Slittino ai XVII Giochi olimpici invernali - Singolo femminile

La gara del singolo femminile di slittino dei XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer si disputò nelle giornate del 15 e 16 febbraio 1994 sul tracciato del Lillehammer Olympic Bobsleigh and Luge Track, situato nella frazione di Hunderfossen del comune di Lillehammer.

Bandiera olimpica 
Singolo femminile
Lillehammer 1994
Informazioni generali
LuogoLillehammer
Periodo15 e 16 febbraio
Partecipanti25 da 14 nazioni
Podio
Medaglia d'oro Gerda Weissensteiner Italia (bandiera) Italia
Medaglia d'argento Susi Erdmann Germania (bandiera) Germania
Medaglia di bronzo Andrea Tagwerker Austria (bandiera) Austria
Edizione precedente e successiva
Albertville 1992 Nagano 1998

L'italiana Gerda Weissensteiner conquistò la medaglia d'oro, mentre quelle d'argento e di bronzo andarono rispettivamente alla tedesca Susi Erdmann ed all'austriaca Andrea Tagwerker.

Resoconto

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In base a quanto previsto dal regolamento di qualificazione, poterono prendere parte alla competizione 25 atlete e ogni comitato nazionale poté schierare fino ad un massimo di tre partecipanti, sulla base della classifica della Coppa del Mondo 1993/94 risultante alla data ultima per la composizione delle delegazioni che avrebbero partecipato ai Giochi olimpici da parte dei vari comitati. Presenti al via, tra le altre concorrenti, l'austriaca Doris Neuner, campionessa olimpica uscente, nonché le altre due atlete a podio in quell'edizione di Albertville 1992, nell'ordine la sorella Angelika e la tedesca Susi Erdmann; in gara vi furono anche l'italiana Gerda Weissensteiner, all'epoca detentrice del titolo iridato vinto a Calgary 1993, e l'altra tedesca Gabriele Kohlisch, che trionfò nell'ultima edizione di Coppa del Mondo.

Medaglia d'oro e titolo olimpico fu appannaggio dell'italiana Gerda Weissensteiner, che sopravanzò sul podio la tedesca Susi Erdmann e l'austriaca Andrea Tagwerker, rispettivamente seconda e terza classificata; la vittoria della Weissensteiner non parse mai in bilico: nella prima discesa fece segnare il nuovo record del tracciato staccando di oltre due decimi di secondo le più immediate inseguitrici, confermandosi la più veloce anche in ognuna delle altre tre manches in programma e l'unica a scendere per quattro volte sotto il muro dei 49 secondi, chiuse la competizione con oltre sette decimi di vantaggio sulla Erdmann e più di un secondo su tutte le altre atlete, al contrario delle altre due competizioni del singolo maschile e del doppio che videro margini di vittoria estremamente ridotti[1][2].

Se il primo posto non fu mai in discussione lo stesso discorso invece non poté farsi per le altre posizioni: nella seconda discesa un piccolo errore estromise dalle zone altissime della classifica la tedesca Gabriele Kohlisch, terza dopo la prima prova, e, al termine della terza frazione, la classifica provvisoria vedeva l'altra atleta azzurra Natalie Obkircher insidiare il terzo posto della Tagwerker distante soli otto centesimi; nell'ultima prova però non andò oltre l'undicesimo tempo e perse quindi anche il quarto posto a vantaggio dell'altra austriaca Angelika Neuner.

Questo fu il secondo successo di un'atleta italiana dopo l'oro di Erika Lechner a Grenoble 1968; con questa vittoria la Weissensteiner riuscì a trionfare, in un solo biennio, in tutte e quattro le più importanti competizioni del panorama slittinistico mondiale, vale a dire l'Olimpiade, la Coppa del Mondo, il campionato mondiale e quello europeo. Prima di lei solo l'ex sovietica Vera Zozulja riuscì in questa impresa in campo femminile.

