Paolo Ferrario

allenatore di calcio e calciatore italiano
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Paolo Ferrario (Milano, 1º marzo 1942) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Paolo Ferrario
Ferrario al Cesena nel 1970
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza178 cm
Peso82 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1975 - giocatore
Carriera
Giovanili
1950-1959Milan
Squadre di club1
1959-1960Milan5 (0)
1960-1961Lazio7 (1)
1961Milan0 (0)
1961-1962Lazio7 (1)
1962-1963Simmenthal-Monza27 (18)
1963-1966Milan33 (16)
1966-1967Cesena22 (13)
1967-1968Bologna6 (2)
1968Varese1 (0)
1968-1969Perugia21 (6)
1969-1972Cesena73 (21)
1972-1973Ternana4 (0)
1973-1974Bellaria10 (0)
1974-1975Novese24 (9)
Nazionale
1960-1963Italia (bandiera) Italia U-216 (6)
Carriera da allenatore
1976-1978CesenaGiovanili
1976-1977Cesena
1978-1979MilanGiovanili
1979Messina
1980-1981Teramo
1982Venezia
1982-1983Ravenna
1983Conegliano
1983-1985Ospitaletto
1985-1986Rondinella
1986-1988Trento
1988-1989Modena
1990Rimini
1990-1991Trento
1993-1995Ospitaletto
1995-1996Novara
1996-1997BresciaPrimavera
1997-1998Brescia
1998Triestina
2000-2001Cesena
2007Olbia
Palmarès
 Giochi del Mediterraneo
OroItalia 1963
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al dicembre 2008

Caratteristiche tecniche

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Era soprannominato Ciapina (da Ugo Ciappina della famosa "Banda Dovunque") per l'abilità nel realizzare gol di rapina.

Carriera

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Giocatore

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Paolo Ferrario e Gianni Rivera al Milan

Cresciuto nel Milan, a sedici anni entrò già nel giro della prima squadra, esordendo in Serie A il 15 novembre 1959 in Padova-Milan (2-0). Nei tre anni successivi venne dato in prestito alla Lazio, dove restò per due stagioni senza lasciare il segno, e al Monza dove disputò un ottimo campionato di Serie B, segnando 18 gol in 27 partite, che convinsero la società rossonera a richiamarlo a Milano. In questa sua seconda esperienza meneghina sembra trovò spazio in prima squadra nella stagione 1964-65, quando, a causa dei diverbi tra la società e l'asso brasiliano Altafini che spinsero quest'ultimo a trasferirsi temporaneamente in patria,[1][2] Ferrario si trovò a giocare titolare buona parte della stagione. Il suo contributo alla causa fu importante, e con i suoi 12 gol in 20 partite permise al Milan di portarsi a nove lunghezze di vantaggio sui rivali cittadini dell'Inter. Il rientro a febbraio di Altafini a Milan[3] comportò il ritorno in panchina di Ferrario, cui coincise il crollo in campionato dei rossoneri che persero in rimonta la volata scudetto con i nerazzurri.[4]

Successivamente Ferrario giocò anche con Varese, Cesena, Bologna, Perugia terminando la carriera nel 1973 nella Ternana.

In carriera ha totalizzato complessivamente 56 presenze e 19 reti in Serie A e 128 presenze e 46 reti in Serie B.

Se non sfondò mai veramente nel calcio professionistico, ciò fu dovuto in buona parte alla passione di Ferrario per l'ippica e le scommesse, che prevaleva perfino su quella per il calcio,[4] e in generale a un'indole esuberante e distratta, che non lo fece mai dedicare appieno alla causa calcistica.[5]

Allenatore

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Dopo la fine della carriera di calciatore è diventato allenatore iniziando nelle giovanili del Cesena.

Nel 1977 ha partecipato al supercorso di Coverciano e dopo un anno nelle giovanili del Milan ha iniziato un pellegrinaggio tra diverse squadre tra le quali Messina, Brescia Calcio, Cesena, Venezia, Ospitaletto (nella stagione 1983-1984[6]), Ravenna[7], Triestina, Rimini, Trento (dove ha ottenuto il miglior risultato sportivo della società gialloblù, un settimo posto nel campionato di Serie C1) e Olbia.

Palmarès

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Giocatore

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Milan: 1959, 1960

Nazionale

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Italia 1963

Allenatore

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Novara: 1995-1996 (girone A)
  1. ^ L'eroe di Wembley è stato ripagato con la solita moneta: l'ingratitudine (JPG), in MilanInter, 20 settembre 1964, p. 10. URL consultato il 15 luglio 2023.
  2. ^ L'eroe di Wembley è stato ripagato con la solita moneta: l'ingratitudine (JPG), in MilanInter, 20 settembre 1964, p. 10. URL consultato il 15 luglio 2023.
  3. ^ Il ritorno di Josè (JPG), in MilanInter, 1º febbraio 1965, p. 4. URL consultato il 15 luglio 2023.
  4. ^ a b Paolone Ferrario (JPG), in Intrepido, pp. 21–22. URL consultato il 15 luglio 2023.
  5. ^ Paolo Ferrario ovvero: il "suicidio" di un campione (JPG), in MilanInter, 16 settembre 1963, p. 11. URL consultato il 15 luglio 2023.
  6. ^ Beltrami, 1984, p. 301.
  7. ^ Beltrami, 1983, p. 307.

Bibliografia

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  • Almanacco illustrato dal calcio 1975, Panini, p. 295.
  • Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1984, Modena, Panini, 1983.
  • Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1985, Modena, Panini, 1984.

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