Sophia Kianni
Sophia Kianni (13 dicembre 2001) è un'attivista e imprenditrice statunitense di origini iraniane.
È la fondatrice e direttrice esecutiva di Climate Cardinals, un'organizzazione no-profit internazionale con 9000 volontari in oltre 40 paesi[1], e la più giovane persona che abbia mai ricoperto il ruolo di consigliere dell'Organizzazione delle Nazioni Unite[2].
Ha fatto parte o fa tuttora parte di consigli di amministrazione e consigli consultivi per The New York Times, il Forum economico mondiale, il Web Summit, l'Environmental Media Association, Aśoka, l'American Lung Association e la Born This Way Foundation di Lady Gaga[1].
Biografia
modificaSophia Kianni è nata il 13 dicembre 2001. Vive con la famiglia a McLean, in Virginia[3][4].
Ha studiato alla Henry Wadsworth Longfellow Middle School, dove ha partecipato e vinto alle Olimpiadi della scienza dello stato[5], e alla Thomas Jefferson High School for Science and Technology, dove è stata semifinalista del National Merit Scholarship Program[6]. Dopo essersi diplomata al liceo nel 2020, ha frequentato l'Università dell'Indiana, trasferendosi successivamente all'Università di Stanford nel 2021, dove si sta specializzando in Scienza, Tecnologia e Società e studia scienze del clima e politiche sanitarie[7][8].
In questi anni ha ricevuto ampia attenzione da parte dei media come esempio di un'adolescente che reagisce alle misure di distanziamento sociale legate alla pandemia di COVID-19[4][9][10].
Attivismo
modificaHa iniziato ad interessarsi all'attivismo climatico già durante le scuole medie[11]. Successivamente si è unita al gruppo di Greta Thunberg, Fridays for Future, assentandosi da scuola per sostenere le iniziative sul cambiamento climatico[11]. Ha anche contribuito a organizzare lo sciopero climatico Fridays for Future del 2019, di cui nello stesso anno diviene stratega nazionale, e coordinatrice dei partenariati nazionali per Zero Hour[3][12].
A novembre 2019, si unisce ad un gruppo di manifestanti, coordinati da Extinction Rebellion, che intendeva organizzare uno sciopero della fame di una settimana e un sit-in presso l'ufficio dello Speaker della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi a Washington[13], chiedendole di parlare con loro per un'ora davanti alla telecamera riguardo al cambiamento climatico. A livello locale c'erano circa una dozzina di partecipanti e Sophia a 17 anni era la più giovane e una delle due donne presenti[14][15]. Sophia non era un membro di XR e ha partecipato solo al primo giorno del sit-in, ma ha tenuto un discorso preparato e interviste alla stampa e ha continuato lo sciopero della fame a distanza[14][16]. Ha scritto della sua partecipazione alla protesta per Teen Vogue[11], e nel 2020 ha agito come portavoce di Extinction Rebellion[17][18].
Nel 2020 a causa delle misure di distanziamento sociale per la pandemia di COVID-19 il suo programma di attivismo è stato ridotto così come i suoi impegni programmati come relatrice in vari college tra cui l'Università di Stanford, l'Università di Princeton e l'Università Duke sono stati rimandati[4][19]. In altre università, come la Michigan Technological University ha invece potuto tenere dei discorsi, in remoto[20].
In questo periodo ha deciso di accelerare lo sviluppo di un sito we, Climate Cardinals, con lo scopo di tradurre le informazioni e le news sui cambiamenti climatici in diverse lingue[19].
A luglio 2020, è stata nominato dal Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres nel suo nuovo gruppo consultivo giovanile sui cambiamenti climatici, un gruppo di sette giovani leader climatici per consigliarlo sulle azioni da intraprendere per la crisi climatica[21][22]. Sophia era il più giovane del gruppo, che variava dai 18 ai 28 anni[23], ed era l'unica a rappresentare gli Stati Uniti, il Medio Oriente e l'Iran[24].
