Montemagno (Calci)

frazione del comune italiano di Calci

Montemagno è una frazione del comune italiano di Calci, nella provincia di Pisa, in Toscana.

Montemagno
frazione
Montemagno – Veduta
Montemagno – Veduta
Panorama di Montemagno
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Toscana
Provincia Pisa
ComuneCalci
Territorio
Coordinate43°43′12.14″N 10°32′16.5″E
Altitudine114 m s.l.m.
Abitanti344 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale56011
Prefisso050
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantimontemagnese, montemagnesi[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montemagno
Montemagno

Geografia fisica

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Montemagno è situato a 114 m sul livello del mare sulle propaggini meridionali del Monte Serra dei Monti Pisani, lungo la valle del torrente Zambra di Montemagno (4 km)[2]. L'area della frazione è interessata da numerosi corsi d'acqua che vanno a immettersi nello Zambra fino a scendere a valle,[3] che sono: il botro di Sant'Alessandra (1 km)[4], il botro delle Felci (2 km)[5], il botro dei Ronchi (1 km)[6], il botro delle Conche (1 km)[7], il botro del Reto (1 km)[8] e il botro del Zuffone (1 km)[9].

La frazione dista poco più di 2 km dal capoluogo comunale e circa 13 km da Pisa.

Il borgo di Montemagno nacque in epoca alto-medievale ed è ricordata nella carta del 780 della fondazione dell'abbazia di San Savino.[3] Esisteva allora una piccola cappella intitolata a San Gregorio Magno,[3] mentre le due chiese parrocchiali della frazione, Santa Maria e San Martino, saranno documentate solo successivamente nei cataloghi dell'arcidiocesi di Pisa degli anni 1277 e 1371.[3] Montemagno è nominato anche in una carta del 1180 della badia di San Michele in Borgo,[3] e in un contratto enfiteutico del 1282 dove frate Ugo di San Frediano cedette a Pagano da Monte Magno diversi appezzamenti di terra della frazione.[3] Nel 1238 i nobili di Montemagno aderirono alla lega ghibellina formatasi a Santa Maria a Monte,[3] come si legge nel testo: «et pro omnibus et singulis hominibus et personis de Calci, et de Monte Magno, et de Caprona, et de Capitanìa Pedemontis».[3] In questo luogo ebbero proprietà sin dagli inizi del XII secolo anche i canonici di Pisa, come si legge in un documento dell'anno 1101 del capitolo della Primaziale.[3]

Nel 1375 tutta la valle di Calci, compreso quindi Montemagno, subì le invasioni e le razzie degli inglesi,[3] così come dei fiorentini nell'anno 1441.[3] Tra il XIII e il XIV secolo è documentata a Montemagno la presenza di un ospedale.[3] La frazione fu comune autonomo sotto la Repubblica di Pisa e anche sotto i Medici, in quanto la si trova definita come "comunità" nel 1551 con una popolazione di 522 abitanti.[3] Nel periodo lorenese Montemagno fu unito al comune di Vicopisano e passò sotto Calci solamente nel 1884.

Nel 1080 il paese ha dato i natali al 167º Papa della Chiesa Cattolica Eugenio III, che la Chiesa annovera e venera come Beato.

Nel 1745 sono censite a Montemagno 644 persone,[3] mentre nel 1833 si contano 755 abitanti.[3]

Tra lunedì 24 e giovedì 27 settembre 2018 un grosso incendio, di origine dolosa, ha lambito la frazione distruggendo 1400 ettari di bosco e danneggiando alcune case isolate sul crinale del monte.[10][11]

Monumenti e luoghi d'interesse

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La chiesa di Santa Maria ad Nives
 
La chiesa di San Martino
 
La chiesa di San Lorenzo
  • Chiesa di Santa Maria ad Nives, chiesa parrocchiale della frazione, è attestata al 1179.[12]
  • Chiesa di San Martino, piccola chiesa di origini incerte, è probabile che esistesse già prima dell'anno 1000, quando il territorio del Monte Pisano era giurisdizione dell'arcivescovo di Lucca.[12]
  • Chiesa di San Lorenzo al Sasso, attestata per la prima volta nel 1174,[12] nel XIV secolo passò tra i beni del convento di Sant'Agostino a Nicosia.[12]
  • Oratorio di San Rocco

Geografia antropica

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La frazione è indicata ufficialmente sullo statuto comunale come Montemagno-San Lorenzo,[13] in quanto vi è compresa anche la località di San Lorenzo.

San Lorenzo

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San Lorenzo è una borgata situata nella valle di Montemagno, in direzione di Rezzano-Nicosia, ed era conosciuta anticamente con il toponimo di Anghio.[14]

Posta nei pressi del Il Monte Verruca e la pietra verrucana, la località era sede di una chiesa parrocchiale intitolata a San Lorenzo,[14] documentata dal XII secolo,[12] poi aggregata a Santa Maria ad Nives di Montemagno.[14] In una carta del 975 si legge di un «casale di Anghio» dato in enfiteusi dal vescovo Alberico ai figli del marchese Oberto,[14] insieme ad altri beni nel piviere di Vicopisano.[14] Alcuni terreni qui situati furono proprietà dei monaci di Nicosia in epoca moderna.[14]

  1. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 344.
  2. ^ Zambra di Montemagno, SIRA - Sistema Informativo Regionale Ambientale della Toscana.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Emanuele Repetti, «Montemagno», Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, volume III, Firenze, Allegrini e Mazzoni, 1839, pp. 419–421; PDF dell'Università di Siena.
  4. ^ Botro di Sant'Alessandra, SIRA - Sistema Informativo Regionale Ambientale della Toscana.
  5. ^ Botro delle Felci, SIRA - Sistema Informativo Regionale Ambientale della Toscana.
  6. ^ Botro dei Ronchi, SIRA - Sistema Informativo Regionale Ambientale della Toscana.
  7. ^ Botro delle Conche, SIRA - Sistema Informativo Regionale Ambientale della Toscana.
  8. ^ Botro del Reto, SIRA - Sistema Informativo Regionale Ambientale della Toscana.
  9. ^ Botro del Zuffone, SIRA - Sistema Informativo Regionale Ambientale della Toscana.
  10. ^ Incendio Pisa, sul monte Serra in fiamme 600 ettari e 700 sfollati: chiuso aeroporto Galilei, in il Fatto Quotidiano, 25 settembre 2018. URL consultato il 25 settembre 2018.
  11. ^ Monte Serra, domato l'ultimo rigurgito d'incendio che minacciava Lugnano, in il Tirreno, 27 settembre 2018. URL consultato il 28 settembre 2018.
  12. ^ a b c d e G. Garzella, Insediamento e organizzazione ecclesiastica nelle campagne della Toscana medievale: la Valle Graziosa di Calci, in «Civiltà Urbana Toscana», I, giugno 1995, pp. 28-35.
  13. ^ Statuto comunale di Calci, Art. 4.
  14. ^ a b c d e f Repetti, «Anghio», op. cit., vol. I, p. 91; PDF dell'Università di Siena.

Bibliografia

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  • Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 2, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, pp. 141–143.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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