, regina consorte di Francia per quasi 45 anni, fu davvero la sovrana di un popolo. Anche se raramente fu impegnata in politica, intervenne per suo marito a feste di corte a Versailles, a causa delle sue frequenti assenze. La sua morte, avvenuta il 24 giugno 1768, un giorno dopo il suo sessantacinquesimo compleanno, fu un durissimo colpo per la monarchia francese e anche per Luigi XV, che nonostante tutto l'aveva sempre rispettata e apprezzata. Fu sepolta nella basilica di Saint-Denis, e il suo cuore deposto nella chiesa della Madonna del Buon Soccorso a Nancy, vicino alla tomba del padre.

Discendenza

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Maria Leszczyńska e Luigi XV di Francia ebbero:

Nome Ritratto Nascita e morte Note
Maria Luisa Elisabetta
Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla
  14 agosto 1727
6 dicembre 1759
Sorella gemella di Enrichetta; sposò Filippo, Duca di Parma ed ebbe figli.
Anna Enrichetta
Madame Seconde
  14 agosto 1727
10 febbraio 1752
Sorella gemella di Elisabetta; morì nubile.
Maria Luisa
Madame Troisième
  28 luglio 1728
19 febbraio 1733
Morì all'età di quattro anni per un raffreddore.
Luigi Ferdinando
Delfino di Francia
  4 settembre 1729
20 dicembre 1765
Sposò in prime nozze l'Infanta Maria Teresa di Spagna ed ebbe figli; si sposò nuovamente con la Principessa Maria Giuseppina di Sassonia ed ebbe figli, inclusi Luigi XVI, Luigi XVIII e Carlo X.
Filippo
Duca d'Angiò
  30 agosto 1730
17 aprile 1733
Morì all'età di due anni.
Maria Adelaide
Duchessa di Louvois
  23 marzo 1732
27 febbraio 1800
Morì nubile.
Maria Luisa Teresa Vittoria
Madame Quatrième
  11 maggio 1733-
7 giugno 1799
Morì nubile.
Sofia Filippina Elisabetta Giustina
Duchessa di Louvois
  17 luglio 1734
3 marzo 1782
Morì nubile.
Figlio senza nome
Principe(ssa) di France
  28 marzo 1735 Nato morto.
Maria Teresa Felicita
Madame Sixième
  16 maggio 1736
28 settembre 1744
Morì all'età di otto anni di vaiolo.
Luisa Maria
poi Teresa di S. Agostino
Badessa di Saint Denis
  5 luglio 1737
23 dicembre 1787
Fu una suora e morì nubile.

Maria Leszczyńska nella cultura di massa

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Miniserie televisive

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Documentari

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  1. ^ Secondo il Dizionario biografico polacco che concorda con la voce di Luigi XV nel Royal Families of the World di Burke, dove compare come Marie-Caroline-Sophie-Félicité.
  2. ^ a b c d (SV) Lundh-Eriksson, Nanna, Hedvig Eleonora, Wahlström & Widstrand, 1947.
  3. ^ Christine Pevitt Algrant, Madame De Pompadour: Mistress of France, Grove Press, 2003, p. 26.
  4. ^ Norrhem, Svante (2007). Kvinnor vid maktens sida: 1632-1772. (Women alongside power: 1632-1772) Lund: Nordic Academic Press. Libris 10428618. ISBN 978-91-89116-91-7 (Swedish)

Bibliografia

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  • Madame Campan, La vita segreta di Maria Antonietta, Roma, Newton Compton, 2006, ISBN 88-541-0785-9.
  • Alfred Cobban, Storia della Francia, Milano, Garzanti, 1966.
  • Benedetta Craveri, Amanti e regine. Il potere delle donne, Milano, Adelphi, 2008, ISBN 978-88-459-2302-9.
  • Guido Gerosa, Il Re Sole. Vita privata e pubblica di Luigi XIV, Milano, Mondadori, 1998, ISBN 88-04-47181-6.
  • Evelyne Lever, Madame de Pompadour. Passioni e destino di una favorita, Milano, Mondadori, 2002, ISBN 88-04-51762-X.
  • Antonia Fraser, Maria Antonietta. La solitudine di una regina, Milano, Mondadori, 2003, ISBN 88-04-50677-6.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN148917739 · ISNI (EN0000 0001 2181 5020 · SBN TO0V417355 · BAV 495/134267 · CERL cnp00971857 · ULAN (EN500353672 · LCCN (ENn85222221 · GND (DE118577786 · BNF (FRcb12994871j (data) · J9U (ENHE987007275874805171