A settembre 2021, è stata uno dei 4 co-presidenti dell'evento Youth4Climate a Milano, preliminare alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021 o COP26[25][26]. Climate Cardinals ha tradotto il manifesto Youth4Climate nelle 6 lingue ufficiali delle Nazioni Unite. Alla stessa COP26, nel novembre 2021 a Glasgow, Sophia è intervenuta in diversi panel e ha incontrato António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite. Nell'ottobre 2022, è stata coperta da Vogue Arabia per aver rappresentato l'ONU e aver parlato alla COP27 a Sharm el-Sheikh, in Egitto[27]. Nel 2023 entra a far parte del consiglio di amministrazione del Museo per le Nazioni Unite - UN Live[28].
Giornalismo
modificaHa scritto un articolo del 2019 per Teen Vogue riguardo lo sciopero della fame nell'ufficio di Nancy Pelosi a Washington[11]. Nel 2020, ha scritto due articoli sugli effetti del coronavirus, per l'edizione mediorientale della rivista Cosmopolitan riguardo la celebrazione di Nawrūz[29] da parte della sua famiglia allargata, e un altro per il sito Refinery29 a proposito del suo programma quotidiano come attivista per il clima, che è stato ampiamente diffuso[30]. Ha scritto un articolo per MTV News per il 50º anniversario della Giornata della Terra, che ha contribuito a coordinare[31], e un altro nel 2022 per The Washington Post su come vive in modo sostenibile al college[7].
Dal 2021, ha iniziato a ospitare un podcast per The New Fashion Initiative, intervistando esperti coinvolti nel settore della moda sull'affrontare il cambiamento climatico[32]. Nel 2023 ha collaborato con Greta Thunberg e Vanessa Nakate per scrivere un editoriale della CNN definendo un tradimento l'appoggio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden al Willow project di trivellazione petrolifera in Alaska[28][33].
Riconoscimenti
modificaA novembre 2023 Sophia è stata inserita nell'elenco è stata inserita nell'elenco 100 Women della BBC[34].
Note
modifica- ^ a b (EN) Overview of public profile, su en.unesco.org. URL consultato il 25 marzo 2024.
- ^ (EN) Olivia Peluso e Igor Bosilovski, Sophia Kianni, in Forbes, 29 novembre 2022. URL consultato il 4 dicembre 2022.
- ^ a b (EN) Travis M. Andrews, We're all video chatting now. But some of us hate it., in Washington Post, 30 marzo 2020. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2020).
- ^ a b c (EN) Gili Malinsky, Less Taco Bell, more investing: How a high school senior is learning about money while at home, su grow.acorns.com, Acorns, 1º aprile 2020. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2020).
- ^ (EN) Longfellow Science Olympiad team tops in Virginia, in InsideNoVa, 22 aprile 2016. URL consultato il 21 aprile 2020.
- ^ Two Hundred Thirty-Seven Students Named 2020 National Merit Semifinalists, su Fairfax County Public Schools, 17 settembre 2019. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2020).
- ^ a b (EN) Sophia Kianni, Perspective | How a student tries to be sustainable: Biking, activism and food, in The Washington Post, 13 aprile 2022. URL consultato il 18 aprile 2022.
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- ^ AJ Willingham, Stuck at home, families find a new way to bond: creating TikTok videos, in CNN, 19 aprile 2020. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2020).
- ^ Megan McCluskey, How High Schoolers Are Planning Online Prom Parties Amid Coronavirus, in Time, 19 marzo 2020. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2020).
- ^ a b c d (EN) Sophia Kianni, Why I Went on Hunger Strike at Nancy Pelosi's Office, in Teen Vogue, 11 dicembre 2019. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2020).
- ^ (EN) Anika Nayak, Best Sustainable Gift Ideas for Your Environmentally-Conscious Friends, in Teen Vogue, 20 dicembre 2019. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2020).
