Paolo Sollier

calciatore, scrittore e allenatore di calcio italiano

Paolo Sollier (Chiomonte, 13 gennaio 1948) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista[1].

Paolo Sollier
Sollier al Perugia a metà degli anni 70, nel suo classico saluto ai tifosi col pugno alzato.
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza171 cm
Peso68 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Carriera
Giovanili
19??-1967Vanchiglia
Squadre di club1
1967-1969Cinzano60 (12)
1969-1973Cossatese129 (20)
1973-1974Pro Vercelli37 (5)
1974-1976Perugia51 (7)
1976-1979Rimini86 (4)
1979-1981Pro Vercelli63 (7)
1981-1984Biellese85 (7)
1984-1985Cossatese15 (1)
Carriera da allenatore
1985-1987 Sant'Orso Aosta
1987-1988Saint-Vincent
1988-1989Bellinzago
1989-1990Oltrepò
1990-1991Pro Vercelli
1991-1993Corbetta
1993-1994 Real Cesate
1994-1995Biellese-Vigliano
1995-1996Pontevecchio
1997-2004Sancolombano
2004-2006 Brembio
2006-2007 Villanterio
2008-2009Castellettese
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Biografia

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Sollier sfoglia il Quotidiano dei lavoratori a metà degli anni 70 con il collega Giancarlo Raffaeli

Figlio di un dipendente dell'azienda elettrica, crebbe nel quartiere Vanchiglietta di Torino dove, in giovane età, si avvicinò all'impegno sociale col Gruppo Emmaus e con Mani Tese, che definisce «gruppi cattolici del dissenso».[2] Lasciata l'associazione, nel 1968 si iscrisse alla facoltà di scienze politiche, che però abbandonò dopo un anno per lavorare allo stabilimento Mirafiori della FIAT.[3]

Successivamente svolse l'attività di calciatore a tempo pieno, senza però rinunciare all'impegno politico: «la critica principale che mi è stata rivolta [è come si conciliava la mia militanza a sinistra con i guadagni da calciatore, ndr], ma il mio era lo stipendio di un buon impiegato. Se mi sentivo un privilegiato era per un altro motivo, perché facevo il lavoro dei miei sogni, il calciatore. Una fortuna che capita a pochi».[3]

La sua notorietà è dovuta principalmente al libro Calci e sputi e colpi di testa, pubblicato nel 1976, nel quale il calciatore racconta la propria militanza in Avanguardia operaia e descrive il mondo del calcio da un punto di vista alternativo rispetto ai colleghi:[3][4] nell'occasione venne deferito dalla FIGC. Diventa emblematico il suo saluto col pugno chiuso rivolto ai tifosi del Perugia, un gesto che gli provoca l'antipatia delle curve di stampo neofascista,[3] in particolar modo quella della Lazio;[2] ebbe a ricordare anni dopo: «non era propaganda. Non era un gesto indirizzato ai tifosi ma a me stesso, per ricordarmi ogni volta chi fossi e da dove venivo. E per far sapere ai miei amici che restavo quello di sempre. Il ragazzo che al campetto, tanti anni prima, così si rivolgeva a loro. Con quello che per noi era un segno di riconoscimento».[3]

Dopo il ritiro dall'attività agonistica, collabora con quotidiani e riviste, tra cui Reporter, Il Mattino di Padova, Tuttosport e MicroMega. Allena per qualche anno squadre di categorie inferiori e nel 2008 pubblica il libro Spogliatoio, scritto a quattro mani con Paolo La Bua, ed esce la riedizione di Calci e sputi e colpi di testa, completata da articoli dell'epoca e recensioni.

Carriera

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Giocatore

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Sollier in azione a Perugia nel 1974, al tiro contro il Catanzaro.

Nei primi anni 70 gioca in Serie C con Cossatese e Pro Vercelli. Si trasferisce in seguito al Perugia dove, a metà del decennio, dapprima contribuisce alla vittoria nel campionato di Serie B e poi partecipa alla prima stagione in Serie A della squadra umbra. Milita quindi per un triennio nel Rimini tra i cadetti, per proseguire la carriera in Serie C, di nuovo a Vercelli e poi nella Biellese.

In carriera ha totalizzato complessivamente 21 presenze in Serie A e 124 presenze e 11 reti in Serie B.

Allenatore

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Terminata l'esperienza da giocatore, Sollier diventa allenatore, con una carriera vissuta essenzialmente nel calcio dilettantistico.

Dal 2005 è inoltre il tecnico dell'Osvaldo Soriano Football Club, la selezione calcistica degli scrittori.

Palmarès

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Giocatore

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Cossatese: 1971-1972 (girone A)
Perugia: 1974-1975
Biellese: 1982-1983 (girone A)

Allenatore

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Sancolombano: 1997-1998 (girone B Lombardia)
  • Paolo Sollier, Calci e sputi e colpi di testa - Riflessioni autobiografiche di un calciatore per caso, Gammalibri, 1976.
  • Paolo Sollier e Paolo La Bua, Spogliatoio, Kaos Edizioni, 2008.
  1. ^ Compagno Paolo Sollier, calciatore, su ilmanifesto.it, 12 novembre 2022. URL consultato il 17 gennaio 2024 (archiviato il 17 gennaio 2024).
  2. ^ a b Paolo Brusorio, Sollier: "Invecchio con lo spirito del Sessantotto. Sarò sempre quel pugno chiuso", su lastampa.it, 11 gennaio 2018.
  3. ^ a b c d e Fabrizio Salvio, A Berlusconi direi sempre no, in SportWeek, La Gazzetta dello Sport, 14 marzo 2015, p. 33.
  4. ^ (FR) Yann Dey-Helle, Paolo Sollier, des grèves de la Mirafiori aux terrains de Série A, su dialectik-football.info, 17 luglio 2019.

Bibliografia

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  • Davide Rota e Silvio Brognara, Football dal 1902: storia della Biellese, Biella, Editrice Il Biellese, 1996, p. 556.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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