Sorengo
Sorengo è un comune svizzero di 2159 abitanti del Canton Ticino, nel distretto di Lugano.
Sorengo comune | |
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Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta | |
Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Ticino |
Distretto | Lugano |
Amministrazione | |
Lingue ufficiali | Italiano |
Territorio | |
Coordinate | 45°59′59″N 8°56′18″E |
Altitudine | 430 e 371 m s.l.m. |
Superficie | 0,88 km² |
Abitanti | 2 159 (31.12.2023) |
Densità | 2 453,41 ab./km² |
Frazioni | Cortivallo, Cremignone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6924 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 5225 |
Targa | TI |
Circolo | Vezia |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaSorengo è situato ca. 2 km a ovest di Lugano.
Storia
modificaSimboli
modificaLo stemma comunale è stato adottato 1952 e raffigura un castagno sradicato d'oro, in campo verde, circondato da quattro pettirossi. Gli uccellini alludono al nomignolo picitt, con il quale vengono chiamati gli abitanti e simboleggiano inoltre l'infanzia che qui nasce, cresce e fiorisce grazie alla presenza di una clinica con un importante reparto maternità e dell'Istituto dell'Opera Ticinese per l'Aiuto alla Fanciullezza (OTAF).[1]
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modifica- Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, attestata dal 1298 ma eretta nell'XI secolo[2];
- Cappella[senza fonte] della Clinica Sant'Anna[2], eretta nel 1964, con vetrate di Emilio Maria Beretta e una Via crucis e un tabernacolo di poco successivi[3];
- Cimitero e relativa cappella, nella quale si conservano un Crocifisso affrescato nel 1843 da Giovanni Battista Sertorio e cappelle funerarie realizzate fra il XIX e il XX secolo[senza fonte];
- Cappella votiva in località Cremignone, con l'affresco ottocentesco Madonna con sant'Antonio abate e san Domenico di Guzmán[4];
- Cappella di San Grato, con l'affresco Madonna col Bambino[senza fonte].
Architetture civili
modifica- Case parrocchiali costruite sulle rovine[senza fonte] di un cinquecentesco convento dei cappuccini[2];
- Villa Lampugnani, con un bassorilievo del XV secolo e ali del XVIII secolo[senza fonte];
- Casa-atelier di Pietro Chiesa, risalente al 1934[senza fonte];
- Villa Pagnamenta, realizzata negli anni 1920[senza fonte];
- Casa La Colombaia, del 1948[senza fonte];
Altro
modifica- "Pergolone", via pergolata[senza fonte];
- Muri perimetrali di via Al Colle[senza fonte].
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaL'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[2]:
Abitanti censiti[5]
Cultura
modificaDal 1986 a Sorengo ha sede l'università privata statunitense Franklin College Switzerland[2]. Dal 12 aprile 2014 l'allora Franklin College ha ottenuto a pieno titolo il riconoscimento quale università da parte della Conferenza universitaria svizzera, facendone in tal modo la sola università al mondo accreditata sia nella Svizzera che negli Stati Uniti d'America. Da quell'anno la ragione sociale è cambiata in Franklin University Switzerland[senza fonte].
Infrastrutture e trasporti
modificaSorengo è servito dalle stazioni di Sorengo e di Sorengo Laghetto della ferrovia Lugano-Ponte Tresa, oltre che dalla linea 13 della TPL (Trasporti Pubblici Luganesi) e dal servizio AutoPostale.
Amministrazione
modificaOgni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.
Note
modifica- ^ Antonella Meuli, Presentazione, su Comune di Sorengo. URL consultato il 27 febbraio 2023.
- ^ a b c d e Antonio Gili, Sorengo, in Dizionario storico della Svizzera, 17 dicembre 2010. URL consultato il 6 novembre 2017.
- ^ Guida d'arte della Svizzera italiana, pp. 334–335.
- ^ Mario Redaelli (a cura di), Sorengo Cortivallo Cremignone, Sorengo, Comune di Sorengo, 1995, p. 113.
- ^ Dizionario storico della Svizzera, Ufficio cantonale di statistica di Bellinzona
Bibliografia
modifica- AA. VV., Sorengo Cortivallo Cremignone, Archeologia Storia e Arte, Edizione del comune di Sorengo, 1995.
- Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, pp. 124, 248, 490, 495, 558-562.
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, pp. 297–298.
- Simona Martinoli et al., Guida d'arte della Svizzera italiana, a cura di Società di storia dell'arte in Svizzera, Bellinzona, Edizioni Casagrande, 2007, pp. 334–335, ISBN 978-88-7713-482-0.
- G. Passera e G. Mimmo, Il quartiere delle emozioni - i primi 100 anni dell'OTAF, Fontana edizioni, 2019.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sorengo
Collegamenti esterni
modifica- Antonio Gili, Sorengo, in Dizionario storico della Svizzera, 17 dicembre 2010. URL consultato il 6 novembre 2017.
- Ufficio di statistica del Cantone Ticino: Sorengo, su www3.ti.ch.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 243848492 · GND (DE) 4452094-3 |
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