Palazzo Cipriano Pallavicini
Il palazzo Cipriano Pallavicini è un edificio storico italiano, sito in piazza Fossatello 2, nel centro storico di Genova. È uno dei Palazzi dei Rolli designati, al tempo della Repubblica di Genova, a ospitare gli ospiti di alto rango per conto del governo, durante le visite di stato.
Palazzo Cipriano Pallavicini | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Località | Genova |
Indirizzo | Piazza Fossatello, 2 |
Coordinate | 44°24′43.13″N 8°55′44.13″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XV secolo; 1540; 1840 |
Inaugurazione | XV secolo |
Uso | abitazione/uffici |
Realizzazione | |
Appaltatore | Cipriano Pallavicini Federico Rayper |
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli di Genova | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (ii) (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2006 |
Scheda UNESCO | (EN) Genoa: Le Strade Nuove and the system of the Palazzi dei Rolli (FR) Scheda |
L'edificio è fra i 42 palazzi dei rolli selezionati e dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO il 13 luglio 2006.[1]
Storia e descrizione
modificaNella sede dell'edificio attuale era stata edificata, a partire dal XV secolo, una costruzione ad uso residenziale composta, secondo la tradizione medievale, da due edifici affiancati con sottostanti cisterne per l'acqua e botteghe.[2] L'edificio si trovava in corrispondenza ad un crocevia che nel 1539 si desidera trasformare in una piazza demolendo le casupole circostanti, in quell'epoca Cipriano Pallavicini, (eletto nel 1567 arcivescovo di Genova) coi fratelli Antoniotto e Gerolamo, affida a un autore rimasto anonimo il disegno di una nuova facciata con un prospetto più moderno e dal disegno ispirato al romano Palazzo Caprini di Donato Bramante.[3]
Nel 1571 il palazzo viene venduto ad Antonio Brignole ma nel 1584 ritorna di proprietà della famiglia Pallavicino nella persona di Francesco Pallavicini, titolare della prima iscrizione ai rolli risalente al 1599, l'edificio rimane anche nel rollo successivo dell'anno 1614.
Nei secoli successivi si ha il passaggio di proprietà ai Grillo (1713), ai Saporiti (1718) e, infine, nel 1840 al ticinese Federico Rayper, fornitore della Marina del Regno di Sardegna e padre del pittore Ernesto Rayper che chiede il permesso di elevare l'edificio di due piani e di effettuare un'invasiva ristrutturazione generale durante la quale viene svuotato quasi tutto l'involucro, ne risulta un edificio suddiviso ad appartamenti, con una decorazione di moda neoclassica.[3]
Del primo impianto abitativo rimangono il grande portale dei Carlone, conservato da oltre un secolo al Victoria and Albert Museum di Londra[4] e le incisioni rubensiane.
Galleria d'immagini
modifica-
Veduta della piazza di Fossatello, acquaforte di Antonio Giolfi, 1796
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Rubens, Palazzi di Genova
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Palazzo Caprini nell'incisione di Antoine Lafréry
Note
modifica- ^ (EN) Proposal for the inscription of Genoa Le Strade Nuove and the System of the Palazzi dei Rolli in the Unesco World Heritage List (PDF), vol. 1, Unesco, 2006.
- ^ Poleggi, Genova, p. 15.
- ^ a b Poleggi, Una reggia repubblicana, p. 88.
- ^ doorway originated from the Palazzo Pallavicino in Piazza di Fossatello, Genoa, su collections.vam.ac.uk.
Bibliografia
modifica- Ennio Poleggi, Una reggia repubblicana. Atlante dei palazzi di Genova 1576-1664, Torino, Umebrto Allimandi e C., 1998.
- Ennio Poleggi, Genova, una civiltà di palazzi, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2002, ISBN 9788882155056.
- Clara Altavista, Un esempio eccezionale di architettura all'antica a Genova: il palazzo del cardinale Cipriano Pallavicino in piazza Fossatello (1540-44) (PDF), in Annali di Architettura, n. 20, Vicenza, 2008.
Voci correlate
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Collegamenti esterni
modifica- (IT, EN) Sito ufficiale, su rolliestradenuove.it.