Miemo
Miemo (già Castrum Miemi) è una frazione del comune italiano di Montecatini Val di Cecina, nella provincia di Pisa, in Toscana.
Miemo frazione | |
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Panorama di Miemo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Pisa |
Comune | Montecatini Val di Cecina |
Territorio | |
Coordinate | 43°24′34.02″N 10°40′12.79″E |
Altitudine | 416 m s.l.m. |
Abitanti | 13 (2011) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 56040 |
Prefisso | 0588 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | miemese, miemesi[1] |
Cartografia | |
Geografia fisica
modificaIl borgo di Miemo è situato a oltre 400 m d'altitudine, in posizione collinare in una falda tra il poggio Prugnolaie (443 m) e le alture sud-occidentali del poggio Mela (655 m), comprendenti i rilievi di poggio alla Trave (618 m), poggio Castellacci (647 m) e poggio Acqua Bianca (587 m). Presso il centro abitato ha origine il borro di Miemo, che va ad immettersi nello Sterza poco a nord, mentre ad oriente nasce il torrente Lupicaia, un affluente del Cecina.[2]
La frazione è nota per la presenza di un minerale che porta il nome di "miemite", una varietà di magnesio.[2][3]
Clima
modificaDati:https://www.sir.toscana.it/
Miemo | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
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T. max. media (°C) | 9,9 | 10,7 | 13,7 | 17,2 | 21,0 | 24,7 | 28,1 | 28,2 | 25,0 | 20,2 | 15,3 | 11,0 |
T. min. media (°C) | 4,1 | 4,7 | 6,9 | 9,8 | 13,0 | 16,2 | 19,0 | 19,1 | 16,4 | 12,3 | 8,1 | 4,9 |
Storia
modificaIl borgo nacque come castello nel periodo alto-medievale: viene ricordato in un atto del 16 novembre 1108 nel quale Gualando del fu Saracino cedette al vescovo Rogerio di Volterra metà di quel castello e della corte.[2] Il castello di Miemo fu tra i beni concessi al vescovo Ildebrandino Pannocchieschi da Enrico VI nel 1186, finché non perse l'autonomia quando venne ingolobato definitivamente nel comune di Volterra sul volgere del XIII secolo.[2]
In seguito alla battaglia di Montecatini, una convenzione del 21 maggio 1316 stipulata tra Volterra e Pisa stabilì la demolizione delle fortificazioni di Miemo.[2]
Il borgo conobbe un periodo di forte declino, dai 131 abitanti nel 1551 si passò ai 49 del 1745.[2] Soltanto al volgere del XVIII secolo, sotto il granduca Leopoldo I, Miemo ebbe un periodo di ripresa.[2] Nel 1845 erano censiti 237 abitanti.[2]
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa di Sant'Andrea Apostolo, chiesa parrocchiale della frazione. Ricordata già nel XIV secolo, fu ricostruita dai Lorena sul finire del XVIII secolo.[2]
- Castello di Miemo
Galleria d'immagini
modifica-
Il borgo con chiesa e castello
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La chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Note
modifica- ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 322.
- ^ a b c d e f g h i Emanuele Repetti, «Miemo Archiviato il 10 giugno 2006 in Internet Archive.», Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, 1833-1846.
- ^ Paolo Savi, Memorie per servire allo studio della costituzione fisica della Toscana, Pisa, Fratelli Nistri, 1839, p. 10.
Bibliografia
modifica- Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 2, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, pp. 578–580.
- David Querci, Montecatini val di Cecina e i suoi borghi, San Vincenzo, 2007.
- Susanne Mordhorst (a cura di), Guida alla Val di Cecina, Siena 1996.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Emanuele Repetti, «Miemo», Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, 1833-1846.