- ^ (EN) K. Sophie Will, Extinction Rebellion aims to turn up political heat with hunger strikes, in Reuters, 21 novembre 2019. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2020).
- ^ a b Lena Felton, Meet the 17-year-old climate activist who skipped school to hunger strike at the Capitol, in The Lily, 18 novembre 2019. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2020).
- ^ Emily Holden, Hunger strikers target Pelosi in push for Democrats to take action on climate crisis, in The Guardian, 18 novembre 2019. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2020).
- ^ (EN) No Food No Future: Hunger Strike for Climate Action, su The Years Project, 2 marzo 2020. URL consultato il 22 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2021).«Sophia went for days without food»
- ^ Eve Mosher, Extinction Rebellion Congratulates Oscar Winner and Collaborator Joaquin Phoenix, su Extinction Rebellion NYC, 10 febbraio 2020. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2020).
- ^ Kristina Monllos, How Extinction Rebellion is using social media and marketing to grow a movement, su Digiday, 18 marzo 2020. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2020).
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- ^ Kelley Christensen, Michigan Tech virtual World Water Day, in The Mining Gazette, 19 marzo 2020. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2021).
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- ^ (EN) Matthew Lavietes, 'Bold leadership': Seven young climate activists to have a say in UN, in The Sydney Morning Herald, 28 luglio 2020. URL consultato il 6 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2020).
- ^ (EN) Joe Hobbs, First Person: Turning 'apathetic people into climate activists'; a young person's view, in UN News, 3 agosto 2020. URL consultato il 6 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2020).
- ^ Francesca Gibson, Meet Sophia Kianni, the Irani-American climate activist who is trying to change the world, in Cosmopolitan Middle East, Sep 28, 2020. URL consultato il 23 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2020).
- ^ Youth4Climate: Driving Ambition - Youth4Climate Manifesto released, su Ministero della Transizione Ecologica. URL consultato il 18 novembre 2021.
- ^ Nicoletta Spolini, Youth4Climate: dopo l'evento di Milano tutti in piazza con Greta Thunberg e Vanessa Nakate, in Vogue Italia, 1º ottobre 2021. URL consultato il 18 novembre 2021.
- ^ (EN) Meet Sophia Kianni, the Iranian-American Climate Activist Representing the Middle East at Cop27 in Egypt, su Vogue Arabia, 31 ottobre 2022. URL consultato l'11 marzo 2023.
- ^ a b (EN) Sophia Kianni, Greta Thunberg e Vanessa Nakate, Opinion: Biden betrays our generation by greenlighting the Willow Project, in CNN, 7 aprile 2023. URL consultato il 29 giugno 2023.
- ^ (EN) Sophia Kianni, How coronavirus has affected my celebration of Nowruz, in Cosmopolitan Middle East, 29 marzo 2020. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2020).
- ^ (EN) Sophia Kianni, What It's Really Like To Be A Climate Change Activist In Quarantine, su Refinery29, 22 aprile 2020. URL consultato il 22 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2020).
- ^ Sophia Kianni, Earth Day Has Passed. Now What?, in MTV News, 30 aprile 2020. URL consultato il 5 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2020).
- ^ (EN) Cat Kutz e Olivia Garcia, Meet Sophia Kianni: Young Climate Change Changemaker, in Smithsonian, 23 marzo 2021. URL consultato il 7 giugno 2021.
- ^ (EN) Ellen Halliday, Sophia Kianni: Countries must put their money where their mouth is, in Prospect, 14 giugno 2023. URL consultato il 29 giugno 2023.
- ^ (EN) BBC 100 Women 2023: Who is on the list this year?, su BBC News, 23 novembre 2023. URL consultato il 24 novembre 2023.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Climate Cardinals, su climatecardinals.org.
- (EN) Overview of public profile, su en.unesco.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 1550167931782429520000 |
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