Pink Panther (videogioco)
Pink Panther è un videogioco pubblicato nel 1988 per diversi home computer, il primo in cui si controlla il personaggio della Pantera Rosa. Ricevette generalmente recensioni da medie a molto negative.
Pink Panther videogioco | |
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Schermata su Amiga | |
Piattaforma | Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, MSX, ZX Spectrum |
Data di pubblicazione | 1988 |
Genere | Avventura dinamica |
Tema | Serie animata |
Origine | Germania |
Sviluppo | reLINE |
Pubblicazione | Gremlin Graphics, Magic Bytes |
Design | Rolf Lakämper |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | Joystick |
Supporto | Cassetta, dischetto |
Modalità di gioco
modificaIn questo gioco la Pantera Rosa è un aspirante ladro e si fa assumere come maggiordomo al solo scopo di derubare i ricchi proprietari durante la notte. L'obiettivo è derubare quattro abitazioni, di ricchezza variabile, ma non tutte subito accessibili; per essere assunto deve procurarsi determinati oggetti che gli diano un aspetto più rispettabile, ad esempio per lavorare nella casa meno altolocata è necessario un cappello a cilindro. All'inizio del gioco si può scegliere se andare all'ufficio di collocamento per farsi assumere e cominciare quindi l'azione notturna, oppure all'emporio per acquistare oggetti (inizialmente si ha denaro a sufficienza solo per il cappello a cilindro, poi grazie ai furti si accumula denaro).
Le abitazioni sono ambienti su più piani collegati da scale, con visuale isometrica e scorrimento multidirezionale, in cui i personaggi possono muoversi anche un po' in profondità. Per la casa si aggira il proprietario che soffre di sonnambulismo e se si imbatte in un ostacolo si sveglia e smaschera la Pantera Rosa, che perde così una vita; inoltre può comparire l'Ispettore Clouseau che gli dà la caccia. La Pantera Rosa deve raccogliere gli oggetti di valore e può utilizzare altri oggetti in suo possesso, ad esempio suonando un campanello fa in modo che il sonnambulo cambi direzione, o piazzando una tavola può fargli scavalcare un ostacolo. Tra gli altri trucchi che può avere a disposizione ci sono finte pantere rosa gonfiabili o i "buchi portatili" che piazzati a terra diventano buchi veri (un'assurdità tipica del cartone animato).
Bibliografia
modifica- Pink Panther (JPG) (Amiga, ST), in Zzap!, anno 3, n. 25, Milano, Edizioni Hobby, luglio-agosto 1988, p. 55, OCLC 955306919.
- Pink Panther (JPG), in Amiga Byte, n. 2, Milano, Arcadia/Elettronica 2000, giugno 1988, p. 13, OCLC 955729050.
- Pink Panther (JPG) (Amiga), in Enigma, n. 6, Milano, Free Time Editions, giugno 1988, pp. 57-58, OCLC 955414488.
- (EN) Pink Panther (JPG) (C64), in Zzap!64, n. 43, Ludlow, Newsfield, novembre 1988, p. 23, ISSN 0954-867X .
- (EN) Pink Panther (JPG), in Computer and Video Games, n. 79, Peterborough, EMAP, maggio 1988, pp. 42-43, ISSN 0261-3697 .
- (EN) Pink Panther (JPG) (ZX), in Crash, n. 57, Ludlow, Newsfield, ottobre 1988, p. 24, ISSN 0954-8661 .
Collegamenti esterni
modifica- Roberto Nicoletti, Pink Panther, su Ready64.org.
- (EN) Pink Panther, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Kim Lemon, Pink Panther, su Lemon64.com.
- (EN) Pink Panther, su SpectrumComputing.co.uk.
- (EN) Pink Panther, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.