Regio VII Via Lata
La Regio VII Via Lata era la settima delle 14 regioni di Roma augustea classificata poi nei Cataloghi regionari della metà del IV secolo. Prese il nome dalla Via Lata (attuale Via del Corso) e si estendeva da essa, per tutto il percorso compreso fra la Porta Fontinalis delle mura serviane e la porta Flaminia delle mura aureliane, verso est, fino alle pendici del colle Quirinale, includendo totalmente il Pincio. Confinava a ovest con la Regio IX Circus Flaminius, a sud con la Regio VIII Forum Romanum e a est con la Regio VI Alta Semita.[1]
Regio VII Via Lata | |
---|---|
Civiltà | romana |
Epoca | dall'VIII secolo a.C. al V secolo d.C. |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Roma |
Amministrazione | |
Patrimonio | Roma |
Topografia
modificaIn senso nord-sud la Regio si estendeva dalla porta Flaminia alla Porta Fontinalis, mentre in senso ovest-est, occupava la parte del Campo Marzio a est della Via Lata fino alle pendici del Quirinale, con una forma a cuneo, per una lunghezza di circa 2 km ed una larghezza compresa fra circa 200 e circa 500 m.
Alla metà del IV secolo l'ampiezza della Regio era indicata nei Cataloghi regionari in 13.200 piedi romani, nel Curiosum, o 15.700 piedi romani, nella Notitia, misure rispettivamente pari a circa 3.900 e a circa 4.650 metri[2].
Caratteristiche
modificaLa Regio era divisa in 15 vici (rioni), 15 aediculae (edicole), 3.805 insulae (caseggiati), 120 domus (case patrizie), 25 horrea (magazzini), 75 balnea (bagni), 76 laci (fontane) e 15 pistrina (panetterie). L'area era sorvegliata da 2 curatores e da 48 vicomagistri.[2]
Principali monumenti pubblici
modificaTra i principali monumenti di questa regione si ricordano:
- il lacus Ganymedis,
- l'Arcus Novus di Diocleziano,
- il nympheum Iovis,
- il campus Agrippae,
- il tempio del Sole,
- la porticus Vipsania,
- i due templi nuovi della Speranza e della Fortuna,
- la statua equestre di Tiridate I, re degli Armeni,
- il Forum Suarium,
- gli Horti Largiani,
- gli Horti Lucullani e
- la Porta Flaminia nelle Mura aureliane,
- la Statio cohortis I vigilum.
Storia
modificaNote
modifica- ^ M.C. Capanna, Pomeria, regiones di Augusto, murus Aureliani, viae. 775/750 a.C. - 279 d.C., in «Atlante di Roma antica», a cura di Andrea Carandini, vol.II, Mondadori Electa, Milano 2012, tav. II.
- ^ a b Cataloghi regionari, REGIO VII VIA LATA.
Bibliografia
modifica- Fonti primarie
- Cataloghi regionari. URL consultato il 5 settembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2019).
- Fonti storiografiche moderne
- Filippo Coarelli, Guida archeologica di Roma, Roma-Bari, Laterza, 2012, ISBN 978-88-420-8589-8.
- Carlo Pavia, Guida archeologica di Roma, Roma, Gangemi, 2001, ISBN 978-88-492-0064-5.
- Samuel Ball Platner & Thomas Ashby, A Topographical Dictionary of Ancient Rome, London, Oxford University Press, 1929.
- Riccardo Montalbano, Via Lata meridionale. Contributo alla carta archeologica di Roma, Roma, Palombi Editori, 2016, ISBN 978-88-6060-735-5.