Risultati

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Pos. Atleta Nazione 1ª manche 2ª manche 3ª manche 4ª manche Totale Distacco
  Gerda Weissensteiner   Italia 48"740 48"890 48"950 48"937 3'15"517
  Susi Erdmann   Germania 48"989 48"893 49"340 49"054 3'16"276 +0"759
  Andrea Tagwerker   Austria 48"961 49"157 49"277 49"257 3'16"652 +1"135
4 Angelika Neuner   Austria 49"055 49"152 49"315 49"379 3'16"901 +1"384
5 Natalie Obkircher   Italia 49"046 49"252 49"181 49"458 3'16"937 +1"420
6 Gabriele Kohlisch   Germania 48"988 49"323 49"301 49"585 3'17"197 +1"680
7 Irina Gubkina   Russia 49"167 49"231 49"376 49"424 3'17"198 +1"681
8 Natalija Jakušenko   Ucraina 49"233 49"304 49"413 49"428 3'17"378 +1"861
9 Anna Orlova   Lettonia 49"301 49"526 49"297 49"363 3'17"487 +1"970
10 Doris Neuner   Austria 49"331 49"717 49"319 49"459 3'17"826 +2"309
11 Cameron Myler   Stati Uniti 49"201 49"763 49"324 49"546 3'17"834 +2"317
12 Bethany Calcaterra-McMahon   Stati Uniti 49"733 49"542 49"304 49"426 3'18"005 +2"488
13 Pia Wedege   Norvegia 49"367 49"490 49"720 49"470 3'18"047 +2"530
14 Jana Bode   Germania 50"099 49"296 49"467 49"239 3'18"101 +2"584
15 Mária Jasenčáková   Slovacchia 49"411 50"351 49"276 49"418 3'18"456 +2"939
16 Evija Šulce   Lettonia 49"795 49"819 49"625 49"718 3'18"957 +3"440
17 Iluta Gaile   Lettonia 49"973 49"736 49"636 49"704 3'19"049 +3"532
18 Olga Novikova   Russia 49"860 50"044 49"842 50"231 3'19"977 +4"460
19 Helen Novikov   Estonia 50"160 50"172 49"808 50"193 3'20"333 +4"816
20 Anne Abernathy   Isole Vergini Americane 50"698 50"190 49"776 50"167 3'20"831 +5"314
21 Adriana Turea   Romania 50"324 50"588 50"393 50"556 3'21"861 +6"344
22 Sorina Grigore   Romania 51"324 50"800 50"572 50"508 3'23"204 +7"687
23 Verona Marjanović   Bosnia ed Erzegovina 50"586 51"707 51"365 51"121 3'24"779 +9"262
24 Greta Sebald   Grecia 1'43"585 50"824 49"777 49"955 4'14"141 +58"624
DNF Erin Warren   Stati Uniti DNF

Data: martedì 15 febbraio 1994
Ora locale 1ª manche: 10:00 (UTC+1)
Ora locale 2ª manche: 11:30 (UTC+1)
Data: mercoledì 16 febbraio 1994
Ora locale 3ª manche: 10:00 (UTC+1)
Ora locale 4ª manche: 11:15 (UTC+1)

Pista: Lillehammer Olympic Bobsleigh and Luge Track
Lunghezza: 1 185 m.
Curve: 13 (9 a sinistra e 4 a destra)
Partenza: 325 m. s.l.m.
Arrivo: 240 m. s.l.m.
Dislivello: 85 m.[3]

Legenda:

  • DNS = non partita (did not start)
  • DNF = gara non completata (did not finish)
  • DSQ = squalificata (disqualified)
  • Pos. = posizione
  1. ^ Olympic Review n. 317/318, pp. 141-143
  2. ^ Carlo Coscia, Gerda e lo slittino un amore d'oro, in La Stampa, 17 febbraio 1994, p. 33. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  3. ^ Official Report of the XVII Olympic Winter Games, vol. 4, p. 68

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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